mercoledì 10 ottobre 2012

11 OTTOBRE

Memoria del santo apostolo Filippo, uno dei sette diaconi, e del nostro santo padre Teofane il confessore, vescovo di Nicea, poeta e graptos (marchiato) (845).

VESPRO

Al Signore, ho gridato, 6 stichi e 3 stichirá prosómia dell’apostolo.

Tono 4. Tu che sei stato chiamato dall’Altissimo.

Iscritto fra i sette diaconi, * perché pieno di sapienza e di

grazia divina, * sei stato consacrato, o beato Filippo, * per servire insieme a Stefano * alle necessità dei santi˚: * vedendo che questi veniva ucciso, * per ordine divino fuggisti in Samaria, * annunciando il Verbo di Dio, o glorioso˚, * e illuminando quelli che prima erano nella tenebra, * e che tu hai reso figli del giorno˚, * mediante il divino Spirito, * o sapientissimo.

Vedendo i segni divini che si operavano per mano tua, * i ciechi recuperare la vista * i paralitici raddrizzarsi * e gli spiriti impuri cacciati da dove dimoravano, * le folle restavano sbalordite, * o Filippo, * e venivano sospinte verso la purificazione salvifica, * passando all’istante dall’incredulità alla fede: * udendo ciò, si rallegrava * il divino coro degli apostoli, * perché anche il popolo della Samaria * era stato portato a Dio˚.

Tu che eri carro del Verbo, * o annunciatore di cose divine, * vedendo sul carro l’eunuco di Candace degno di ammirazione, * lo raggiungesti mentre viaggiava lí seduto facendo indagini, * e mostrandogli l’interpretazione e la spiegazione * di ciò che desiderava, * o beato, * lo convincesti a chiedere la divina purificazione˚: * come l’ebbe ricevuta, * Dio onnipotente fece di lui * un divino annunciatore di tutta l’Etiopia * e primizia dei martiri.

Del santo. Tono 4. Come generoso fra i martiri.

Sei divenuto strumento che spontaneamente risuona * sotto il soffio del santo Spirito, * perché con la tua lingua dalle parole di fuoco * hai tuonato le cose divine * e hai bruciato la zizzania degli empi nemici * che non venerano, dipinta con colori materiali, * la figura del Signore e Dio nostro * e della sua purissima Madre.

Come astro chiarissimo, * fai risplendere tutto il mondo * con la fiaccola delle tue dottrine. * Toccando come Davide la tua arpa, * hai fatto risuonare canti degni di lode * per i santi di Cristo, * e li hai inviati per tutta la terra: * sei stato per questo giustamente glorificato, * o Teofane, iniziatore ai sacri riti.

Sei stato annoverato tra le schiere dei sacerdoti, * tra le folle degli asceti * e i cori dei martiri, * perché hai resistito con vigore per Cristo * fino al sangue˚ * confutando la follia del giudice iniquo, * e per ordine dell’empio re * hai avuto inciso sulla fronte come un marchio, * tu che eri stato segnato dalla divina grazia.

Gloria. Ora e sempre. Theotokíon, stessa melodia.

Sono smarrito e sbigottito: * che farò io, l’infelice, * quando ormai sopravverrà la fine della mia vita? * Dove il mio correre fuori luogo? * Dove la dignità? * Dove la ricchezza, dove il lusso? * Dove la gloria passeggera? * Dove il piú fresco fiore della natura? * Su dunque, * prima della fine, anima mia, * gettiamoci ai piedi della Madre-di-Dio.

Allo stico, stichirá dall’októichos.

Apolytíkion dell’apostolo. Tono 3.

Santo apostolo Filippo, * intercedi presso il Dio misericordioso * perché conceda alle anime nostre * la remissione delle colpe.

Del santo. Tono pl. 4.

Guida di retta fede, * maestro di pietà e di decoro, * astro del mondo˚, * ornamento dei vescovi divinamente ispirato, * o sapiente Teofane, * con le tue dottrine hai illuminato tutti, * o lira dello Spirito: * intercedi presso il Cristo Dio * per la salvezza delle anime nostre.

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