14
SETTEMBRE
UNIVERSALE ESALTAZIONE
DELLA CROCE
PREZIOSA E VIVIFICANTE
GRANDE VESPRO
Tono pl.
2. Riposta nei cieli.
La croce esaltata di colui che in essa è stato elevato, * induce tutta la creazione * a
celebrare l’immacolata passione: * poiché, ucciso con essa colui che ci aveva
uccisi, * egli ha ridato vita a noi che eravamo morti, * ci ha dato bellezza e
ci ha resi degni, * nella sua compassione, per sua somma bontà, * di prendere
cittadinanza nei cieli˚: * e noi lieti esaltiamo il suo nome * e
magnifichiamo la sua suprema condiscendenza.
Tendendo
le mani in alto * e mettendo in rotta Amalek, il tiranno˚, * Mosè ha
prefigurato te, * o croce preziosa, * vanto dei credenti, * sostegno dei martiri
lottatori, * decoro degli apostoli, * difesa dei giusti, * salvezza di tutti
i santi: * per questo, vedendoti innalzata, * la creazione gioisce e fa festa,
* glorificando il Cristo * che per te ha riunito ciò che era diviso, * per sua
somma bontà.
Croce
venerabilissima * che le schiere angeliche circondano gioiose, * oggi, nella
tua esaltazione, * per divino volere risollevi * tutti coloro che, per
l’inganno di quel frutto, * erano stati scacciati * ed erano precipitati nella
morte: * noi dunque, stringendoci a te * con la fede del cuore e delle labbra,
* attingiamo la santità, acclamando˚: * Esaltate Cristo, Dio piú che buono, *
e prostratevi al suo divino sgabello˚.
Gloria. Ora e sempre. Tono 2.
Venite,
genti tutte, * adoriamo il legno benedetto * per il quale si è realizzata
l’eterna giustizia: * poiché colui che con l’albero * ha ingannato il
progenitore Adamo, * viene adescato
dalla croce, * e cade travolto in una funesta caduta, * lui che si era
tirannicamente impadronito * di una creatura regale. * Col sangue di Dio viene
lavato il veleno del serpente, * ed è annullata la maledizione della giusta
condanna˚ * per l’ingiusta condanna inflitta al giusto: * poiché con un albero
bisognava risanare l’albero, * e con la passione dell’impassibile * distruggere
nell’albero le passioni del condannato. * Gloria dunque, o Cristo Re, * alla
tua tremenda economia per noi * con la quale tu hai salvato tutti, * perché sei
buono e amico degli uomini.
Ingresso, Luce gioiosa, il prokímenon del giorno e le letture.
Lettura
del libro dell’Esodo (15,22-16,1).
Mosè fece partire i figli d’Israele dal Mar Rosso e li condusse nel deserto di Sur.
Camminarono tre giorni nel deserto e non trovarono acqua da bere. Giunsero poi
a Mara, ma non poterono bere l’acqua di Mara perché era amara: per questo quel
luogo fu chiamato Amarezza. Il popolo mormorava contro Mosè dicendo: Che cosa berremo? Mosè gridò al Signore, e il Signore gli
indicò un legno che egli gettò nell’acqua, e l’acqua divenne dolce: là il Signore
diede al popolo decreti e giudizi e là lo mise alla prova e disse: Se veramente
ascolterai il Signore tuo Dio e farai ciò che è gradito davanti a lui, e
presterai orecchio ai suoi comandamenti e osserverai tutti i suoi decreti, non
farò venire su di te nessuna delle malattie che ho inflitto agli egiziani:
perché io sono il Signore che ti guarisce.
E giunsero a Elim dove c’erano dodici sorgenti d’acqua e settanta palme,
e si accamparono là, presso le acque. Partirono poi da Elim e tutta l’assemblea
dei figli d’Israele giunse al deserto di Sin, che è tra Elim e il Sinai.
Lettura del libro dei Proverbi (3,11-18).
Figlio, non trascurare la
disciplina del Signore, e non venir meno
quando vieni
rimproverato da lui: poiché colui che ama, il Signore
lo corregge, e flagella
ogni figlio che accetta. Beato l’uomo che ha
trovato la sapienza, e il mortale
che conosce la prudenza. Meglio
infatti è trafficare per questa che per tesori
d’oro e d’argento. Essa
è piú preziosa di pietre di gran valore: nessun male può
opporsi ad
essa; essa è ben nota a tutti quelli che la amano: nessun oggetto
prezioso eguaglia il suo valore. Poiché lunghezza di esistenza e anni
di vita
sono nella sua destra, e nella sua sinistra sono ricchezza e
gloria. Dalla sua
bocca procede la giustizia: essa porta sulla lingua
legge e misericordia. Le
sue vie sono buone vie e tutti i suoi sentieri
sono pacifici. È un albero di
vita per tutti quelli che ad essa si
afferrano, ed è sicura per quelli che si
appoggiano a lei come al
Signore.
