mercoledì 16 gennaio 2013

17 GENNAIO Memoria del nostro santo padre teòforo Antonio il grande (356).


                                                GRANDE VESPRO

Si salmeggia la prima stasi di Beato l’uomo (ss. 1-3), col tono pl. 4. Al Signore, ho gridato, 6 stichi e stichirá prosómia.

Tono 4. Tu che sei stato chiamato dall’Altissimo.

Tu che sei stato illuminato dai raggi dello Spirito, * quando la divina passione ti ha infiammato * e ha dato ali alla tua anima per desiderarla, * essa che realmente è l’apice dell’amore, * allora non hai fatto alcun conto della carne e del sangue * e sei uscito dal mondo, * a quella aderendo con grande ascesi ed esichia. * Sei stato cosí colmato dei beni superni, * come avevi desiderato, * e sei divenuto risplendente, * rischiarando, o Antonio, come una stella, * le anime nostre. 2 volte.

Tu che con la grazia del divino Spirito, * hai spezzato gli archi e i dardi dei demoni, * e con divini insegnamenti * a tutti hai reso note * la loro malizia e le loro insidie, * risplendendo dei divini fulgori * sei divenuto luminare chiarissimo dei monaci, * primo ordinatore del deserto, * espertissimo e venerabile medico per i malati, * e modello archetipo del vivere virtuoso, * o padre Antonio. 2 volte.

O tu che sei stato colmato di divini carismi: * Cristo, trovandoti quale specchio senza macchia * di divini riflessi, o padre, * ha proiettato su di te i fulgidi bagliori * della propria luce; * sei cosí apparso * generosa fonte di guarigioni, * cibo degli affamati, * ristoratore, con grandi piogge, * della brama degli assetati, * mentre, vedendo le disposizioni delle anime, * sapientemente le rendevi migliori per Dio * con la tua parola: * supplicalo dunque di salvare e illuminare * le anime nostre.

O angelo terrestre, * puro nell’anima e nel cuore, * uomo celeste, * maestro di verginità, * rigorosa norma di continenza, * o Antonio: * unito al tuo Sovrano, * e a lui offrendo la dossologia perenne, * o beato, * insieme agli angeli, * a tutti i santi e ai martiri, * libera sempre da gravi pericoli e cadute * quanti celebrano la tua sacra memoria.

Gloria. Tono pl. 2. Del Siceota.

Custodita illesa in te l’immagine di Dio e reso l’intelletto signore delle funeste passioni, * mediante l’ascesi, * hai raggiunto per quanto possibile la somiglianza: poiché, facendo coraggiosamente violenza alla natura, * ti sei studiato di sottomettere * ciò che è inferiore a ciò che è superiore, * e di assoggettare la carne allo spirito. * Sei cosí divenuto eccelso fra i monaci, * colonizzatore del deserto, * allenatore di quelli che compiono bene la corsa, * rigorosissimo canone di virtú. * E ora nei cieli, * venuti meno ormai gli specchi˚, * contempli puramente, o Antonio, * la santa Triade, * intercedendo senza veli * per quanti ti onorano * con fede e amore.

Ora e sempre. Theotokíon.

Chi non ti dirà beata, o Vergine tutta santa? Chi non celebrerà il tuo parto verginale? Perché l’Unigenito Figlio che intemporalmente dal Padre è rifulso, egli stesso, ineffabilmente incarnato, * è uscito da te, la pura: Dio per natura e per noi fatto uomo per natura˚, * non diviso in dualità di persone, * ma da riconoscersi * in dualità di nature, senza confusione. Imploralo, augusta beatissima, perché sia fatta misericordia alle anime nostre.

Ingresso, Luce gioiosa, il prokímenon del giorno e le letture (v. 5 dicembre,) Tono pl. 1. Gioisci, tu che sei veramente.

Gioisci, principe degli asceti, divenuto anche invincibile difensore: tu infatti, estirpando le radici delle passioni, e sostenendo valorosamente gli attacchi dei demoni,hai trionfato della loro impotenza e della loro seduzione che uccide le anime, e hai mostrato l’efficacia della croce del Salvatore e la sua potenza invincibile: di essa cinto, hai vinto tutti coloro che negano la divina manifestazione di Cristo nella carne. Supplicalo dunque di donare alle anime nostre la grande misericordia˚.

Stico: Preziosa davanti al Signore la morte del suo santo.

Sei divenuto luminosa colonna eretta con le virtú e nube che dà ombra a chi è nel deserto, guidando dalla terra al cielo coloro che guardano a Dio, e squarciando il mare delle passioni col bastone della croce; messo in fuga l’Amalek spirituale, hai trovato senza impedimento, * o beato in Dio, la via per salire al cielo e l’eredità immacolata, e stai ora pieno di gioia, insieme agli incorporei, * presso il trono di Cristo: * supplicalo dunque di donare alle anime nostre la grande misericordia˚.

Stico: Beato l’uomo che teme il Signore: nei suoi comandamenti porrà tutto il suo diletto.

Gioisci, o Antonio, che ti trattieni con i cori angelici nel piú alto dei cieli sulla terra, infatti, o padre, hai vissuto la loro vita, esercitandoti con verità nella virtú, e ti sei mostrato purissimo specchio senza macchia che riceve i bagliori irradianti dello Spirito santo, o felicissimo. Cosí, illuminato, tu vedevi le cose future, tutto predicendo perché istruito dalla divina illuminazione di Cristo: supplicalo dunque di donare alle anime nostre * la grande misericordia˚.

Gloria. Tono pl. 4. Del Siceota.

Noi, folle di monaci, * ti onoriamo come guida, * padre nostro Antonio, * perché grazie a te abbiamo imparato * a camminare per la via veramente retta. * Beato sei tu che hai servito Cristo * e hai trionfato della potenza del nemico˚, * o com¬pagno degli angeli, * familiare di Paolo di Tebe: * insieme a loro intercedi presso il Signore, * perché sia fatta misericordia * alle anime nostre.

Ora e sempre. Theotokíon.

Vergine senza nozze, che hai ineffabilmente concepito Dio nella carne, Madre del Dio altissimo, ricevi le invocazioni dei tuoi servi, * o tutta immacolata: tu che a tutti procuri la purificazione delle colpe, * implora per la salvezza di noi tutti, * accettando ora le nostre suppliche.

Apolytíkion. Tono 4.

Imitando con i tuoi costumi lo zelo di Elia, seguendo il battista su retti sentieri, o padre Antonio, sei divenuto colonizzatore del deserto, e hai rafforzato tutta la terra con le tue preghiere. Intercedi dunque presso il Cristo Dio per la salvezza delle anime nostre.

Theotokíon.

Il mistero nascosto dall’eternità e ignoto agli angeli, è stato rivelato grazie a te, Madre-di-Dio, agli abitanti della terra: Dio incarnato, in unione senza confusione, Dio che per noi ha volontariamente accettato la croce, e risuscitando con essa il primo uomo creato, ha salvato dalla morte le anime nostre.

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