venerdì 25 maggio 2012

26 MAGGIO  2012
Si fa memoria di tutti coloro che, sin dall’inizio del mondo, si sono piamente addormentati nella speranza della risurrezione per la vita eterna˚.



VENERDÍ — VESPRO

Ufficio del vespro feriale, p. 101.

Al Signore, ho gridato, 6 stichi e 3 stichirá martyriká dall’októichos.

Tono pl. 2.

I tuoi martiri, Signore, * non ti hanno rinnegato, * dai tuoi comandamenti non si sono allontanati: * per la loro intercessione, * abbi pietà di noi.

Quelli che per te hanno subíto il martirio, * o Cristo, * hanno sopportato molti tormenti: * per la loro intercessione, Signore, * e per le loro preghiere, * custodiscici tutti.

I martiri vittoriosi e cittadini del cielo * hanno sopportato molti tormenti, * lottando quaggiú sulla terra, * e nei cieli hanno ricevuta, integra, la corona, * perché intercedano per le anime nostre.

E 3 dei defunti. Tono pl. 4. Il paradiso dell’Eden.

Celebrando oggi, o fedeli, la memoria * di quanti dall’inizio del mondo sono morti, * dopo aver con fede piamente vissuto, * di tutti, ciascuno per nome, * noi celebriamo il Salvatore e Signore, * chiedendo fervidamente * che costoro, nell’ora del giudizio, * possano presentargli una buona giustificazione, * a lui, nostro Dio, che verrà a giudicare tutta la terra, * e ottenere cosí di stare gioiosi alla sua destra, * dalla parte dei giusti˚, * nella luminosa eredità dei santi, * degni del suo celeste regno.

O Salvatore, * che col tuo proprio sangue * ti sei acquistati i mortali˚ * e con la tua morte ci hai riscattati * dall’amara morte, * e con la tua risurrezione * ci hai elargito la vita eterna, * dona, Signore, il riposo, * a tutti coloro che si sono piamente addormentati, * sia nei deserti che nelle città, * sul mare o in terra, * o in qualsiasi altro luogo, * sia ai re che ai sacerdoti e ai vescovi, * a monaci e sposati, * tutti insieme, di ogni genere di età: * e concedi loro il tuo regno celeste.

Grazie alla tua risurrezione dai morti, * o Cristo, * la morte non ha piú potere * su quanti muoiono piamente. * Perciò chiediamo con fervore: * Dona il riposo ai tuoi servi * nei tuoi atrii e nel seno di Abramo˚, * a tutti quelli che, * a partire da Adamo sino ad oggi, * ti hanno reso culto con purezza, * ai nostri padri e ai nostri fra¬telli * insieme agli amici e ai parenti, * a ogni uomo * che abbia compiuto fedelmente il suo servizio * nelle cose di questa vita, * e a chiunque sia passato a te * in ogni forma e modo, o Dio: * rendili degni del tuo regno celeste.

Gloria. Tono pl. 4.

Gemo e mi lamento quando penso alla morte * e vedo giacere nella tomba, * informe, senza gloria, senza splen¬dore, * la bellezza a immagine di Dio plasmata per noi˚. * O stupore! * Perché questo mistero che ci riguarda? * Come dunque siamo stati consegnati alla corruzione? * Come siamo stati insieme aggiogati alla morte? * Realmente, come sta scritto, per disposizione di Dio˚, * che concede ai defunti il riposo.

Ora e sempre. Theotokíon. Tono pl. 2.

Chi non ti dirà beata, o Vergine tutta santa?˚ * Chi non celebrerà il tuo parto verginale? * Perché l’Unigenito Figlio che intemporalmente dal Padre è rifulso, * egli stesso, ineffa-bilmente incarnato, * è uscito da te, la pura: * Dio per natura e per noi fatto uomo per natura˚, * non diviso in dualità di persone, * ma da ricono¬scersi * in dualità di nature, senza confusione47 . * Imploralo, augu¬sta beatissima, * perché sia fatta misericordia alle anime nostre.

Quindi, Luce gioiosa. Anziché il prokímenon si canta l’Alleluia, nel tono pl. 4, con i suoi stichi.

Alleluia, Alleluia, Alleluia.

Stico: Beati coloro che tu hai scelto e preso con te, Signore.

Alleluia, Alleluia, Alleluia.

Stico: Il loro ricordo, di generazione in generazio¬ne.

Alleluia, Alleluia, Alleluia.

Segue il Concedici, ecc., p. 117.

Allo stico, stichirá. Tono pl. 2.

Martyrikón.

La tua croce, Signore, * è divenuta per i tuoi martiri * arma invincibile: * essi infatti guardavano alla morte che stava loro innanzi, * ma prevedendo la vita futura, * trovavano forza per la speranza riposta in te. * Per le loro suppliche, * abbi pietà di noi.

Nekrósima.

Stico: Le loro anime dimoreranno tra i beni.

Hai onorato della tua immagine, o Salvatore, * la creatura plasmata dalle tue mani, * imprimendo a una forma materiale * la somiglianza con l’essenza intelligibile, * e di questa mi hai fatto partecipe, * ponendomi a dirigere col mio libero arbitrio * ciò che è sulla terra, o Verbo˚. * Perciò, o Salvatore, * da’ riposo ai tuoi servi nella regione dei viventi˚, * nelle tende dei giusti˚.

Stico: Beati coloro che tu hai scelto e preso con te, Signore.

