domenica 22 aprile 2012

23 APRILE Memoria del santo e glorioso megalomartire Giorgio, il trionfatore.

VESPRO

Dopo il salmo introduttivo e la prima stasi di Beato l’uomo (ss. 1-8), al Signore, ho gridato, stichirá prosómia del santo.

Tono 4. Aftómelon.

Come generoso fra i martiri, * noi oggi riuniti ti acclamiamo, * o Giorgio vittorioso: * perché hai compiuto la corsa, * hai conservato la fede˚, * e hai ricevuto da Dio la corona della vittoria: * pregalo di liberare dalla corruzione e dai pericoli * quanti celebrano con fede * la tua memoria sempre venerabile.

Con animo coraggioso, * ti sei fiduciosamente gettato nella lotta, * come un leone, o glorioso, * trascurando il corpo che dovrà corrompersi, * dandoti piuttosto sapiente cura * dell’anima incorruttibile. * Da molte speci di pene sei stato provato, * o Giorgio, * come oro purificato sette volte.

Hai patito col Salvatore, * e con la morte, o glorioso, * volontariamente ne hai imitato la morte: * per questo con lui regni sfolgorante, * avendo rivestito la splendente porpora del tuo sangue, * adorno dello scettro delle tue lotte * e insigne per la corona della vittoria, * per i secoli senza fine, * o megalomartire Giorgio.

Stringendoti alla corazza della fede˚, * allo scudo della grazia * e alla lancia della croce, * sei divenu¬to, Giorgio, * imprendibile per gli avversari, * e come principe divino, * messe in rotta le falangi dei demoni, * fai coro insieme agli angeli; * e ricolmando i fedeli di cure, * li santifichi e li salvi * quando vieni invocato.

Ti riconosciamo astro dalla luce copiosa, * splendente nel firmamento come sole, * ti acclamiamo perla preziosissima, * pietra rilucente, * figlio del giorno˚, * generoso fra i martiri, * difensore dei fedeli nei pericoli: * e celebriamo la tua memoria, * o Giorgio trionfatore.

Quando navigo nel mare, * quando cammino per la via, * quando dormo nella notte, * custodiscimi; * quando sono desto, salvami, * beatissimo Giorgio, * e guidami a fare la volontà del Signore, * affinché nel giorno del giudizio io, * che mi rifugio sotto la tua protezione, * trovi il perdono per quanto avrò commesso in vita.

Gloria. Tono pl. 2.

Hai vissuto in modo degno del tuo nome, * soldato Giorgio55 ; * infatti, prendendo sulle spalle la croce di Cristo, * hai lavorato con arte la terra * resa desolata dall’inganno diabolico, * e, sradicato il culto degli idoli pieno di spine, * hai piantato il tralcio della fede ortodossa. * Perciò tu fai sgorgare guarigioni * per i fedeli di tutta la terra, * e sei divenuto giusto agricoltore della Triade. * Intercedi, ti preghiamo, * per la pace del mondo * e la salvezza delle anime nostre.

Ora e sempre. Della festa corrente.

Ingresso, Luce gioiosa, il prokímenon del giorno e le letture.

Lettura della profezia di Isaia (43,9-14).

Cosí dice il Signore: Tutte le genti si sono riunite insieme, e si riuniranno dei capi di mezzo a loro. Chi proclamerà fra loro queste cose, o chi vi farà udire ciò che è sin dal principio? Producano i loro testimoni, si giustifichino e dicano il vero. Siate miei testimoni: e anch’io, il Signore Dio, sono testimone, insieme al servo che mi sono scelto, affinché conosciate, crediate in me, e comprendia¬te che Io Sono. Prima di me non ci fu altro Dio, né ci sarà dopo. Io sono Dio, e non c’è salvatore all’infuori di me. Io ho proclamato e ho salvato; io ho rimproverato, e non c’era fra voi dio straniero: voi siete miei testimoni, e io sono il Signore Dio. Dal principio io sono, e non c’è chi sfugga dalle mie mani; io agirò, e chi lo impedirà? Cosí dice il Signore Dio, colui che vi redime, il santo d’Israele.

Lettura del libro della Sapienza di Salomone (3,1-9).

Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, e nessun tormento può toccarle. Parve agli occhi degli stolti che moris¬sero, e fu considerato un danno il loro esodo, e una rovina la loro dipartita: ma essi sono nella pace. Infatti, anche se agli occhi degli uomini vengono castigati, la loro speranza è piena di immortalità. Un poco corretti, riceveranno grandi benefici, perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé.

