sabato 14 maggio 2016


15 MAGGIO 2016 
DOMENICA DELLA PENTECOSTE 

SABATO — VESPRO

.Tono 1.
Festeggiamo la Pentecoste, la venuta dello Spirito, * la realizzazione della promessa, * il compimento della speranza: * quale mistero festeggiamo! * Quanto grande ed augusto! * Noi dunque a te acclamiamo: * Artefice dell’universo, Signore, * gloria a te. 2 volte.
Hai iniziato i tuoi discepoli * a lingue di genti straniere, * perché con esse annunciassero te, * Dio Verbo immortale * che elargisci alle anime nostre * la grande misericordia˚.
Ogni bene procura lo Spirito santo: * fa scaturire le profezie, * ordina i sacerdoti, * ha insegnato la sapienza agli illetterati, * ha reso teologi i pescatori, * tiene saldo tutto l’armonico ordinamento della Chiesa. * O tu, consustanziale al Padre e al Figlio, * con essi assiso sull’unico trono, * o Paraclito, gloria a te.
Tono 2.
Abbiamo visto la luce vera, * abbiamo ricevuto lo Spirito celeste, * abbiamo trovato la fede vera, * adorando l’indivisibile Triade: * essa infatti ci ha salvati. 2 volte.
Con i profeti ci hai annunciato la via della salvezza, * e con gli apostoli, o Salvatore nostro, * è rifulsa la grazia del tuo Spirito. * Tu sei il nostro Dio, * sei Dio prima, * Dio dopo, * e per i secoli ˚. 
Nei tuoi atrii innneggerò a te, * Salvatore del mondo, * e adorerò in ginocchio la tua invitta poten¬za˚: * la sera, al mattino, a mezzogiorno˚ * e in ogni tempo, * ti benedirò, Signore.
Nei tuoi atrii, Signore, * piegando le ginocchia del corpo e dell’anima, * noi fedeli cantiamo a te, * Padre che non hai avuto principio, * al Figlio, come te senza principio, * e al santissimo Spirito a te coeterno * che illumina e santifica le anime nostre.
Inneggiamo alla Triade consustanziale: * al Padre, al Figlio e al santo Spirito, * perché questo hanno annunciato tutti i profeti, * e gli apostoli insieme ai martiri.
Gloria. Ora e sempre. Tono pl. 4.
Idiómelon. Dell’imperatore Leone.
Venite, popoli, * adoriamo la Deità trisipostatica: * il Figlio nel Padre * insieme al santo Spirito. * Il Padre infatti ha intemporalmente generato * il Figlio coeterno e con lui regnante, * e lo Spirito santo era nel Padre, * glorificato insieme al Figlio; * una sola potenza, una sola sostanza, * una sola divinità * che noi tutti adoriamo dicendo: * Santo Dio, * che tutto hai creato mediante il Figlio, * con la sinergia del santo Spirito; * Santo forte, * per il quale abbiamo conosciuto il Padre * e per il quale lo Spirito santo * è venuto nel mondo; * Santo immortale, * o Spirito Paraclito, * che dal Padre procedi * e nel Figlio riposi. * Triade santa, gloria a te.
Ingresso, Luce gioiosa, il prokímenon del giorno e le letture.
Lettura del libro dei Numeri (11,16-17.24-29).
Disse il Signore a Mosè: Radunami settanta uomini di tra gli anziani del popolo, uomini di cui tu sappia che sono degli anziani del popolo e loro scribi. Li condurrai alla tenda della testimonianza e staranno là con te. Io scenderò e parlerò in quel luogo con te, prenderò dello Spirito che è su di te, lo porrò su di loro, ed essi sosterranno insieme a te il peso del popolo, in modo che tu non debba portarlo da solo. Mosè radunò settanta uomini fra gli anziani del popolo e li dispose intorno alla tenda. Il Signore scese nella nube e parlò con Mosè, poi prese parte dello Spirito che era su di lui e lo pose sui settanta anziani. Come lo Spirito si posò su di loro, essi cominciarono a profetizzare nell’accam-pamen¬to, ma non continuarono a farlo in seguito. Erano rimasti nell’ac¬cam¬pamento due uomini di nome Eldad e Modad, e lo Spirito si posò su di loro: erano stati anch’es¬si registrati tra i settanta, ma non erano andati alla tenda. Costoro si misero a profetizzare nell’accampamento. Allora un giovane corse ad annunciarlo a Mosè dicendo: Eldad e Modad profetiz¬zano nell’accampamen¬to. Giosuè figlio di Nave, che era al servizio di Mosè, che egli si era scelto, prese la parola e disse: Mosè, mio signore, impediscili. Ma Mosè gli rispose: Saresti forse geloso per me? Volesse il Signore che tutti divenissero profeti nel popolo, quando il Signore inviasse su di loro il suo Spirito!
Lettura della profezia di Gioele (2,23-3,5).
