• Matteo 6,25: Gesù critica la preoccupazione eccessiva per il
mangiare e il bere. Questa critica di Gesù causa fino ai nostri giorni
molto spavento nella gente, perché la grande preoccupazione di
tutti i genitori è come procurarsi cibo e vestiti per i figli. Il motivo
della critica è che la vita vale più del cibo e il corpo vale più del
vestito. Per chiarire la sua critica, Gesù presenta due parabole: i passeri e i fiori.
• Matteo 6,26-27: La parabola degli uccelli: la vita vale più del cibo.
Gesù ordina di guardare gli uccelli. Non seminano, non raccolgono,
ma hanno sempre da mangiare perché il Padre del cielo li alimenta.
"Non contate voi, forse, più di loro!" Gesù critica il fatto che la
preoccupazione per il cibo occupi tutto l'orizzonte della vita delle
persone, senza lasciare spazio a sperimentare e gustare la gratuità
della fraternità e dell'appartenenza al Padre.
• Matteo 6,28-30: La parabola dei gigli: il corpo vale più del vestito.
Gesù chiede di guardare i fiori, i gigli del campo. Con che eleganza
e bellezza Dio li veste! "Ora, se Dio veste così l'erba del campo, non
farà assai più per voi, gente di poca fede!" Gesù dice di guardare le
cose della natura, perché così vedendo i fiori e il campo, la gente
ricordi la missione che abbiamo: lottare per il Regno e creare una
convivenza nuova che possa garantire il cibo e il vestito per tutti.
•
Matteo 6,31-32: Non essere come i pagani. Gesù riprende e critica
la preoccupazione eccessiva per il cibo, la bevanda e il vestito. E
conclude: "Di queste cose si preoccupano i pagani!" Ci deve essere
una differenza nella vita di coloro che hanno fede in Gesù e di
coloro che non hanno fede in Gesù. Coloro che hanno fede in Gesù
condividono con lui l'esperienza della gratuità di Dio Padre, Abba.
Questa esperienza di paternità deve rivoluzionare la convivenza.
Deve generare una vita comunitaria che sia fraterna, seme di una nuova società.
• Matteo 6,33-34: Il Regno al primo posto. Gesù indica due criteri:
"Cercare prima il Regno di Dio" e "Non preoccuparsi per il
domani". Cercare in primo luogo il Regno e la sua giustizia significa
cercare di fare la volontà di Dio e lasciare regnare Dio nella nostra
vita. La ricerca di Dio si traduce, concretamente, nella ricerca di
una convivenza fraterna e giusta. Dove c'è questa preoccupazione
per il Regno, nasce una vita comunitaria in cui tutti vivono da
fratelli e sorelle e a nessuno manca nulla. Lì non ci si preoccuperà
del domani, cioè non ci si preoccuperà di accumulare.
• Cercare prima il Regno di Dio e la sua giustizia. Il Regno di Dio
deve stare al centro di tutte le nostre preoccupazioni. Il Regno
richiede una convivenza, dove non ci sia accumulazione, ma
condivisione in modo che tutti abbiano il necessario per vivere. Il
Regno è la nuova convivenza fraterna, in cui ogni persona si sente
responsabile dell'altra. Questo modo di vedere il Regno aiuta a
capire meglio le parabole degli uccelli e dei fiori, perché per Gesù la
Provvidenza Divina passa attraverso l'organizzazione fraterna.
Preoccuparsi del Regno e della sua giustizia è lo stesso che
preoccuparsi di accettare Dio Padre ed essere fratello e sorella
degli altri.
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