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SETTEMBRE
Memoria della Dedicazione della santa Anástasis del nostro Cristo (335),
e proeórtia dell’Esaltazione della Croce preziosa e vivificante; inoltre,
memoria del santo martire Cornelio il centurione.
VESPRO
.
Della Dedicazione. Tono
pl. 2.
Onorare l’anniversario della dedicazione * è legge antica e buona, *
ma molto piú onorare con la dedicazione le cose nuove: * dice infatti Isaia *
che le isole sono dedicate a Dio˚, * e con esse si devono intendere * le
Chiese delle genti che vengono ora costituendosi * e che, con il loro compaginarsi,
* rendono sicuro il cammino verso Dio. * Per questo noi pure festeggiamo
secondo lo spirito * la presente dedicazione.
Rinnovatevi,
fratelli, * e deponendo l’uomo vecchio˚, * vivete in novità di vita˚, *
mettendo un freno * a tutto ciò da cui viene la morte. * Governiamo tutte le
membra, * rifiutando di mangiare malamente dall’albero˚, * ricordandoci delle
cose passate * solo per fuggirle. * È cosí che si rinnova l’uomo: * è cosí che è
onorato il giorno dell’inaugurazione37.
Stesso tono. Di Anatolio.
Come torre di fortezza˚ * hai
stabilito la tua Chiesa, o Cristo, * Verbo che sei prima dei secoli: * l’hai
fondata sulla pietra della fede˚, * e per questo resta salda per sempre, * avendo
te che per lei, negli ultimi tempi˚, * senza mutamento ti sei fatto uomo. *
Rendendo grazie ti celebriamo dunque dicendo: * Prima dei secoli * e per i
secoli e oltre * tu sei il nostro Re˚: * gloria a te.
Del santo. Tono 4. Hai dato come segno.
Approvando le tue beneficenze, * o Cornelio, * e le tue divine preghiere, * Cristo ti
manda un angelo santo˚ * per illuminarti tutto, * e il corifeo dei sacri
apostoli * per rinnovarti con l’acqua e con lo Spirito, * insieme a tutta la
tua casa, * o degno di ammirazione, * e per iniziarti ai beni superni, * con la
grazia dello Spirito.
Recando su di te il crisma del sacerdozio, * sei corso
a predicare alle genti * l’annuncio di salvezza, * estirpando le spine
dell’errore, * o uomo dal senno divino, * e piantando nelle anime * la
dottrina spirituale che non erra. * Per questo, con gioia ti diciamo beato, * o
Cornelio, * quale pontefice ispirato da Dio * e martire invitto.
Seguendo
i tuoi buoni costumi, * gli stolti sono divenuti saggi; * morto poi per legge
di natura * e presa dimora in una tomba beata * tu la rendi sorgente di molti
prodigi, * o sapiente Cornelio, * sanando i malati * e mettendo in fuga gli
spiriti maligni * nello Spirito santo, * o ispirato da Dio.
Gloria. Tono pl. 2. Di Giovanni monaco.
Celebrando la
memoria della Dedicazione, * Signore, *
glorifichiamo te, * datore della santità, * chiedendo che vengano santificati
* i sensi delle nostre anime, * per l’intercessione dei vittoriosi pieni di
gloria, * o onnipotente buono.
Ora e sempre. Proeórtion. Stesso tono.
Oggi l’albero è apparso; * oggi la stirpe degli ebrei
si è perduta; * oggi, grazie a re credenti,
* la fede si manifesta; * Adamo per l’albero era caduto, * e i demoni
davanti a un albero hanno tremato.Onnipotente Signore, gloria a te.
Ingresso, Luce gioiosa, il prokímenon del giorno e le letture.
Lettura
del terzo libro dei Re (3[1] Re 8,22s.27-30).
Salomone
si pose di fronte all’altare del Signore, davanti a tutta l’assemblea d’Israele,
tese le mani al cielo e disse: Signore,
Dio d’Israele, non c’è Dio come te lassú nel cielo e quaggiú sulla terra. Se il
cielo del cielo non ti basta, come lo potrà questa casa che io ho edificata al tuo
nome? Tuttavia, ti volgerai alla mia supplica, Signore, Dio d’Israele, per
ascoltare la supplica e la preghiera che il tuo servo ti rivolge oggi, al tuo
cospetto. Perché siano i tuoi occhi aperti su questa casa di cui hai detto che
ivi sarà il tuo nome. Perché tu esaudisca la preghiera che ti farà il tuo servo
rivolto a questo luogo giorno e notte. E tu
esaudirai la supplica del tuo servo e del tuo popolo Israele riguardo a
ciò per cui ti pregheranno rivolti a questo luogo: tu esaudirai nel luogo della
tua dimora, nel cielo, agirai e sarai loro propizio.
Lettura del libro dei Proverbi
(3,19-34).
Dio ha fondato la terra con la sapienza e ha disposto i cieli con la prudenza. Dalla
sua intelligenza sono stati spalancati gli abissi e le nubi hanno stillato
rugiada. Figlio, non ti sfuggano queste cose, ma custodisci il mio consiglio e
il mio pensiero perché la tua anima viva e la grazia circondi il tuo collo. Ci
sarà sanità nella tua carne e saranno custodite le tue ossa, perché tu cammini
fiducioso, in pace, per tutte le tue vie e il tuo piede non inciampi. Se ti
siederai, sarai senza timore, se ti sdraierai, dormirai dolcemente, e non temerai per il sopraggiungere di un motivo di
terrore, né per gli attacchi di uomini empi perché il Signore sarà in tutte le
tue vie e farà star saldo il tuo piede, perché tu non sia catturato. Non
trattenerti dal beneficare un bisognoso, se la tua mano ha di che aiutarlo. Non
dire: Torna un’altra volta, domani te lo darò, quando in realtà tu hai di che
beneficarlo: non sai infatti che cosa porterà il domani. Non tramare il male
contro il tuo amico che abita presso di te e confida in te. Non metterti a
osteggiare stoltamente un uomo, perché non ti faccia del male. Non attirarti il
biasimo che meritano gli uomini malvagi, e non invidiare le loro vie, perché è
impuro presso il Signore ogni trasgressore e non siede in consiglio con i
giusti. La maledizione del Signore è sulle case degli empi, ma le abitazioni
dei giusti sono benedette. Il Signore resiste ai superbi, ma agli umili fa
grazia.
