domenica 30 settembre 2012

1˚ OTTOBRE

Memoria del santo apostolo Anania, uno dei settanta, e del santo padre nostro Romano il melode (560).

VESPRO

Tono 4. Tu che sei stato chiamato dall’Altissimo.

Quando colui che aveva accolto il raggio divino, * Saulo, fino allora posseduto dalla tenebra, * venne da te per chiedere la sacra purificazione, * spinto da una volontà superiore, * allora, o beatissimo, * come sapiente pontefice, * donasti col battesimo l’adozione a figlio˚ * a colui che poi l’avrebbe donata a tutta la terra: * per questo, con lui, * noi proclamiamo beato te, * apostolo di Cristo, * Anania di mente divina, * che supplichi per la nostra salvezza.

Straordinariamente iniziato alle cose divine, * piú risonante del tuono, * o beato, * tu hai fatto echeggiare la parola salvifica di Dio * e hai destato coloro che dormivano * nei sepolcri della vanità, * i quali hanno gettato via da sé lo stato di morte * che assimila ai defunti * e che respinge nell’ade quelli che ne sono affetti: * costoro tu li rendesti preziosi strumenti * di colui che ha ucciso l’uccisore, * Gesú, Sovrano e Salvatore * delle anime nostre.

Come portatore di luce, * come vate divino, * come testimone eletto da Dio * dei patimenti di Cristo * e della gloria ineffabile che dovrà manifestarsi˚, * coerede e compartecipe insieme al Sovrano, * tu che ti diletti delle effusioni luminose * sempre zampillanti dallo splendore senza tramonto, * o uomo divino, * con le tue suppliche libera da tenebrosi pericoli * coloro che ora celebrano, Anania, * la tua festa fulgidissima.

Del santo.Tono 1. Esultanza delle schiere celesti.

Il musico, * la lira del divino Spirito, * l’usignolo, la cicala, * il flauto di divini canti, della Chiesa, * prepara per noi tutti i suoi conviti musicali * e con essi allieta * chi ha sentire divino.

La lampada fulgidissima e limpidissima, * la cetra melodiosa, * la corda delle chiare parole dello Spirito, * distintamente canta, * insegnando ai confini della terra * a glorificare con inni che mai tacciono * l’unico splendore della Divinità.

Tu che stai presso il Sovrano dell’universo, * e hai con lui famigliarità, o padre, * ricordati di noi che celebriamo la tua fulgida festa, * affinché siamo liberati dai pericoli e dalle ten¬tazioni, * o Romano beatissimo in Dio.

Gloria. Tono 1. Di Byzantios,

o, secondo altri, di Anatolio.

Lo strumento di elezione˚, * il grande ricettacolo dello Spirito, * Paolo apostolo tu hai illuminato, o apostolo, * ricevendone l’ordine da Dio per rivelazione˚, * quale testimone oculare del Verbo˚ * e iniziato ai suoi prodigi, * apostolo inviato a preferenza dei discepoli * e fedele economo della nuova alleanza. * Imitando dunque il maestro stesso, Cristo, * hai versato il tuo sangue, * divenendo confessore * con un patire da martire, * o Anania, pontefice di Cristo; * dopo aver compiuto la corsa * e custodito inviolata la fede˚, * dimori nel piú alto dei cieli, * insieme ai superni liturghi: * intercedi per la salvezza delle anime nostre.

Ora e sempre. Theotokíon. Martiri degni di ogni lode.

Abisso di misericordia, * abbi pietà di me, * divenuto un baratro di impurità: * lava tutta la sozzura delle mie passioni, * facendomi risplendere per le lacrime della conversione * e la divina compunzione: * per essa donami un sentire realmente umile * e la salutare contrizione del cuore.

Oppure stavrotheotokíon, stessa melodia.

L’agnella e Sovrana immacolata * vedendo il proprio agnello in croce, * senza piú apparenza né bellezza˚, * facendo lamento diceva: * Ahimè, dove è tramontata la tua bellezza, * o dolcissimo? * Dove il tuo decoro? * Dove la grazia sfolgorante della tua figura, * Figlio mio dilettissimo?

Allo stico, stichirá dall’októichos; si dice però anche il seguente idiómelon dell’apostolo, insieme al suo stico.

Tono 4.

Stico: Per tutta la terra è uscita la sua voce e sino ai confini del mondo le sue parole.

Ti sei mostrato dimora piena di trofei, * Anania apostlo, * e coperto da pietre come da fiori, * hai versato il tuo sangue * per colui che volontariamente * ha patito per noi nella carne; * per questo oggi la città di Damasco * si gloria per la tua sacra solennità; * e non soltanto essa, ma tutta la terra, * chiaramente annunciando i tuoi straordinari prodigi, grida: * Intercedi presso Dio * perché ci doni il perdono delle colpe.

Gloria. Del santo. Tono pl. 2.

Prima primizia di cose buone, * tu sei stato motivo di salvezza, * padre nostro Romano: * poiché intessendo un’innodia angelica, * hai divinamente mostrato * quale fosse il tuo modo di vita. * Implora il Cristo Dio * perché siano liberati da tentazioni e pericoli * quanti ti celebrano.

Ora e sempre. Theotokíon. Il terzo giorno sei risorto.

Mio soccorso e protezione tu sei, * Madre-di-Dio tutta immacolata: * te io ho come aiuto * nelle tribolazioni, nelle malattie e nelle angustie, * e glorifico te, l’irreprensibile.

Oppure stavrotheotokíon, stessa melodia.

Quando la tutta pura ti vide pendere dalla croce, * come madre faceva lamento gridando: * Figlio mio e Dio mio, * dolcissimo Figlio mio, * come dunque sopporti una ignominiosa passione?

Apolytíkion dell’apostolo. Tono 3.

Santo apostolo Anania, * intercedi presso il Dio misericordioso * perché conceda alle anime nostre * la remissione delle colpe.

Del santo. Tono pl. 4.

In te, padre, * è stata perfettamente custodita l’immagine di Dio˚, * perché tu, prendendo la croce, * hai seguito Cristo˚, * e coi fatti hai insegnato a trascurare la carne, * perché passa, * e a darsi cura dell’anima, * realtà immortale: * per questo insieme agli angeli * esulta il tuo spirito, * o san Romano.

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