Cosí dice il Signore: Figli di Sion, gioite e rallegratevi nel Signore vostro Dio, perché vi ha dato cibo in giusta misura, e farà scendere per voi la pioggia primaverile e quella autunnale come un tempo. Le vostre aie si riempiranno di frumento e i vostri torchi traboccheranno di vino e di olio. Vi compenserò per le annate divorate dalla locusta, dal bruco, dal grillo e dalle cavallette, il grande esercito che ho mandato contro di voi. Mangerete in abbondanza, vi saziere¬te e loderete il nome del Signore vostro Dio che ha fatto prodigi con voi: il mio popolo non dovrà mai piú arrossire. Riconoscerete che io sono in mezzo a Israele, che io sono il Signore vostro Dio e non c’è altri all’infuori di me: mai piú il mio popolo dovrà arrossire. E dopo ciò riverse¬rò del mio Spirito su ogni carne, e profetizzeranno i vostri figli e le vostre figlie, i vostri anziani avranno sogni e i vostri giovani avranno visioni. Sí, anche sui miei servi e sulle mie serve in quei giorni riverserò del mio Spirito e diverranno profeti. Farò prodigi in alto nel cielo, e in basso darò segni sulla terra: sangue, fuoco e vapore di fumo. Il sole si muterà in tenebra e la luna in sangue, prima che venga il giorno del Signore, grande e a tutti manifesto, e allora chiunque invocherà il nome del Signore, sarà salvato.
Lettura della profezia di Ezechiele (36,24-28).
Cosí dice il Signore: Vi prenderò di tra le genti, vi radunerò da tutte le terre e vi introdurrò nella vostra terra: vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli, e io vi purifiche¬rò: vi darò un cuore nuovo e uno spirito nuovo; toglierò il cuore di pietra dalla vostra carne e vi darò un cuore di carne, metterò in voi il mio Spirito e farò sí che camminiate nei miei precetti, che custodiate e mettiate in pratica i miei decreti. Abiterete nella terra che ho dato ai vostri padri, sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio.
Alla lití. Stichirá idiómela. Tono 2.
Con i profeti ci hai annunciato la via della salvezza, e con gli apostoli, o Salvatore nostro, * è rifulsa la grazia del tuo Spirito. * Tu sei il nostro Dio, * sei Dio prima, * Dio dopo, * e per i secoli ˚. 
Gloria. Ora e sempre. Tono pl. 4.
Quando inviasti il tuo Spirito, Signore, * agli apostoli seduti in casa, * i figli degli ebrei videro * e sbigottirono per la meraviglia: * li udivano infatti esprimersi in lingue straniere, * come lo Spirito concedeva loro; * infatti, da illetterati che erano, * essi erano divenuti sapienti * e conquistando le genti alla fede, * esponevano loro con eloquenza le cose divine.Anche noi dunque a te acclamiamo:O tu che sei apparso sulla terra e ci hai salvati dall’errore,Signore, gloria a te.
Allo stico, stichirá idiómela. Tono pl. 2.
Poiché le genti ignoravano, o Signore, * la potenza dello Spirito santissimo * effusa sui tuoi apostoli, * attribuivano a ubriachezza * l’alternarsi delle diverse lingue. * Ma noi, che da loro siamo stati confermati, * incessantemente cosí diciamo: * Il tuo santo Spirito non togliere da noi˚, * o amico degli uomini, * te ne preghiamo. 
Stico: Un cuore puro crea in me, o Dio, e uno spirito retto rinnova nelle mie viscere.
Signore, * l’effusione del tuo santo Spirito * che ha colmato i tuoi apostoli, * li ha resi capaci di parlare in lingue straniere: * il prodigio pareva dunque ubriachezza agli increduli, * ma, per i credenti, era apportatore di salvezza. * Rendi degni anche noi dell’illuminazione del tuo Spirito, * o amico degli uomini, * te ne preghiamo.
Stico: Non rigettarmi dal tuo volto, e il tuo Spirito santo non togliere da me.
Re celeste, Paraclito, * Spirito della verità˚,tu che ovunque sei e tutto riempi˚,tesoro dei beni * ed elargitore di vita, vieni e poni in noi la tua dimora,purificaci da ogni macchia e salva, o buono, le anime nostre. 
Gloria. Ora e sempre. Tono pl. 4.
Un tempo si confusero le lingue * per l’audacia che spinse a costruire la torre˚, * ma ora le lingue sono riempite di sapienza * per la gloria della scienza divina. * Là, Dio condannò gli empi per la loro colpa,qui il Cristo illumina i pescatori con lo Spirito. * Allora si produsse come castigo l’impossibilità di parlarsi, adesso si inaugura la concorde sinfonia delle voci per la salvezza delle anime nostre. 
Apolytíkion. Tono pl. 4.
Benedetto sei tu, Cristo Dio nostro: * tu hai reso sapientissimi i pescatori, * inviando loro lo Spirito santo, * e per mezzo loro * hai preso nella rete l’universo˚. * Amico degli uomini, gloria a te. 
Quindi il resto come di consueto e il congedo:
Colui che dai cieli ha inviato, in forma di lingue di fuoco, il santissimo Spirito sui suoi santi discepoli e apostoli, Cristo, vero Dio nostro...

Nessun commento:

Posta un commento