sabato 6 aprile 2013

                              7 APRILE 2013
                             SABATO -VESPRO- 
                  DOMENICA DI S. TOMMASO
 
Dopo che il sacerdote ha benedetto, Cristo è risorto, 3 volte, il salmo introduttivo e il primo káthisma del salterio.
Al Signore, ho gridato, 6 stichi e 6 stichirá idiómela.
Tono 1. Poema di Giovanni monaco.
A porte chiuse, mentre i discepoli erano riuniti, entrasti all’improvviso, * o Gesú onnipotente, nostro Dio. * Stando in mezzo a loro, * dando la pace li ricolmasti di Spirito santo˚,e comandasti loro di rimanere a Gerusalemme senza allontanarsene, finché non fossero rivestiti di potenza dall’alto.Noi dunque a te acclamiamo: O luce, o risurrezione e pace nostra, * gloria a te.   
Otto giorni dopo la tua risurrezione, Signore, sei apparso ai tuoi discepoli,nel luogo dove erano riuniti, e rivolto a loro hai detto: Pace a voi,mentre al discepolo incredulo hai mostrato le mani * e il petto immacolato; ed egli, convinto, a te gridava:O mio Signore e mio Dio, gloria a te.
Tommaso detto Didimo non era con loro quando tu entrasti,o Cristo, a porte chiuse: egli perciò non credeva a ciò che gli veniva detto, perché la sua incredulità servisse a consolidare la nostra fede˚.E tu non sdegnasti, o buono,di mostrargli il tuo petto immacolato e le piaghe delle mani e dei piedi.Egli toccò e vide e confessòche tu non sei Dio soltanto, né solo semplice uomo,ma esclamava:O mio Signore e mio Dio, gloria a te.   
Mentre i discepoli erano nel dubbio, l’ottavo giorno ti mostrasti, o Sovrano, nel luogo dove erano riuniti. E data la pace dicesti a Tommaso: Vieni, apostolo,tocca le mani nelle quali furono confitti i chiodi. O felice incredulità di Tommaso!Egli ha guidato il cuore dei credenti alla conoscenza, e con timore ha esclamato:O mio Signore e mio Dio, gloria a te.
Tono 2.
Dopo la tua risurrezione, o Signore, * mentre i tuoi discepoli erano riuniti * e le porte erano chiuse, * ti presentasti in mezzo a loro, * donando la pace. * Anche Tommaso, * convinto alla vista delle tue mani e del tuo costato, * ti confessò Signore e Dio * che salvi quanti sperano in te, o amico degli uomini.
A porte chiuse, * si presentò Gesú ai discepoli, * togliendo il timore e dando pace. * Poi disse a Tommaso: * Perché non mi credi risorto dai morti? * Stendi la tua mano, mettila nel mio costato e guarda: per la tua incredulità infatti * tutti hanno conosciuto la mia passione * e la mia risurrezione, * per gridare insieme a te: * O mio Signore e mio Dio, gloria a te.
Gloria. Ora e sempre. Tono pl. 2. Di Giovanni monaco.
A porte chiuse ti sei presentato, o Cristo, ai discepoli. * Allora Tommaso, servendo alla tua economia, * non si trovava con loro, * perciò diceva: * Non crederò se non vedo anch’io il Sovrano: * che io veda il fianco da cui uscirono sangue ed acqua˚, * il battesimo; * che io veda la piaga * dalla quale è stata risanata * la grande ferita dell’uomo; * che io veda che egli non è uno spirito, ma ha carne ed ossa˚. * O tu che hai calpestato la morte * e a Tommaso hai infuso piena certezza, * o Signore, * gloria a te.   
Ingresso. Luce gioiosa.
Prokímenon. Il Signore ha instaurato il suo regno.
Allo stico, 3 stichirá idiómela. Tono 4.
O straordinario prodigio! * L’incredulità ha generato ferma fede. * Tommaso infatti che aveva detto: * Se non vedo, non credo; * dopo aver palpato il costato,
proclamava la divinità di colui che si era incarnato, * il Figlio stesso di Dio. * Ha fatto conoscere colui che nella carne ha patito: * ha annunciato il Dio che è risorto, * e a chiara voce ha gridato: * O mio Signore e mio Dio, gloria a te.
Stico: Loda, Gerusalemme, il Signore, loda il tuo Dio, Sion.   
  1. O straordinario prodigio! * Il fieno ha toccato il fuoco * ed è rimasto indenne. * Tommaso ha infatti messo la mano * nel costato igneo di Gesú Cristo Dio, * e non è stato bruciato da questo contatto; * con ardore ha infatti mutato in bella fede * l’incertezza dell’anima, * e dal profondo dell’anima ha gridato: * Tu sei il mio Sovrano e Dio, * risorto dai morti. * Gloria a te.
Stico: Perché ha rafforzato le sbarre delle tue porte, ha benedetto i tuoi figli dentro di te.   
O straordinario prodigio! * Giovanni ha riposato sul petto del Verbo˚, * Tommaso ha ottenuto di toccare il suo costato: * e l’uno ne ha tremendamente tratto l’abisso della teologia, * mentre l’altro è stato reso degno * di iniziarci all’economia, * perché chiaramente ci presenta le prove della sua risurrezione, * esclamando: * O mio Signore e mio Dio, gloria a te.
Gloria. Ora e sempre. Tono pl. 1.
O amico degli uomini, * grande e incomparabile * è la moltitudine delle tue compassioni!˚ * Tu hai tollerato di essere schiaffeggiato dai giudei, * di essere palpato da un apostolo * e di essere sottoposto a indagini dagli increduli. * Come ti sei incarnato? * Come sei stato crocifisso, * o senza peccato?˚ * Insegnaci dunque a gridare a te come Tommaso: * O mio Signore e mio Dio, gloria a te.   
Apolytíkion. Tono grave.
Col sepolcro sigillato˚,o vita,sei sorto dalla tomba, o Cristo Dio, e a porte chiuse ti sei presentato ai discepoli,o risurrezione di tutti,per rinnovare in noi,grazie a loro, uno spirito retto,secondo la tua grande misericordia˚.
Quindi il resto come di consueto e il congedo nel modo seguente:
Colui che ha calpestato la morte, e a Tommaso ha dato
piena certezza, Cristo, vero Dio nostro...

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