Lettura della profezia di Isaia (60,11-16).
Cosí dice il Signore: Le tue porte, Gerusalemme, saranno
aperte sempre, non verranno chiuse né di giorno
né di notte, per introdurre in te la potenza delle genti e i loro re come prigionieri.
Poiché le nazioni e i re che non ti serviranno periranno e le nazioni
diverranno deserti desolati. E verrà a te la gloria del Libano, col cipresso,
il pino e il cedro insieme, per glorificare il mio luogo santo, e io
glorificherò il luogo dei miei piedi. E verranno a te timorosi i figli di
quelli che ti avevano umiliata e provocata, e si prostreranno alle piante dei
tuoi piedi tutti quelli che ti avevano provocata, e tu sarai chiamata città del
Signore, Sion del Santo d’Israele, perché eri stata abbandonata e odiata e non
c’era chi ti aiutasse; e farò di te un’eterna esultanza, letizia per generazioni
di generazioni. Succhierai il latte delle genti e mangerai la ricchezza dei re:
e conoscerai che io sono il Signore che ti salva e ti libera, il Dio d’Israele.
Allo stico,
stichirá prosómia.
Tono pl. 1. Gioisci,
tu che sei veramente.
Gioisci, croce vivificante,
* invitto trofeo della pietà, * porta del paradiso, * sostegno
dei fedeli, * muro fortificato della
Chiesa: * per te è annientata la corruzione, * distrutta e inghiottita la
potenza della morte, * e noi siamo stati innalzati dalla terra al cielo. * Arma
invincibile, * nemica dei demoni, * gloria dei martiri, * vero ornamento dei
santi, * porto di salvezza, * tu doni al mondo la grande misericordia˚.
Stico: Esaltate il Signore Dio nostro, e prostratevi
allo sgabello dei
suoi piedi, perché è santo.
Gioisci, croce del Signore, * per la quale è stato
sciolto dalla
maledizione il genere umano; * sei segno della vera gioia, * tu
che,
innalzata, abbatti i nemici, * o venerabilissima: * aiuto per noi, *
fortezza dei re, * vigore dei giusti, * decoro dei sacerdoti, * tu che,
venendo
impressa, liberi da gravi mali; * scettro di potenza col
quale veniamo fatti
pascolare˚; * arma di pace, * che gli angeli
venerano con timore; * divina
gloria del Cristo * che elargisce al
mondo * la grande misericordia˚.
Stico: Dio è il nostro Re prima dei secoli, ha operato
la salvezza in mezzo alla terra.
Gioisci, guida dei ciechi, * medico degli infermi, *
risurrezione di
tutti i morti, * tu che hai risollevato noi, * caduti nella
corruzione; *
croce preziosa, * per la quale la corruzione è stata
dissolta, *
l’incorruttibilità è
fiorita, * noi mortali siamo stati deificati * e il
diavolo è stato completamente
abbattuto. * Vedendoti oggi
innalzata *
per mano di pontefici, * noi esaltiamo colui che in te è
stato innalzato * e
veneriamo te, * attingendo abbondantemente *
la grande misericordia˚.
Gloria. Ora e sempre. Tono pl. 4.
Di Giovanni monaco.
Ciò che Mosè prefigurò un tempo
nella sua persona, * mettendo cosí in rotta Amalek ed abbattendolo˚, * ciò che
Davide cantore ordinò di venerare * come sgabello dei tuoi piedi˚, * la tua
croce preziosa, o Cristo Dio, * questa noi peccatori baciamo oggi con labbra
indegne, * celebrando te, che ti sei degnato di esservi confitto, * e a te
gridiamo: * Signore, insieme al ladrone, * rendi degni anche noi del tuo
regno˚.
Apolytíkion. Tono 1.
Salva,
Signore, il tuo popolo, * e benedici la tua eredità˚ * dando ai re vittoria contro i
barbari * e custodendo con la tua croce
* la tua città. 3 volte.
Congedo.
Colui che è risorto dai morti, Cristo, vero Dio nostro...
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