venerdì 6 dicembre 2013


Sabato 7 Dicembre 2013


Sant'Ambrogio, vescovo di Milano ( † 4 aprile 397)

Sinassario
S. Ambrogio nacque tra il 333 e il 340, in una nobile famiglia cristiana. Suo padre era Prefetto della pretoria dei Galli, a Treviri e dopo la sua morte la famiglia rientrò a Roma. Dopo aver ricevuto una solida formazione in diritto e retorica, Ambrogio fu nominato governatore consolare dell'Emilia e della Liguria dagli imperatori Costanzo e Costante, i figli di Costantino il Grande.

Un semplice catecumeno, non aveva ancora ricevuto il battesimo quando fu acclamato vescovo. Si trovava a Milano nei giorni successivi alla morte del vescovo e lui, in quanto funzionario romano e catecumeno, cercò di evitare che la scelta del nuovo vescovo diventasse motivo di disordine pubblico. I suoi discorsi pieni di senno e di sapienza convinsero i presenti che iniziarono a gridare: Ambrogio Vescovo! Così Ambrogio, incredulo, timoroso e riluttante, acclamato dal popolo, con il consenso dei vescovi, e dell'imperatore Valentiniano I, ricevette il battesimo e passò rapidamente attraverso tutti i gradi della gerarchia ecclesiastica fino all'episcopato, nel quale fu ordinato il 7 dicembre del 374 (giorno dedicato alla sua memoria liturgica).
Governò la chiesa milanese con saggezza, combattendo le eresie di Ario, Sabellio, e Eunomio, scrivendo numerosi trattati sulla fede ortodossa che lo resero uno dei grandi Padri della Chiesa. Nel 390, quando l'imperatore Teodosio andò a Milano dopo la strage di Tessalonica, il Santo gli proibì di entrare in chiesa, ricordandogli le crudeltà di cui era colpevole. Morì il 4 aprile del 397.

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