NIZIO TRIDUO IN ONORE DI S.DEMETRIO MEGALOMARTIRE
ALLE ORE 18,30 VESPRO
NJEZETE E KATERTA DITE E TETORIT SHEJTI ARETHA DESHMOR E SHOKET E TIJALLE ORE 18,30 VESPRO
MBREMESORE
Egërsis e Ebrenj ëvet përgjegjëshe me burrërin t’ënde, o i famëshën desumo Aretha e me hirin i hjynushëm dolle mundësor e Krishtit i kjelle një lusmë deshëtarësh çëdò moshie e çedò fisi.
O i lëvduashëm Aretha, si vure sipër korin melodhios i shokëvet t’atë bashkëdeshmorë, me atà luftove luftën e mirë. Ti çë mbarove me gudsim dhromi e të rëndës luftë ,lutu Krishtit të falënjë shpirtravet t’anë pakjien e shumë lipisi.
Vashazë virgjëresha të përvluame nga malli i Iisù Krishtit,harruara
dobësia e kurmëvet t’tire e të të mfortësuara nga fukjia e Perëndis
shtipën gënjeshtrën e armikut pa u trëmbur nga dhëmbiet e mundimevet, as
ziarri i furrit i dreroi.
Lëvdì….
VESPRO
Al Signore, ho gridato, stichirá prosómia.
Tono 1. Martiri degni di ogni lode.
Lëvdì….
VESPRO
Al Signore, ho gridato, stichirá prosómia.
Tono 1. Martiri degni di ogni lode.
Alla crudeltà degli ebrei, * tu opponesti il tuo coraggio, * martire
Areta, degno di ogni lode; * per divina gra¬zia ti sei mostrato
vittorioso, * e hai offerto a Cristo * un coro di martiri militante per
lui, * composto, o glorioso, da ogni età * e raccolto da ogni stirpe.
Areta gloriosissimo, * componendo un’amabile coro * in¬sieme ai sacri
martiri tuoi compagni, * con i quali hai combattuto la buona battaglia *
e hai compiuto la corsa˚ * della tua valorosissima lotta, * supplica
Cristo * perché sia data alle ani¬me nostre la pace * e la grande
misericordia˚.
Vergini fanciulle, * ardenti di appassionato amore
per Cristo, * dimentiche della debolezza naturale * e visibil¬mente
corroborate dalla divina potenza, * hanno calpe¬stato la seduzione del
nemico, * senza timore di fronte alla pena dei tormenti, * senza paura
di fronte al fuoco della fornace.
Gloria. Tono 4. Di Anatolio.
Con canti, o fedeli, * onoriamo oggi concordi il pastore capo, * il
gloriosissimo Areta, * insieme ai suoi compagni: * egli ha confutato un
re apostata, * e ha versato il sangue per confessare Cristo; * per
questo anche una nube infuocata * ardeva dalla faccia della terra, *
accusando l’empietà degli scellerati. * Tu dunque, o Cristo Dio, * che
hai dato forza ai tuoi vittoriosi * perché ti rendessero gloria, * salva
anche noi, tu che sei il Creatore dell’u¬ni¬verso, * dalle tentazioni e
dalle tribolazioni, * per inter¬cessione dei tuoi santi.
Ora e sempre. Theotokíon. Hai dato come segno.
Lava la sozzura del mio miserabile cuore, * o Madre-di-Dio degna di
ogni canto, * purificalo da tutte le ferite e le piaghe del peccato, * o
pura, * e frena l’instabilità del mio intelletto: * affinché io, misero
e inutile servo tuo˚, * salvandomi magni¬fichi il tuo potere * e il
grande soccorso ricevuto.
Oppure stavrotheotokíon, stessa melodia.
Come il sole, insieme con la luna, * ti vide pendere dal legno, * o
amico degli uomini, * nascose i suoi raggi˚, * o mio Cristo, sole di
giustizia˚, * e si scossero le fondamenta della terra˚ * per il timore
della tua potenza. * Ma la Madre tua, * con le viscere trafitte a te
gridava: * Gesú piú che buono, * gloria alla tua compassione.
Allo stico, stichirá dall’októichos.
Gloria. Tono pl. 4.
Avendo conosciuto in anticipo * il malvagio e infido consiglio dei
giudei, * con l’ardire dello Spirito * avete lottato per testimoniare
Cristo: * come infatti un tem¬po, sotto la Legge, * essi avevano
provocato nel deserto˚ * colui che li aveva salvati dall’Egitto, * e lui
stesso avevano poi condannato alla croce, * cosí ora anche con voi *
con i fatti hanno violato la parola * e, emulando l’incredulità stessa, *
vi hanno condannati al fuoco. * Ma voi, concordi e coraggiosi, * avete
lottato con costanza * e siete divenuti formidabili tra i mar¬tiri. *
Poiché con Dio voi usate franchezza, * chiedete che siano liberate le
anime nostre * da tante colpe.
Ora e sempre. Theotokíon. I tuoi martiri, Signore.
Strappami, Sovrana, * dalla mano del dragone omi¬cida˚ * che
ipocritamente mi fa guerra * per divorarmi tutto intero: * spezza, te ne
prego, le sue mascelle˚, * e sventa le sue insidie, * affinché,
sottratto alle sue unghie, * io magnifichi il tuo potere.
Apolytíkion. Tono 1.
Làsciati commuovere, Signore, * per le sofferenze partite per te dai santi, * e sana, ti preghiamo, tutti i nostri dolo
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