Perché si distinguesse la mia dignità * dalla vita degli altri esseri, * hai piantato un giardino in Eden, * adorno di ogni sorta di piante, * e lí mi hai collocato, * essere composto, ma libero da dolore e affanno, * partecipe della vita divina, * uguale a un angelo sulla terra˚. * Perciò, o Salvatore, * da’ riposo ai tuoi servi nella regione dei viventi˚, * nelle tende dei giusti˚.

Gloria. Tono pl. 2.

Principio ed esistenza * divenne per me il tuo comando creatore: * volendo infatti formarmi essere vivente * di natura visibile e invisibile, * tu dalla terra plasma¬sti il mio corpo, * e mi desti un’anima * col tuo divino soffio vivificante˚. * Perciò, o Salvato¬re, * da’ riposo ai tuoi servi * nella regione dei viventi˚, * nelle tende dei giusti˚.

Ora e sempre. Theotokíon. Stesso tono.

Per l’intercessione di colei che ti ha partorito, * o Cristo, * dei tuoi martiri, * dei tuoi apostoli, profe¬ti, pontefici, * monaci e giusti * e di tutti i tuoi santi, * da’ riposo ai tuoi servi defunti.

Apolytíkion. Tono pl. 4.

Tu che, nel tuo amore per gli uomini, * tutto disponi con profonda sapienza˚, * assegnando a ciascuno ciò che giova, * o solo Creatore, * da’ riposo, Signore, * alle anime dei tuoi servi: * poiché hanno riposto speranza in te, * che ci hai creati, che ci hai plasmati, * che sei il nostro Dio.

Gloria. L’ultima parte dell’apolytíkion:

Poiché hanno riposto speranza in te, * che ci hai creati, che ci hai plasmati, * che sei il nostro Dio.

Ora e sempre. Theotokíon. Stesso tono.

Baluardo e porto tu sei per noi, * e mediatrice accetta * presso il Dio che hai partorito, * o Madre-di-Dio senza nozze, * salvezza dei fedeli.

L’ektenía (p. 116) e, dopo l’ekfónisis: Poiché tu sei Dio misericordioso..., si fa la commemorazione dei defunti come di seguito.

Si salmeggiano questi tropari col tono 4.

Insieme agli spiriti dei giusti resi perfetti˚, * dona il riposo, * o Salvatore, * alle anime dei tuoi servi, * intro¬ducendoli nella vita beata che viene da te, * o amico degli uomini.

Nella tua quiete, Signore, * là dove riposano tutti i tuoi santi, * dona riposo anche alle anime dei tuoi servi, * tu che, solo, sei immorta¬le˚.

Gloria al Padre, al Figlio e al santo Spirito.

Tu sei il Dio che è disceso nell’ade * e ha fatto cessare i dolori dei prigionieri: * tu dunque dona il riposo, o Salvatore, * alle anime dei tuoi servi.

Ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Sola Vergine pura e immacolata, * che senza seme hai generato Dio, * intercedi per la salvezza delle anime nostre.

Si ricordano quindi i nomi dei defun¬ti, come segue:

Pietà di noi, o Dio, secondo la tua grande misericordia˚, ti preghiamo: esaudiscici e abbi pietà di noi.

Ancora preghiamo per la beata memoria e l’eterno riposo delle anime dei tuoi servi defunti, dei re, dei patriarchi, dei vescovi, dei sacerdoti, degli ieromonaci, degli ierodiaco¬ni, dei monaci e di tutti i cristiani pii ed ortodossi defunti, da un confine all’altro della terra; e dei no¬stri padri, progenitori, nonni, bisnonni, genitori, fratelli e parenti, perché sia loro perdonata ogni colpa volontaria e involontaria.

Affinché il Signore Dio collochi le loro anime là dove riposano i giusti.

Chiediamo al Cristo, Re immortale e Dio nostro˚, le misericordie di Dio, il regno dei cieli e la remissione delle loro colpe.

Preghiamo il Signore.

Preghiera:

O Dio degli spiriti e di ogni carne˚, tu che hai calpestato la morte, annientato il demonio e donato al tuo mondo la vita: tu, Signore, da’ riposo alle anime dei tuoi servi in luogo luminoso, in luogo verdeggiante˚, nel luogo del refri¬gerio˚ da cui sono fuggiti dolore, tristezza e lamen¬to˚. Perdona ogni peccato da loro commesso in parole, opere e pensieri, perché tu sei Dio buono e amico degli uomini. Non c’è infatti uomo che viva senza peccare: tu solo sei senza peccato˚, la tua giustizia è giustizia eterna e la tua parola è verità˚.

Poiché tu sei la risurrezione, la vita˚ e il riposo dei tuoi servi che si sono addormentati, o Cristo Dio nostro, e a te rendiamo gloria, insieme al Padre tuo senza principio e al santissimo, buono e vivificante tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Coro: Amen.

Coro: Eterna la loro memoria, 3 volte.

Quindi Sapienza! Lui che è benedetto (p. 121) ecc., e il congedo.

Colui che ha potere sui vivi e sui morti˚, quale Re immortale,˚ e che dai morti è risorto, Cristo, vero Dio nostro, per l’intercessione della puris¬si-ma Madre sua; dei santi e gloriosi apostoli degni di ogni lode; dei nostri padri pii e teòfori e di tutti i santi, collochi nelle tende dei giusti˚ anche le anime di tutti i suoi servi che ci hanno lasciati, doni loro il riposo nel seno di Abramo˚, li annoveri tra i giusti e abbia pietà di noi: perché è buono e amico degli uomini. Amen.






















































































































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