19 LUGLIO 2012
Memoria di santa Macrina (379), sorella di Basilio il grande; e memoria del nostro santo padre Dios (intorno al 431).
VESPRO
Della santa. Tono 4. Hai dato come segno.
Con somma sapienza hai dimostrato * che l’autodeterminazione dell’anima
è anche immortalità: * ti sei perciò studiata di lasciare i vincoli del
corpo * libera da brutture di peccato * e pura da ogni sozzura, *
senza macchia né ruga˚, * o ispirata da Dio, * per presentarti allo
sposo * casta e tutta immacolata.
Vivendo puramente, * hai
custodito incorrotta e senza macchia la verginità, * e hai distribuito
le ricchezze * per compiere la legge di Cristo˚, * che tu avevi seguito *
abbandonando la terra e ciò che è della terra: * per questo ti ha
donato il cielo e ciò che è del cielo * Gesú amico degli uomini * e
Salvatore delle anime nostre.
Anche dopo la morte, * il tuo volto
rifulgeva di chiaro splendore, * o degna di ogni lode, * poiché Cristo
ti aveva glorificata * quale sua vergine tutta deificata, * quale lieta
operatrice di misericordia˚, * compassionevole e di divino parlare: *
perché angelica è stata la tua vita sulla terra * e ti sei resa gradita a
Dio * per i nobili costumi.
Stichirá del santo. Come generoso fra i martiri.
Sempre illuminàti nell’anima e nella mente * dai tuoi divini fulgori, *
ti celebriamo, o beato, * come astro universale * spiritualmente sorto
nel firmamento della Chiesa, * noi che onoriamo la tua luminosa festa
annuale, * o sacro taumaturgo, * decoro dei monaci.
Sei divenuto un
secondo Aronne, o padre, * designato per il divino sacerdozio * dalla
fioritura della verga˚; * come Mosè, o santo, * hai fatto scaturire
acqua dalla roccia˚; * come Elia, con la tua preghiera, * hai
risuscitato un morto˚, * rendendoti ammirabile per i segni sublimi, * e
fulgente di divine glorie, * o feli¬cissimo Dios di mente divina.
Visibilmente in possesso * del fulgore dello Spirito, * hai cacciato gli
spiriti della malizia * e hai approntato un sacro monastero * nel quale
una folla di anime trova salvezza, * onorando ogni giorno con fede * la
tua memoria, le tue lotte vigorose * e gli straordinari prodigi, * o
Dios, vanto dei padri.
Gloria. Ora e sempre. Theotokíon, stessa melodia.
Riscattami dalla condanna, * santissima sposa di Dio, * e con le tue
preghiere * libera la mia povera anima * dalle funeste cadute e dalla
morte: * nel giorno in cui sarò esaminato, * fa’ che io ottenga la
giustificazione * come l’hanno ottenuta le folle dei santi, * purificato
dalla penitenza e dall’effusione delle lacrime, * prima che giunga la
fine.
Allo stico, stichirá dall’októichos.
Apolytíkion della santa. Tono pl. 4.
In te, madre, * è stata perfettamente custodita l’immagine di Dio˚, *
perché tu, prendendo la croce, * hai seguito Cristo˚, * e coi fatti hai
insegnato a trascurare la carne, * perché passa, * e a darsi cura
dell’anima, * realtà immortale: * per questo insieme agli angeli *
esulta il tuo spirito, * o santa Macrina.
Del santo. Tono 1.
Cittadino del deserto, * angelo in un corpo * e taumaturgo ti sei
mostrato, * Dios, padre nostro teòforo. * Con digiuno, veglia e
preghiera * hai ricevuto celesti carismi * e guarisci i malati * e le
anime di quanti a te accorrono con fede. * Gloria a colui che ti ha dato
forza; * gloria a colui che ti ha incoronato; * gloria a colui che per
mezzo tuo * opera guarigioni in tutti.
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