mercoledì 31 dicembre 2014


1˚ GENNAIO 2015

Circoncisione secondo la carne del Signore, Dio e Salvatore 

nostro Gesú Cristo; 

e memoria del nostro santo padre Basilio il grande (379).

VESPRO

Stichirá idiómela della festa. Tono pl. 4.
Il Salvatore, * discendendo presso il genere umano, *accettò di essere avvolto in fasce; * non ebbe orrore della circoncisione della carne, * colui che, quanto alla Madre, * era nato da otto giorni˚, * e quanto al Padre era senza principio. * A lui, o fedeli, acclamiamo: * Tu sei il nostro Dio, * abbi pietà di noi. 2 volte
Non si vergognò, il Dio di ogni bontà, * di ricevere la circoncisione della carne, * ma a tutti diede se stesso * qua¬le mo¬dello ed esempio * per la salvezza: * l’autore della Legge * adempie infatti i comandi della Legge * e quan¬to a suo riguar¬do * era stato annunciato dai profeti. * O tu che tutto tieni in tua mano * e sei avvolto in fasce, * Signore, gloria a te.
Altri stichirá prosómia, del santo. Tono 4. 
Tu che sei stato chiamato dall’Altissimo.
O tu, il cui nome significa ‘regno’, * quando cominciasti a pascere * con filosofia e scienza, o padre, * il sacerdozio regale, * il popolo santo di Cristo˚, * allora, o Basilio, * ti ornò del diadema del regno * il Re dei re e Signore di tutti˚, * colui che noi conosciamo eterno Figlio del Padre * e come lui senza principio: * supplicalo di salvare e illuminare * le anime nostre.
Risplendente nei paramenti pontificali, * con gioia hai annunziato * il vangelo del regno, o Basilio, * riversando sulla Chiesa * insegnamenti di retta fede: * da essi illuminati, * noi proclamiamo ora l’unica Divinità * nel Padre onnipotente, * nell’Unigenito Verbo di Dio * e nel divino Spirito, * e la glorifichiamo indivisa, in tre Persone; * supplicala di salvare e illuminare * le anime nostre.
Tu che ora sei unito ai cori celesti, * e con essi dimori, * padre Basilio, * dopo averne emulato la vita * col luminoso splendore della tua condotta, * perché, ancora nel corpo, * tra gli abitanti della terra * vivevi come libero da carne: * supplica il Cristo Dio nostro * di salvare dai pericoli * e dalla tenebra dell’ignoranza * noi che godiamo * della tua dottrina divina¬mente ispirata, * e di illuminare le anime nostre.
Gloria. Del santo. Tono pl. 4. Di Anatolio.
Divenuto amante della sapienza, * o santo, * e avendo preferito la comunione di vita con Dio˚ * a tutte le cose create, * hai giustamente lasciato alla vita terrena * la preoccupazione della morte; * liberandoti infatti dalle passioni della carne * con le fatiche della continenza, * e conservando libera la dignità dell’anima * con la divina meditazione della Legge, * per l’abbondare della virtú * hai sottomesso allo spirito * tutto il sentire carnale. * Poiché dunque hai odiato la carne, * il mondo e il dominatore di questo mondo˚, * e ora te ne stai presso Cristo, * chiedi per le anime nostre * la grande misericordia˚.
Ora e sempre. Della festa. Stesso tono.
Il Salvatore, * discendendo presso il genere umano, * accettò di essere avvolto in fasce; * non ebbe orrore della circoncisione della carne, * colui che, quanto alla Madre, * era nato da otto giorni˚,e quanto al Padre era senza principio. * A lui, o fedeli, acclamiamo: * Tu sei il nostro Dio, * abbi pietà di noi.
Ingresso, Luce gioiosa, il prokímenon del giorno e le letture.
Lettura del libro della Genesi (17,1-14).
Il Signore apparve ad Abramo e gli disse: Io sono il tuo Dio: sii gradito al mio cospetto, e sii irreprensibile. Ed io stabilirò la mia alleanza tra me e te, e ti moltiplicherò grande¬mente. Abramo cadde con la faccia a terra, e Dio gli disse: Eccomi, la mia alleanza è con te, e tu sarai padre di una moltitudine di genti. Il tuo nome non sarà piú Abram, ma Abraam, perché io ti ho costituito padre di molte genti. Ti accrescerò moltissimo, ti farò diventare genti, e re usciranno da te. Stabilirò la mia alleanza tra me e te e la tua discendenza dopo di te, per le loro generazioni, come alleanza eterna, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te. E darò a te e alla tua discendenza dopo di te la terra dove dimori come straniero, tutta la terra di Canaan, in possesso eterno, e sarò il loro Dio.
