Domenica 2 Giugno 2013
San Niceforo arciv. di Costantinopoli,
Si fa memoria: Domenica II di Matteo
Tono I
Seconda domenica del ciclo di Matteo.
Il vangelo di questa
domenica riporta la chiamata di Pietro e di suo fratello
Andrea: «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini».
La gloria invece, onore e pace per chi opera il bene, per il
Giudeo prima e poi per il Greco,
perché presso Dio non c'è parzialità.
Tutti quelli che hanno peccato senza la legge,
periranno anche senza la legge; quanti invece hanno
peccato sotto la legge, saranno giudicati con la legge.
Perché non coloro che ascoltano la legge sono giusti davanti
a Dio, ma quelli che mettono in pratica la legge saranno
giustificati. Quando i pagani, che non hanno la legge, per
natura agiscono secondo la legge, essi, pur non avendo
legge, sono legge a se stessi; essi dimostrano che quanto
la legge esige è scritto nei loro cuori come risulta dalla
testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi
ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono. Così
avverrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini
per mezzo di Gesù Cristo.
Vangelo
secondo il mio vangelo.Matteo 4,18-23
Mentre camminava lungo il mare di Galilea vide due fratelli,
Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che
gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori.
E disse loro: «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini». Ed essi
subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando oltre, vide altri
due fratelli, Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, che
nella barca insieme con Zebedèo, loro padre, riassettavano
le reti; e li chiamò. Ed essi subito, lasciata la barca e il
padre, lo seguirono.
Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle
loro sinagoghe e predicando la buona novella del regno e
curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.
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