martedì 16 luglio 2013

17 LUGLIO
       Memoria della santa megalomartire Marina (sotto Diocleziano, 284-305).
VESPRO
Al Signore, ho gridato, 6 stichi e stichirá prosómia.
Tono pl. 4. O straordinario prodigio!
O straordinario prodigio! * Una delicata fanciulla tutta   immacolata * ha abbassato sino a terra la boria altera * di colui che si diceva capace di eliminare terra e mare, * vin­cendo le sue astuzie. * O potenza della croce e della grazia! * Vero sostegno di ogni nostra debo­lezza! 2 volte.
Gloriosissima martire Marina, * ora che giustamente hai preso posto * nelle celesti dimore * insieme alle schiere delle vergini * e agli eserciti dei martiri, * salva con la tua intercessione * quanti celebrano con fede la tua memoria * e accorrono fiduciosi sotto la tua prote­zione; * e chiedi a Dio il perdono delle colpe, la reden­zione * e la grande misericordia˚. 2 volte.
Martire Marina degna di ogni lode, * né fuoco di tormenti, * né godimento di mollezze, * né le grazie del mondo, * né il piacere della giovinezza * ti hanno separata dall’amore per Cristo˚, * perché miravi a ottene­re la bellezza del tuo augusto sposo * che oltrepassa ogni pensiero: * e di essa sei stata fatta degna, * o beata in Dio. 2 volte.
Gloria. Tono 2.
Con voce di esultanza˚ * e salmi di acclamazione˚ * celebriamo la martire Marina, * perché ha buttato a terra l’inganno degli idoli * e ha coraggiosamente calpestato sotto i piedi * l’ostile nemico. * Giunta cosí a perfe­zione, * è volata al cielo, * con la testa coronata e gridando: * Te, mio sposo, desidero, * e presa dal fasci­no del tuo amore, * per te ho dato al fuoco le mie carni: * abiterò dunque nelle tue eterne sedi˚, * là dove è la dimora di quanti sono nella gioia˚.           
Ora e sempre. Theotokíon.
In te ripongo ogni mia speranza, * Madre della vita: * custodiscimi sotto la tua protezione.
Allo stico, stichirá prosómia.
Tono 2. Quando dal legno.
Venite, amici dei martiri, * onoriamo con fede la marti­re che ha lottato con forza * per il Sovrano dell’uni-ver­so, * Marina, sposa di Cristo: * avendo il corpo già adorno * della tunica della verginità, * ad essa ha infatti ag­giunto, quasi tessuto dorato, * il sangue del sacro marti­rio, * si è cinta di duplice corona * e sta ora accanto al datore delle corone.
Stico: Mirabile è Dio nei suoi santi, il Dio di Israe­le. 
Grande è stata la tua impresa, * davvero grande e in tutto eccellente la tua vittoria: * natura facile a spa­ven­tar­si e ad abbatter­si, * tu, Marina, hai realmente ridotto in tuo potere * come un passe­ro, con faci­li­tà, * il drago invisibile, il grande monte, * l’insidio­sis­si­mo intellet­to, * e dopo averlo calpe­stato, * stai ora nel coro degli ange­li, * o degna di ammirazione.
Stico: Ho atteso, tanto atteso il Signore, e ha esaudi­to la mia supplica.
Sei divenuta, Marina, * eletta sposa del Verbo appar­so sulla terra, * tu che davvero rifulgi per la bellezza * delle opere divine * e fai appassire con la grazia * le piante dell’ateismo: * noi dunque celebriamo con amore * la tua sacra-tissima memoria * e diamo onore all’urna delle tue reliquie, * ricevendone grazie di guarigioni.
Gloria. Tono pl. 2.
Alla destra del Salvatore sta la vergine, * la vitto­rio­sa, la martire, * insuperabilmente avvolta nelle virtú, * adorna dell’olio della purez­za˚, * e del sangue della lotta; * a lui essa grida con esultanza tenendo la lampa­da˚: * Alla fragranza del tuo profumo ho corso, Cristo Dio˚, * perché ferita dal tuo amo­re io sono˚; * non allon­tanarmi da te, celeste sposo. * Per le sue suppli­che, manda su di noi, * Salvatore onnipoten­te, * le tue misericor­die.
Ora e sempre. Theotokíon.
O Madre-di-Dio, tu sei la vera vite * che ha prodotto il frutto della vita˚. * Noi ti imploriamo: * intercedi, o Sovrana, * insieme con la vittoriosa e con tutti i santi, * per­ché sia fatta misericordia * alle anime no­stre.          
Apolytíkion. Tono 4.
La tua agnella, o Gesú, * grida a gran voce: * Te, mio  sposo, io desidero, * e per cercare te combatto, * sono con te crocifissa˚ * e con te sepolta nel tuo battesimo˚; * soffro con te, * per poter regnare con te˚, * e muoio per te, * per vivere in te˚: * accogli dunque come sacri­ficio senza macchia * colei che, piena di desiderio, * è stata immolata per te. * Per la sua intercessione, * tu che sei misericordioso, * salva le anime nostre.      
Altro apolytíkion. Tono pl. 1. Cantiamo, fedeli.

Promessa sposa al Verbo, * o Marina gloriosa, * hai abbandonato ogni legame con le cose terrene * e hai splen­didamente lottato, tu che sei vergine bella: * hai infatti calpe­stato con forza il nemico invisibile * che ti era apparso, o vittoriosa. * Ed ora fai zampillare per il mondo * i doni delle guarigioni.

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