mercoledì 31 ottobre 2012

1˚ NOVEMBRE
  del
CALENDARIO BIZANTINO

Memoria dei santi anárgiri Cosma e Damiano (sotto Diocleziano, 284-305).

VESPRO

Al Signore, ho gridato, 6 stichi e 3 stichirá prosómia dei santi da ripetere due volte.

Tono pl. 2. Riposta nei cieli. Aftómelon.

Riposta nei cieli tutta la speranza, * i santi si sono messi in serbo * un tesoro inviolabile: * gratuitamente hanno ricevuto, * gratuitamente danno ai malati le guarigioni˚; * non hanno posseduto né oro né argento, * conforme al vangelo˚; * hanno fatto partecipi uomini e bestie * dei loro benefici * per divenire perfettamente ubbidienti a Cristo * e poter cosí intercedere con franchezza * per le anime nostre.

Hanno disprezzato la materia * che si corrompe sulla terra, * e, vivendo nella carne, * sono divenuti cittadini del cielo come angeli, * i due compagni di uguale sentire, * la coppia dei santi * di uguali costumi e di un’anima sola. * Per questo accordano a tutti i malati le guarigioni, * offrendo gratuitamente il beneficio * a chi ne ha bisogno: * celebriamoli degnamente nelle loro feste annuali, * perché essi intercedono con franchezza * per le anime nostre.

Essendosi resi dimora della Triade * in tutta la sua pienezza, * Cosma e Damiano di mente divina, * la coppia celebrata, * come fonti fanno scaturire * i flutti delle guarigioni da sorgente apportatrice di vita; * le loro stesse reliquie * al toccarle guariscono i mali: * e i loro soli nomi * scacciano le malattie dai mortali. * Causa di salvezza * per tutti quelli che in loro si rifugiano, * essi intercedono presso Cristo con franchezza * per le anime nostre.

Gloria. Tono pl. 2. Di Anatolio.

Eterna è la grazia dei santi * ricevuta da Cristo: * per questo anche le loro reliquie * per divina potenza * sono sempre operanti con i prodigi; * i loro soli nomi, invocati con fede, * fanno cessare inguaribili dolori: * grazie a loro, o Signore, * libera anche noi dalle passioni * dell’anima e del corpo, * nel tuo amore per gli uomini.

Ora e sempre. Theotokíon. Riposta nei cieli.

Caduto per la mia inclinazione * e fatto schiavo del seduttore con l’inganno, * o sposa di Dio, * mi rifugio, io, l’infelice, * nella tua mirabilissima compassione * e nella tua fervida preghiera, * o Vergine tutta santa: * liberami dalla catena delle prove e delle tribolazioni, * e salvami, o tutta immacolata, * dagli assalti del demonio, * affinché io ti dia gloria * e con amore ti veneri, * ti canti e ti magnifichi, * o Sovrana per sempre beata.

Oppure stavrotheotokíon.

Una spada, come disse Simeone, * ha trapassato il tuo cuore˚, * santissima Sovrana, * al vedere colui che da te * per un’ineffabile decreto era rifulso, * innalzato da iniqui sulla croce come un condannato, * abbeverato di aceto e di fiele˚, * col fianco trafitto˚, * le mani e i piedi inchiodati; * e facendo lamento alzavi grida, * esclamando quale madre: * Perché, Figlio dolcissimo, * questo mistero nuovo?

Allo stico, stichirá idiómela. Tono 2.

La sorgente delle guarigioni * guariva soltanto uno ogni anno˚, * il tempio degli anárgiri * guarisce tutta la moltitudine dei malati: * perché è sempre perfetta e inesauribile * la ricchezza dei santi. * Per le loro preghiere, o Cristo, * abbi pietà di noi.

Stesso tono. Di Teofane.

Stico: Mirabile è Dio nei suoi santi, il Dio di Israele.

Vivendo nella pratica delle virtú * per il divino amore, * innamorati delle realtà future, * avete percorso le vie della salvezza. * Avendo dunque custodito senza macchia * la purezza dell’anima, * vi siete totalmente separati dalle cose materiali. * Resi aurei dallo Spirito divino, * senza richiedere oro offrite ai malati guarigione, * o sacri compagni, * coppia risplendente, * illuminati anárgiri divini, * che ci visitate nelle tribolazioni e nelle malattie * e gratuitamente sanate * i mali delle anime nostre.

Stesso tono. Di Germano.

Stico: Per i santi che sono nella sua terra, il Signore ha reso mirabili, in loro, tutte le sue volontà.

Onorati da grandi doni, * o degni di ogni lode, * avete vissuto una vita umile sulla terra; * passando dovunque * e gratuitamente curando i mali dei malati, * siete apparsi compagni degli angeli. * Cosma, insieme al sapiente Damiano, * fratelli amabilissimi, * curate anche i nostri mali * con le vostre preghiere.

Gloria. Tono pl. 2.

Avendo sempre Cristo operante in voi, * o santi anárgiri, * fate meraviglie nel mondo, * con le vostre cure ai malati. * La casa in cui curate è infatti come sorgente inesauribile: * quando vi si attinge, * ancor piú trabocca; * fatta scorrere, sovrabbonda, * riversandosi e moltiplicandosi ogni giorno, * a tutti provvedendo senza venir meno; * quelli che vi attingono, * si saziano di guarigioni * ed essa permane inesausta. * Come vi chiameremo? * Medici che curano anime e corpi, * guaritori di mali inguaribili * che gratuitamente guariscono tutti * perché hanno ricevuto carismi dal Cristo Salvatore, * che ci elargisce la grande misericordia˚.

Ora e sempre. Theotokíon.

O Madre-di-Dio, tu sei la vera vite * che ha prodotto il frutto della vita˚. * Noi ti imploriamo: * intercedi, o Sovrana, * insieme con gli anárgiri e tutti i santi, * perché sia fatta misericordia * alle anime nostre.

Oppure Stavrotheotokíon. Il terzo giorno sei risorto.

Vedendo come il popolo pieno di iniquità * ingiustamente ti inchiodava al legno, * la Vergine, la pura, la Madre tua, * come aveva predetto Simeone, o Salvatore, * ne aveva le viscere trafitte˚.

Apolytíkion. Tono pl. 4.

Santi anárgiri e taumaturghi, * visitateci nelle nostre infermità: * gratuitamente avete ricevuto, * gratuitamente date a noi˚.

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