E Dio disse ad Abramo: Tu poi osserverai la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te, per le loro generazioni. E questa è l’alleanza che osserverai, l’alleanza tra me e la tua discendenza dopo di te, per le loro generazioni. Ogni vostro maschio sarà circonciso; circonciderete la carne del vostro prepuzio, e ciò sarà segno dell’alleanza tra me e voi. Quando avrà otto giorni, ogni bambino maschio sarà da voi circonciso, per le vostre generazioni; anche il servo nato in casa e quello comprato con denaro da qualunque figlio di straniero, che non è della tua stirpe, lo si dovrà circoncidere: il servo nato nella tua casa e quello comprato con denaro. E la mia alleanza sarà nella vostra carne come alleanza eterna. Il ma¬schio non circonciso, al quale non sarà stata circoncisa la carne del prepuzio il giorno ottavo, quell’anima verrà eliminata dalla sua gente: perché ha violato la mia alleanza.
Lettura del libro dei Proverbi (8,22-30).
Il Signore mi ha creata quale principio delle sue vie, in vista delle sue opere. Prima dei secoli mi ha fondata, in principio, prima di fare la terra, prima di fare gli abissi, prima che scaturissero le sorgenti delle acque. Prima che fossero fissati i monti, prima di tutti i colli mi ha generata. Il Signore ha fatto le regioni abitate e quelle deserte, e le piú alte zone abitate della terra. Quando predisponeva il cielo, io ero con lui, e quando separava il suo trono sopra i venti. Quando rendeva potenti le nubi dei cieli, e quando assicurava le sorgenti della terra. Quando poneva un limite al mare - e le sue acque non lo oltrepasseranno - e faceva robuste le fon¬da¬menta della terra, io ero presso di lui come ordinatrice. È in me che egli si rallegrava; e io ogni giorno gioivo al suo cospetto in ogni tempo.
Lettura del libro dei Proverbi e della Sapienza di Salomone (passim).
La bocca del giusto stilla sapienza, e le labbra degli uomini conoscono le grazie. La bocca dei sapienti medita la sapienza: e la giustizia li libera dalla morte. Alla morte di un uomo giusto, non è perduta la speranza, perché un figlio giusto nasce alla vita, e mieterà fra i suoi beni un frutto di giustizia. Luce sempiterna per i giusti; presso il Signore troveranno grazia e gloria. La lingua dei sapienti conosce il bene, e nel loro cuore riposa la sapienza. Il Signore ama i cuori santi, e gli sono accetti tutti coloro che sono immacolati nel loro cammino. La sapienza del Signore illumina il volto del¬l’assennato: essa infatti previene quelli che la desiderano, prima di essere conosciuta, ed è facilmente contemplata da quelli che la amano. Chi di primo mattino la cerca non faticherà, e chi veglia per lei sarà presto senza affanni. Perché essa va in giro alla ricerca di quelli che sono degni di lei, e con benevolenza appare loro sui sentieri.
Mai il male prevarrà sulla sapienza. Per questo mi sono innamorato della sua bellezza, l’ho amata e l’ho ricercata dalla giovinezza, e mi sono studiato di prenderla come sposa. Perché il Creatore dell’universo l’ha amata. Essa infatti è iniziatrice alla scienza di Dio, ed è lei che sceglie le sue opere. Le sue fatiche sono virtú: è lei che insegna temperanza e prudenza, giustizia e fortezza, delle quali nulla è piú utile agli uo¬mini nella vita. Se poi uno desidera molta esperienza, essa sa farsi un’idea delle cose antiche e delle future; conosce le sottigliezze dei discorsi e le soluzioni degli enigmi; prevede segni e prodigi e le vicende dei tempi e delle epoche: è per tutti buon consigliere. Perché in essa c’è immortalità, e buona fa¬ma nella partecipazione ai suoi discorsi.
