sabato 12 febbraio 2011

13 febbraio 2011 - Domenica XVI di Luca: del Pubblicano e del Fariseo. San Martiniano.

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Ton sinànarchon Lògon * Patrì ke Pnèvmati, * ton ek Parthènu techthènda * is sotirìan imòn, * animnìsomen, pistì, * ke proskinìsomen; * òti ivdhòkise sarkì * anelthìn en to stavrò, * ke thànaton ipomìne, * ke eghìre tus tethneòtas * en di endhòxo anastàsi aftù.

Fedeli, inneggiamo ed adoriamo il Verbo, coeterno al Padre e allo Spirito, che per la nostra salvezza è nato dalla Vergine. Egli si compiacque con la sua carne salire sulla croce e subire la morte e far risorgere i morti con la sua gloriosa risurrezione.

Farisèu fìgomen * ipsigorìan, * ke Telònu màthomen * ìpsos rimàton tapinòn, * en metanìa kravgàzondes: * Sòter tu kòsmu * ilàsthiti dhùlis su.

Fuggiamo la superbia del Fariseo e impariamo l’altezza delle umili parole del Pubblicano, gridando nella penitenza: Salvatore del mondo, abbi pietà dei tuoi servi.

APOSTOLOS (2 Tim. 3,10-15)

- Fate voti al Signore vostro Dio e adempiteli, quanti lo circondano gli portino doni. (Sal. 75,12).

- Dio è conosciuto in Galilea, in Israele è grande il suo nome. (Sal. 75,2).

Lettura dalla seconda lettera di Paolo a Timoteo.

Diletto figlio Timoteo, tu mi hai seguito da vicino nell’insegnamento, nella condotta, nei propositi, nella fede, nella magnanimità, nell’amore del prossimo, nella pazienza, nelle persecuzioni, nelle sofferenze, come quelle che incontrai ad Antiochia, a Icònio e a Listri. Tu sai bene quali persecuzioni ho sofferto. Eppure il Signore mi ha liberato da tutte. Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati. Ma i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannatori e ingannati nello stesso tempo. Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e di cui sei convinto, sapendo da chi l’hai appreso e che fin dall’infanzia conosci le sacre Scritture: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene per mezzo della fede in Cristo Gesù.

Alliluia (3 volte).

- Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore. (Sal. 94,1)

Alliluia (3 volte).

- Presentiamoci al suo cospetto con canti di lode, inneggiamo con canti di lode. (Sal. 94,2).

Alliluia (3 volte).

VANGELO<span> </span>

(Lc. 18, 10-14)

Disse il Signore questa parabola: “Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell’altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato”.

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