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domenica 21 ottobre 2012

Letture della Divina Liturgia del 22 ottobre 2012


lunedì della 6' settimana di Luca
lunedì della XXII settimana
Lettura dell’epistola di Paolo ai Colossesi
(2, 13-20)
Fratelli, voi che eravate morti a causa delle trasgressioni e del prepuzio della vostra carne, Cristo ha richiamato in vita con lui, condonandovi tutti i peccati, annullando il documento scritto del nostro debito, con clausole a noi contrarie. Egli lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce. Egli, spogliati i Principati e le Potenze, ne fece pubblico spettacolo, dopo aver trionfato su di loro per suo tramite. Pertanto, nessuno vi giudichi per cibi, bevande o in materia di festa annuale o di novilunio o di sabati, che sono ombra delle cose avvenire, mentre la realtà è il corpo del Cristo. Nessuno pronunci sentenza contro di voi, volendo sottomettervi a culti di angeli, indagando su ciò che ha visto, scioccamente inorgoglito dalla sua mentalità carnale e staccato dal capo, dal quale tutto il corpo, ricevendo nutrimento e coesione attraverso le giunture e i legamenti, realizza la crescita di Dio. Se siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché, quasi viveste nel mondo, vi sottomettete a un precetto?

Vangelo   secondo Luca (10, 22-24)
Tek e Hënia e të Gjashtës Javë
 In’ Zot tha: gjithëkjish Mua më kle dhënë nga Tata I jim ,e mosnjerì njeh kush ë i Biri e ai kuj të det i Biri të ja sbëlonjë .
E u pruar te dsënësit e ‘tij e mbë nj’anë i tha : të lumë ata si çë janë e shohiën ato shërbise çë ju shihëni .
Përsé U ju thom juve se shumë Profeta e rregjëra dishiruan të shihiën shërbiset çë ju shihëni e ata ngë i pan ; o të gjegjeshën shërbise çë ju gjegjij e ata ngë i gjegjën .
Il Signore ha detto: "Tutto mi è stato dal Padre mio e nessuno conosce chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare". Poi si voltò verso i discepoli, li prese in disparte e disse: "Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere quel che voi vedete, ma non lo videro, e udire quel che voi udite, ma non l'udirono".

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