domenica 29 aprile 2012

30 APRILE Memoria del santo apostolo Giacomo, uno dei 12 apostoli, fratello di Giovanni il teologo (sotto Erode Agrippa, ca. 44).


VESPRO

Al Signore, ho gridato, stichirá prosómia del santo.

Tono pl. 4. O straordinario prodigio!

O beato Giacomo che hai veduto Dio, * tu hai súbito accolto l’invito del Verbo, * e non hai tenuto conto del lavoro e del rapporto col padre˚: * abbandonando infatti il tumulto della vita, * sei passato al mare spirituale * e lo hai messo in tumulto con le dottrine della pietà˚ * e il tuo tuonare ultramondano˚, * o beato in Dio.

O beatissimo Giacomo, * servendo a fatti il Verbo, * principe della vita e del secolo futuro˚, * hai realmente privato dei diritti di primogenitura * l’Israele divenuto profanatore * perché considerava dio il ventre˚; * lo hai anche confutato, * spogliato della protezione paterna, * escluso dalla benedizione e dall’eredità˚.

Sei stato fatto capo, o glorioso, * su tutta la terra, * come di te sta scritto˚, * divenendo discepolo di colui che tutto ha creato. * Per il tuo ardentissimo zelo, * sei stato ucciso di spada dagli empi, * o sapientissimo, * per primo sei stato tolto, o beato, * dall’augusta adunanza dei dodici condiscepoli.

Gloria. Tono pl. 4.

Per primo tra i dodici eletti da Dio * hai subíto la morte per il Maestro, * o degno di ogni lode, * ucciso di spada da Erode; * per primo hai bevuto il suo calice, * come ti era stato promesso˚. * Perciò l’amico degli uomini ti ha accolto * come coerede del regno dei cieli˚, * dove intercedi insieme al tuo fratello * per le anime nostre.

Ora e sempre. Della festa.

Allo stico, stichirá della festa.

Gloria. Dell’apostolo. Tono 1.

Apostolo e martire Giacomo, * eletta pecora del buon pastore, * esultante insieme al fratello nei cieli, * chiedi per quanti festeggiano la tua venerabile memoria, * la remissione dei peccati, * e la grande misericordia˚.

Ora e sempre. Della festa. Apolytíkion. Tono 3.

Santo apostolo Giacomo, * intercedi presso il Dio misericordioso * perché conceda alle anime nostre * la remis¬sione delle colpe.

ORTHROS

Káthisma. Tono 1. I soldati a guardia della tua tomba.

Divenuto discepolo di Cristo, * bevendo il suo calice, o sapiente, * come egli ti aveva detto, o beato, * sei stato ucciso di spada, o apostolo Giacomo. * Tutta la Chiesa dunque danza, * festeggiando questa tua santissima memoria, * nella quale noi ti acclamiamo.

E della festa.

Kondákion. Tono 2. Cercando le cose dell’alto.

Udita la divina voce che ti chiamava, * hai lasciato da parte l’amore per il padre * e sei accorso al Cristo, o Giacomo, * insieme al tuo congiunto, o glorioso, * col quale sei stato fatto degno * di vedere la divina trasfigurazione del Signore.

Ikos. Rendi chiara la mia lingua.

Come pescatore di pesci razionali, * con la rete delle tue venerabili preghiere, * o beato, * trai dall’abisso delle colpe la mia povera anima, * già catturata dai piaceri della vita. * Cosí, passando senza deviare il rimanente tempo di vita, * io celebrerò il tuo nome * e glorificherò la vita irreprensibile da te condotta in terra * e per la quale hai anche ottenuto di contemplare sul monte * la divina trasfigurazione del Signore.

Sinassario.

Il 30 di questo stesso mese, memoria del santo e glorioso apostolo Giacomo, fratello di san Giovanni il teologo.

Per la sua santa intercessione, o Cristo Dio, abbi pietà di noi e salvaci. Amen.

Canone dell’apostolo. Poema di Teofane.

Ode 9. Tono pl. 4. Per questo sbigottisce il cielo.