Come oro nel crogiuolo li ha saggiati, e come olocausto li ha accettati. Nel tempo in cui saranno visitati risplenderanno, e correranno qua e là come scintille nella stoppia. Giudicheranno genti e domineranno popoli, e regnerà su di loro il Signore per sempre. Quelli che confidano in lui comprende¬ranno la verità, e coloro che sono fedeli nell’amore dimoreranno presso di lui: perché grazia e misericordia sono per i suoi santi, ed egli visita i suoi elet¬ti.

Lettura del libro della Sapienza di Salomone (5,15-6,3).

I giusti vivono in eterno, la loro mercede è nel Signore e l’Altissimo si prende cura di loro. Per questo riceveranno il nobile regno e lo splendido diadema dalla mano del Signo¬re, poiché egli con la sua destra li copre e col suo braccio li protegge. Prenderà come armatura la sua gelosia e armerà la creazione per far vendetta dei nemici. Rivestirà la corazza della giustizia e cingerà come elmo un giudizio verace. Prenderà come scudo invincibile la santità; aguzzerà come spada la sua collera severa: il mondo combatterà insieme con lui contro gli insensati.

Scoccheranno gli infallibili dardi dei fulmini, e come da un arco ben teso, dalle nubi voleranno al bersaglio, e dalla fionda saranno scagliati chicchi di grandine pieni di furore. Infurierà contro di loro l’acqua del mare, i fiumi li sommergeranno senza pietà. Si leverà contro di loro un vento impetuoso e li disperderà come un uragano. L’iniquità renderà deserta tutta la terra e le cattive azioni rovesceranno il trono dei potenti. Ascoltate dunque, o re, e comprendete; imparate, giudici dei confini della terra; porgete l’orecchio, voi che dominate le moltitudini e che vi gloria¬te del gran numero dei vostri popoli: il vostro potere vi è stato dato dal Signore, e la vostra sovranità dall’Altissimo.

Allo stico, stichirá prosómia del santo.

Tono 4. Tu che sei stato chiamato dall’Altissimo.

Celebrano i popoli con canti e inni * la tua memoria ovunque celebrata, o Giorgio: * nobile e luminosa ha infatti brillato, * adorna di gloria e grazia multiformi; * per questo anche le angeliche schiere tripudiano. * Applaudono i martiri insieme agli apostoli * per i trofei delle tue lotte, o martire, * e celebrano il Salvatore, * Cristo Dio nostro, che ti ha glorificato: * e tu pregalo di salvare e illuminare * le anime nostre.

Stico: Il giusto fiorirà come palma, si moltiplicherà come cedro del Libano.

Rivestito dell’armatura di Cristo, o Giorgio˚, * sei stato trovato da quanti non ti cercavano, * acceso di zelo per Cristo; * e coprendo di scherno la seduzione distruttrice degli dèi vani, * gridavi agli empi: * Io milito per il Cristo mio Re, * per questo né belve, né ruote, né fuoco, né spada * possono separarmi dall’amore del Cristo Dio nostro˚. * Pregalo dunque di salvare e illuminare * le anime nostre.

Stico: Per i santi che sono nella sua terra, il Signore ha reso mirabili, in loro, tutte le sue volontà.

Disprezzando i molteplici strumenti di tortura, * gli svariati tormenti e la terribile catapulta, * o Giorgio coronato, * hai compiuto come martire * la corsa della vita pia. * Perciò noi intrecciamo per la tua fulgidissima memoria * ghirlande fiorite di canti, * e baciamo con fede le tue venerabili reliquie. * Tu che, tutto luminoso, * stai davanti al trono del Cristo Dio nostro, * supplicalo di salvare e illuminare * le anime nostre.

Gloria. Tono 4. Dello Studita.

Acclamiamo spiritualmente, fratelli, * l’acciaio spiri¬tu¬ale della costanza, * il celebrato martire Giorgio, * che i pericoli hanno foggiato, * ardente per Cristo, * e i tormenti hanno temprato, * mentre pene multi¬formi ne hanno consumato il corpo, * per natura corruttibile: * l’amore vinceva infatti la natura, * persua¬dendo l’amante a passare, tramite la morte, * all’amato Cristo Dio, * Salvatore delle anime nostre.

Ora e sempre. Della festa. Apolytíkion. Tono 4.

Come liberatore dei prigionieri, * protettore dei poveri, * medico degli infermi, * difensore dei re, * o megalomartire Giorgio trionfatore, * intercedi presso il Cristo Dio * per la salvezza delle anime nostre.

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