Per questo pregai il Signore, lo supplicai e gli dissi con tutto il cuore: Dio dei padri e Signore di misericordia, tu che hai fatto tutte le cose con la tua parola, e che con la tua sapienza hai creato l’uomo perché domini sulle creature da te fatte e governi il mondo con santità e giustizia: dammi la sapienza che siede con te in trono, e non mi escludere dal numero dei tuoi figli, perché io sono tuo servo e figlio della tua ancella. Mandala dalla tua santa dimora e dal trono della tua gloria, affinché mi assista e mi insegni ciò che ti è gradito, e mi guidi nella conoscenza e mi custodisca nella sua gloria. Perché i pensieri dei mortali sono tutti timidi, e incerte le loro riflessioni.
Apósticha stichirá idiómela. Tono 1. Di Byzas.
O divina e sacra ape * della Chiesa di Cristo, * Basilio beatissimo! * Tu infatti, armato del pungiglione * del divino amore, * hai trafitto le bestemmie * delle eresie odiose a Dio, * e hai accumulato nelle anime dei fedeli * la dolcezza della pietà. * Percorrendo ora i prati divini * del pascolo immacolato, * ricòrdati anche di noi, * poiché stai presso la Triade consustanziale.
Stico: La mia bocca parlerà sapienza, e la meditazione del mio cuore intelligenza.
Di Basilio monaco. Stesso tono.
Di tutti i santi hai riprodotto le virtú, * padre nostro Basilio: * di Mosè, la mitezza˚, * di Elia, lo zelo˚, * di Pietro, la confes¬sione˚; * di Giovanni, la teo¬logia, * e, come Paolo, non hai ces¬sa¬to di gridare: * Chi è de¬bo¬le, che io non lo sia? * Chi subi¬sce scandali, * senza che io ne arda˚? * Ora che abiti con loro, * supplica per la salvezza delle anime nostre.
Stico: La bocca del giusto mediterà la sapienza, e la sua lingua parlerà del giudizio.
Di Giovanni monaco. Tono 2.
Hai studiato la natura degli esseri, * e di tutti hai considerato l’instabilità; * immutabile hai trovato solo colui che, * oltre ogni essenza, * è Artefice dell’universo. * Cosí, piú che mai aderendo a lui, * hai respinto l’amore per ciò che non è. * Intercedi affinché anche noi * giun¬giamo al divino amore, * o Basilio, iniziatore ai misteri.
Gloria. Del santo. Tono pl. 2.
Tu che hai ricevuto dall’alto * la grazia dei miracoli, * e che con le tue dottrine * hai condannato al vituperio l’inganno degli idoli, * sei gloria e fondamento dei pontefici, * o beatissimo Basilio, * ed esempio della dottrina * di tutti i padri.Poiché hai famigliarità con Cristo, * supplicalo per la salvezza * delle anime nostre.
Ora e sempre. Della festa. Tono pl. 4.
Non si vergognò, il Dio di ogni bontà, * di ricevere la circoncisione della carne, * ma a tutti diede se stesso * quale modello ed esempio * per la salvezza: * l’autore della Legge * adempie infatti i comandi della Legge * e quanto a suo riguardo * era stato annunciato dai profeti. * O tu che tutto tieni in tua mano * e sei avvolto in fasce, * Signore, gloria a te.
Apolytíkion del santo. Tono 1.
Per tutta la terra è uscita la tua voce˚, * poiché essa ha accolto la tua parola * con la quale hai definito divine dottrine, * hai illustrato la natura degli esseri, * hai ordinato i costumi degli uomini. * Regale sacerdozio˚, * padre santo, * prega il Cristo Dio * perché ci doni * la grande misericordia˚.
Un altro, della festa. Stesso tono. Sigillata la pietra.
Senza mutamento hai assunto forma umana, * essendo Dio per essenza, * o pietosissimo Signore. * E, adempiendo la Legge, * volontariamente ricevi * la circoncisione della carne, * per far cessare le ombre * e togliere il velo delle nostre passioni. * Gloria alla tua bontà; * gloria alla tua amorosa compassione; * gloria, o Verbo, * alla tua inesprimibile condiscendenza.
Congedo.
Colui che l’ottavo giorno ha accettato di essere circonciso nella carne per la nostra salvezza, Cristo, vero Dio nostro, ecc.

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