Dopo aver degnamente compiuto la tua corsa˚, * ora, nelle dimore dei santi, o glorioso, * contempli con gioia il triplice fulgore, * e godendo di esso, o sapientissimo, * ricolma di letizia e di gioia, * o beatissimo, con le tue preghiere, * quanti ti celebrano, o Giacomo.

I malfattori, gli assassini, non tolleravano la tua vista, * come già era avvenuto per il tuo maestro: * tu infatti, disprezzando le loro azioni, * li avevi accusati, contrap-ponendo loro la tua condotta˚; * essi uccisero dunque di spada *l’imitatore del Cristo, che fu crocifisso per gli uomini nella carne, * o beatissimo dal divino parlare.

Perí Erode, * punito con piaghe dalla spada celeste˚, * perché quel bruto non si era stancato a forza di uccidere, o Verbo, * i tuoi ministri e discepoli, * da te chiamati apostoli. * Noi dunque, o benefattore, * magnifichiamo stupiti la tua giusta provvidenza.

Onorando gioiosamente la tua memoria, * noi ti acclamiamo, o beato Giacomo, iniziato di Cristo: * cantando il tuo zelo ardente, * il lungo viaggio da te compiuto, * le tue lotte e la tua immolazione, * con fede tutti ti chiamiamo figlio del tuono˚, * luce, giudice e rivelatore di misteri.

Theotokíon.

Ti sei mostrata Madre-di-Dio, o Vergine, * perché hai partorito corporalmente, oltre la natura, * il Verbo buono, * che il Padre, come buono, * ha fatto sgorgare dal suo cuore˚ * prima di tutti i secoli; * e ora noi lo contempliamo trascendente i corpi, * benché di un corpo sia rivestito.

Irmós.

Per questo sbigottisce il cielo˚, * e sono colti da stupore i confini della terra˚: * perché Dio è apparso corporalmente agli uomini, * e il tuo grembo è divenuto piú ampio dei cieli: * te dunque magnificano, Madre-di-Dio˚, * le schiere degli angeli e degli uomini.

Exapostilárion. Tono 2. Sotto gli occhi dei tuoi discepoli.

Divenuto discepolo, o Giacomo, * del Verbo che nella sua compassione si è incarnato, * sei stato annoverato nella cerchia dei corifei: * con loro implora Cristo per noi * che onoriamo la tua santissima memoria.

E della festa.

Alle lodi, stichirá prosómia dell’apostolo.

Tono 4. Come generoso fra i martiri.

Con la canna della grazia * hai tratto i mortali * dall’abisso della vanità, * o degno di ammirazione, * docile, o Giacomo, ai cenni del Maestro * che in tutto aveva illuminato la tua mente * e ti aveva reso apostolo * e venerabile annunciatore ispirato, * o beatissimo, * della sua incomprensibile divinità. 2 volte.

Su di te è scesa l’illuminazione dello Spirito * in forma di fuoco˚, * e ti ha reso, o beato, * divino tabernacolo, * ti ha reso capace di dissipare in breve * la caligine dell’ateismo * e di illuminare il mondo * con lo splendore di sapientissime parole, * o narratore dei divini misteri, * Giacomo, vertice degli apostoli, * testimone oculare di Cristo˚.

Con le folgori dell’annuncio, * hai illuminato, o glorioso, * quanti dormivano nella tenebra dell’ignoranza; * e dopo averli resi, o Giacomo, * figli del Sovrano e Dio, mediante la fede, * hai emulato la passione e la morte di lui, * divenendo erede della gloria, * come sapiente, come annunciatore divino, * come autentico discepolo.

Gloria. Tono pl. 4.

Venite, esaltiamo tutti con salmi ed inni Giacomo, * annunciatore della celeste mistagogia * e ministro del vangelo. * Egli si è infatti rivelato fiume del paradiso spirituale˚, * irrigando con le celesti piogge i solchi delle anime * e rendendole fertili per il Cristo Dio, * il quale, per la sua intercessione, * a tutti dona il perdono e la grande misericordia˚.

Ora e sempre. Della festa.

Grande dossologia. Quindi il resto come di consueto e il congedo.

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