OGGI 20 APRILE 2014 SANTA PASQUA
Nella santa e grande domenica di pasqua, festeggiamo la stessa
vivificante risurrezione del Signore, Dio e Salvatore nostro Gesú Cristo.
Il Cristo
disceso solo per combattere contro l’ade˚, è risalito con l’abbondante bottino della sua vittoria˚. A lui la gloria e la potenza,
per i secoli dei secoli. Amen.
Contemplata la risurrezione di Cristo, * adoriamo il santo Signore Gesú, * che solo
è senza peccato˚. * Adoriamo la tua croce, o
Cristo, * e la tua santa risurrezione * celebriamo e glorifichiamo. * Poiché
tu sei il nostro Dio, * fuori di te altri non conosciamo: * il tuo nome proclamiamo˚.
* Venite, fedeli tutti, * adoriamo la santa risurrezione di Cristo! * Ecco,
mediante la croce * è venuta al mondo intero la gioia. * Benedicendo il Signore
in ogni tempo, * celebriamo la sua risurrezione: * egli per noi sopportando la
croce, * con la morte ha distrutto la morte˚. 3
volte.
Risorto Gesú dalla tomba, * come aveva predetto˚, * ci ha dato la vita
eterna, * e la grande misericordia˚.
CATECHESI di san Giovanni Crisostomo
Se uno è
pio e amico di Dio, goda di questa solennità bella e luminosa. Il servo
d’animo buono entri gioioso nella gioia del suo Signore˚.
Chi ha faticato nel digiuno, goda ora il suo denaro. Chi ha lavorato sin dalla
prima ora, riceva oggi il giusto salario. Se uno è arrivato dopo la terza ora,
celebri grato la festa. Se uno è giunto dopo la sesta ora, non dubiti perché
non ne avrà alcun danno. Se uno ha tardato sino all’ora nona, si avvicini senza
esitare. Se uno è arrivato solo all’undicesima ora, non tema per la sua
lentezza: perché il Sovrano è generoso e accoglie l’ultimo come il primo. Egli
concede il riposo a quello dell’undicesima ora, come a chi ha lavorato sin
dalla prima. Dell’ultimo ha misericordia, e onora il primo. Dà all’uno e si
mostra benevolo con l’altro. Accoglie le opere e gradisce la volontà. Onora
l’azione e loda l’intenzione˚.
Entrate dunque tutti nella gioia
del nostro Signore: primi e secondi, godete la mercede. Ricchi e poveri,
danzate in coro insieme. Continenti e indolenti, onorate questo giorno. Quanti
avete digiunato e quanti non l’avete fatto, oggi siate lieti. La mensa è
ricolma, deliziatevene tutti. Il vitello è abbondante, nessuno se ne vada con
la fame˚. Tutti godete il banchetto della fede. Tutti godete la ricchezza della
bontà. Nessuno lamenti la propria miseria, perché è apparso il nostro comune
regno. Nessuno pianga le proprie colpe, perché il perdono è sorto dalla tomba.
Nessuno tema la morte, perché la morte del Salvatore ci ha liberati.
Stretto da essa, egli l’ha
spenta. Ha spogliato l’ade, colui che nell’ade è disceso. Lo ha amareggiato,
dopo che quello aveva gustato la sua carne. Ciò Isaia lo aveva previsto e aveva
gridato: L’ade è stato amareggiato, incontrandoti nelle profondità˚.
Amareggiato, perché distrutto. Amareggiato, perché giocato. Amareggiato, perché
ucciso. Amareggiato, perché annientato. Amareggiato, perché incatenato. Aveva
preso un corpo, e si è trovato davanti Dio. Aveva preso terra e ha incontrato
il cielo. Aveva preso ciò che vedeva, ed è caduto per quel che non vedeva. Dov’è,
o morte il tuo pungiglione? Dov’è, o ade, la tua vittoria?˚ È risorto il
Cristo, e tu sei stato precipitato. È risorto il Cristo, e i demoni sono
caduti. È risorto il Cristo, e gioiscono gli angeli. È risorto il Cristo, e
regna la vita. È risorto il Cristo, e non c’è piú nessun morto nei sepolcri.
Perché il Cristo risorto dai morti è divenuto primizia dei dormienti˚. A lui la
gloria e il potere per i secoli dei secoli. Amen.
Tropario del santo. Tono pl. 4.
La grazia della tua bocca, * che come
torcia rifulse, * ha illuminato tutta la terra, * ha
deposto nel mondo * tesori di generosità, * e ci ha mostrato la sublimità
dell’umiltà. * Mentre dunque ammaestri con le tue parole, * o padre Giovanni
Crisostomo, * intercedi presso il Verbo, Cristo Dio, * per la salvezza delle
anime nostre.
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