Lettura del libro dei Proverbi (9,1-11).
La sapienza si è costruita una casa e
ha eretto a sostegno sette colonne. Ha sgozzato
i suoi animali, ha versato nel calice il suo vino e ha preparato la sua mensa.
Ha mandato i suoi servi a invitare al banchetto con alto proclama,
dicendo: Chi è stolto si rivolga a
me. E a quelli che mancano di senno
dice: Venite, mangiate il mio pane e
bevete il vino che ho mesciuto per voi. Abbandonate la stoltezza e vivrete,
cercate la prudenza per poter aver vita e raddrizzare l’intelligenza con la
conoscenza.Chi rimprovera dei malvagi ne ricaverà per sé disonore e chi
correggerà l’empio ne avrà biasimo, perché i rimproveri fatti all’empio sono
per lui lividure. Non rimproverare dei malvagi perché non ti prendano in odio:
rimprovera il saggio e ti amerà. Da’ un’opportunità al saggio e diventerà piú
saggio, istruisci un giusto e aumenterà la sua istruzione. Principio della
sapienza è il timore del Signore, e il consiglio dei santi è intelligenza.
Conoscere poi la Legge è cosa di una
buona mente. In questo modo, infatti, vivrai a lungo e ti verranno aggiunti
anni di vita.
Allo stico,
stichirá della croce.
Tono pl. 1. Gioisci, tu che sei veramente.
Gioisci, croce vivificante,
* invitto trofeo della pietà, porta del paradiso, * sostegno
dei fedeli, * muro fortificato della
Chiesa: * per te è annientata la corruzione, * distrutta e inghiottita la
potenza della morte, * e noi siamo stati innalzati dalla terra al cielo. * Arma
invincibile, * nemica dei demoni, * gloria dei martiri, * vero ornamento dei
santi, * porto di salvezza, * tu doni al mondo la grande misericordia˚.
Stico: Esaltate il Signore Dio nostro, e prostratevi
allo sgabello dei suoi piedi, perché è santo.
Gioisci, croce del Signore, * per la quale è stato
sciolto dalla maledizione il genere umano; * sei segno della vera gioia, * tu
che, innalzata, abbatti i nemici, * o venerabilissima: * aiuto per noi, *
fortezza dei re, * vigore dei giusti, * decoro dei sacerdoti, * tu che, venendo
impressa, liberi da gravi mali; * scettro di potenza col quale veniamo fatti
pascolare˚; * arma di pace, * che gli angeli venerano con timore; * divina
gloria del Cristo * che elargisce al mondo * la grande misericordia˚.
Stico: Dio è il nostro Re prima dei secoli, ha operato
la salvezza in mezzo alla terra.
Gioisci, guida dei ciechi, * medico degli infermi, *
risurrezione di tutti i morti, * tu che hai risollevato noi, * caduti nella
corruzione; * croce preziosa, * per la quale la corruzione è stata
dissolta, * l’incorruttibilità è
fiorita, * noi mortali siamo stati deificati * e il diavolo è stato completamente
abbattuto. * Vedendoti oggi innalzata *
per mano di pontefici, * noi esaltiamo colui che in te è stato innalzato * e
veneriamo te, * attingendo abbondantemente * la grande misericordia˚.
Gloria. Della
Dedicazione. Tono 2. Di Anatolio.
Celebrando la Dedicazione * del sacratissimo tempio
della tua risurrezione, * noi glorifichiamo te, Signore, * che lo hai
santificato e portato a compimento * con la tua perfetta grazia, * e ti allieti
per i mistici e sacri riti * in esso celebrati dai fedeli, * accetti dalla mano
dei tuoi servi * i sacrifici puri e incruenti, * e rendi in cambio, a chi li
offre rettamente, * la purificazione dai peccati * e la grande misericordia˚.
Ora e sempre. Stesso tono.
Divino tesoro nascosto in terra˚, * la croce del
datore di vita * è apparsa nei cieli a un pio re, * mostrando il modello
spirituale * della vittoria contro i
nemici. * Ed egli pieno di gioia, con
fede e amore, * spinto da divina ispirazione,
* per esaltare ciò che aveva visto * con sommo zelo l’ha estratta dalle viscere
della terra, * a riscatto del mondo * e
a salvezza delle anime nostre.
Apolytíkion della
Dedicazione. Tono 4.
Come la bellezza del
firmamento lassú, * tale hai mostrato quaggiú
lo splendore * della santa dimora della tua gloria, Signore. * Consolidala nei
secoli dei secoli, * e accetta, per l’intercessione della Madre-di-Dio, * le
suppliche che in essa a te offriamo senza sosta, * o vita e risurrezione di
tutti˚.
Gloria. Ora e sempre. Della croce.
Tono 2.
La
vivificante croce della tua bontà, * che hai donato a noi indegni, * o Signore,
* noi te la presentiamo a intercessione: * salva i re * e alla tua città da’ pace, * grazie alla
Madre-di-Dio, * o solo amico degli
uomini.
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