1˚ LUGLIO
Memoria dei
santi anárgiri e taumaturghi Cosma e Damiano, martirizzati a Roma
(sotto
Carino, 283-285).
VESPRO
Tono pl. 2. Aftómelon.
Riposta
nei cieli tutta la speranza, i santi si sono messi in serbo * un tesoro
inviolabile: gratuitamente hanno ricevuto, * gratuitamente danno ai malati
le guarigioni˚; * non hanno posseduto né oro né argento, * conforme al
vangelo˚;hanno fatto partecipi uomini e bestie
* dei loro benefici * per divenire perfettamente ubbidienti a Cristo * e poter
cosí intercedere con franchezza per le anime nostre.
Hanno
disprezzato la materia * che si corrompe sulla terra, * e, vivendo nella carne,
* sono divenuti cittadini del cielo come angeli, * i due compagni di uguale
sentire, * la coppia dei santi * di uguali costumi e di un’anima sola. * Per
questo accordano a tutti i malati le guarigioni, * offrendo gratuitamente il
beneficio * a chi ne ha bisogno: * celebriamoli degnamente nelle loro feste
annuali, * perché essi intercedono con franchezza * per le anime nostre.
Essendosi resi dimora della
Triade * in tutta la sua pienezza, * Cosma e Damiano di mente divina, * la
coppia celebrata, * come fonti fanno scaturire * i flutti delle guarigioni da
sorgente apportatrice di vita; * le loro stesse reliquie * al toccarle
guariscono i mali: * e i loro soli nomi * scacciano le malattie dai mortali. *
Causa di salvezza * per tutti quelli che in loro si rifugiano, * essi intercedono
presso Cristo con franchezza * per le anime nostre.
Gloria. Tono pl. 2. Di Anatolio.
Eterna è la grazia dei santi *
ricevuta da Cristo: * per questo anche le loro reliquie * per divina potenza *
sono sempre operanti con i prodigi; * i loro soli nomi, invocati con fede, *
fanno cessare inguaribili dolori: * grazie a loro, o Signore, * libera anche
noi dalle passioni * dell’anima e del corpo, * nel tuo amore per gli uomini.
Ora e sempre. Theotokíon.
Chi non ti dirà beata, o Vergine tutta santa?˚ * Chi non
celebrerà il tuo parto verginale? * Perché l’Unigenito Figlio che
intemporalmente dal Padre è rifulso, * egli stesso, ineffabilmente incarnato, *
è uscito da te, la pura: * Dio per natura e per noi fatto uomo per natura˚, *
non diviso in dualità di persone, * ma da riconoscersi * in dualità di nature,
senza confusione47 .
* Imploralo, augusta beatissima, * perché sia fatta misericordia alle anime
nostre.
Ingresso, Luce gioiosa e
il prokímenon del giorno.
Se si vuole solennizzare, si leggono le letture dei martiri
Allo
stico, stichirá dall’októichos.
Volendo,
gli stichirá prosómia dei santi.
Tono 1. Esultanza delle
schiere celesti.
Nella
memoria degli anárgiri,accorriamo tutti insieme con cuore puro e coscienza
senza macchia, * ad essi insieme acclamando: Gioite, o due compagni * che
siete guarigione dei malati, * perché da Dio avete ricevuto * la facoltà di
guarire.
Stico: Per i santi che sono
nella sua terra, il Signore ha reso mirabili, in loro, tutte le sue volontà.
Avendo
perfettamente osservato * i comandamenti del Signore, * e reciso con grande
sapienza * il morbo dell’avarizia, * voi curate gratuitamente: * è dunque
dovere per noi, o taumaturghi, * onorare la vostra venerabilissima dormizione.
* Pregate per la nostra salvezza.
Stico: Ecco,
che cosa è bello o che cosa dà gioia, se non l’abitare dei fratelli insieme?
Poiché
avete ottenuto da parte dell’unico Dio * piena facoltà di usare misericordia e
salvare, * liberate da ogni specie di pericoli * quanti con fede vi celebrano,
* o anárgiri teòfori, * liberateli dai mali, dai pericoli e dalle tentazioni *
sia dell’anima che del corpo.
Gloria. Tono pl. 2.
Avendo
sempre Cristo operante in voi, * o santi anárgiri, * fate meraviglie nel mondo,
* con le vostre cure ai malati. * La casa in cui curate è infatti come sorgente
inesauribile: * quando vi si attinge, * ancor piú trabocca; * fatta scorrere,
sovrabbonda, * riversandosi e moltiplicandosi ogni giorno, * a tutti provvedendo
senza venir meno; * quelli che vi attingono, * si saziano di guarigioni * ed
essa permane inesausta. * Come vi chiameremo? * Medici che curano anime e
corpi, * guaritori di mali inguaribili * che gratuitamente guariscono tutti
* perché hanno ricevuto carismi dal Cristo Salvatore, * che ci elargisce la
grande misericordia˚.
Ora e sempre. Theotokíon. Il terzo giorno
sei risorto.
Non
c’è in te conversione, * o anima impenitente: * perché tardi? * È vicino il
taglio della morte, * e la fine arriva come un ladro: * corri alla
Madre-di-Dio, * pròstrati a lei.
Apolytíkion. Tono pl. 4.
Santi anárgiri e taumaturghi, * visitateci nelle nostre infermità: * gratuitamente avete
ricevuto, * gratuitamente date a noi˚.
Altro apolytíkion. Tono 4.
Presto intervieni.
Quali
divini guaritori e medici dei mortali,voi fate gratuitamente scaturire per
noi le vostre cure,o anárgiri gloriosi: liberate dunque da malattiee
infermità incurabili quanti si mettono sotto la vostra augusta protezione,o Cosma e Damiano, germogli di Roma.