sabato 19 aprile 2014

OGGI 20 APRILE 2014 SANTA PASQUA
          Nella santa e grande domenica di pasqua, festeggiamo la stessa vivificante risurrezione del Signore, Dio e Salvatore nostro Gesú Cristo.
        Il Cristo disceso solo per combattere contro l’ade˚, è risalito con l’abbondante bottino della sua vittoria˚.  A lui la gloria e la potenza, per i secoli dei secoli. Amen.

     Contemplata la risurrezione di Cristo, * adoriamo il  santo Signore Gesú, * che solo è senza peccato˚. * Adoria­mo la tua croce, o Cristo, * e la tua santa risurre­zione * celebriamo e glorifichiamo. * Poiché tu sei il nostro Dio, * fuori di te altri non conosciamo: * il tuo nome procla­miamo˚. * Venite, fedeli tutti, * adoriamo la santa risurrezione di Cristo! * Ecco, mediante la croce * è venuta al mondo intero la gioia. * Benedicendo il Signo­re in ogni tempo, * celebriamo la sua risurrezione: * egli per noi sopportando la croce, * con la morte ha di­strutto la morte˚. 3 volte.

      Risorto Gesú dalla tomba, * come aveva predetto˚, * ci  ha dato la vita eterna, * e la grande misericordia˚. 


CATECHESI  di san Giovanni Crisostomo

           Se uno è pio e amico di Dio, goda di questa solennità  bella e luminosa. Il servo d’animo buono entri gioioso nella gioia del suo Signore˚. Chi ha faticato nel digiuno, goda ora il suo denaro. Chi ha lavorato sin dalla prima ora, riceva oggi il giusto salario. Se uno è arrivato dopo la terza ora, celebri grato la festa. Se uno è giunto dopo la sesta ora, non dubiti perché non ne avrà alcun danno. Se uno ha tardato sino all’ora nona, si avvicini senza esitare. Se uno è arrivato solo all’undicesima ora, non tema per la sua lentezza: perché il Sovrano è generoso e accoglie l’ultimo come il primo. Egli concede il riposo a quello dell’undicesima ora, come a chi ha lavorato sin dalla prima. Dell’ultimo ha misericordia, e onora il primo. Dà all’uno e si mostra benevolo con l’altro. Accoglie le opere e gradisce la volontà. Onora l’azione e loda l’intenzione˚.

Entrate dunque tutti nella gioia del nostro Signore: primi e secondi, godete la mercede. Ricchi e poveri, danzate in coro insieme. Continenti e indolenti, onorate questo giorno. Quanti avete digiunato e quanti non l’avete fatto, oggi siate lieti. La mensa è ricolma, deliziatevene tutti. Il vitello è abbondante, nessuno se ne vada con la fame˚. Tutti godete il banchetto della fede. Tutti godete la ricchezza della bontà. Nessuno lamenti la propria miseria, perché è apparso il nostro comune regno. Nessuno pianga le proprie colpe, perché il perdono è sorto dalla tomba. Nessuno tema la morte, perché la morte del Salvatore ci ha liberati.
Stretto da essa, egli l’ha spenta. Ha spogliato l’ade, colui che nell’ade è disceso. Lo ha amareggiato, dopo che quello aveva gustato la sua carne. Ciò Isaia lo aveva previsto e aveva gridato: L’ade è stato amareggiato, incontrandoti nelle profondità˚. Amareggiato, perché distrutto. Amareggiato, perché giocato. Amareggiato, perché ucciso. Amareggiato, perché annientato. Amareggiato, perché incatenato. Aveva preso un corpo, e si è trovato davanti Dio. Aveva preso terra e ha incontrato il cielo. Aveva preso ciò che vedeva, ed è caduto per quel che non vedeva. Dov’è, o morte il tuo pungiglione? Dov’è, o ade, la tua vittoria?˚ È risorto il Cristo, e tu sei stato precipitato. È risorto il Cristo, e i demoni sono caduti. È risorto il Cristo, e gioiscono gli angeli. È risorto il Cristo, e regna la vita. È risorto il Cristo, e non c’è piú nessun morto nei sepolcri. Perché il Cristo risorto dai morti è divenuto primizia dei dormienti˚. A lui la gloria e il potere per i secoli dei secoli. Amen.
Tropario del santo. Tono pl. 4.

La grazia della tua bocca, * che come torcia rifulse, * ha   illuminato tutta la terra, * ha deposto nel mondo * tesori di generosità, * e ci ha mo­strato la sublimità dell’umiltà. * Mentre dunque ammaestri con le tue parole, * o padre Giovanni Crisosto­mo, * interce­di presso il Verbo, Cristo Dio, * per la salvezza delle anime nostre.

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