giovedì 9 agosto 2012


10 AGOSTO  Metheórtia della santa Trasfigurazione e memoria del santo martire e arcidiacono Lorenzo (sotto Decio, 249-252).

Sinassario.
Il 10 di questo stesso mese, memoria dei santi martiri Lorenzo arcidiacono, Sisto papa di Roma e Ippolito.
Per la loro santa intercessione, o Cristo Dio, abbi pietà di noi e salvaci. Amen.


VESPRO

Al Signore, ho gridato, 6 stichi e stichirá prosómia.
Tre della festa. Tono 4. Hai dato come segno.
Venite dunque: * mutati dal mutamento superno˚esultiamo, quanti abbiamo celeste sentire, * conformandoci oggi piamente a Cristo * e ascendendo dalla terra all’eccelsa vetta delle virtú: * poiché il Salvatore delle anime nostre, * nella sua pietà, * trasfigurandosi sul Tabor * ha riempito di splendore l’uomo deforme.
O voi che amate contemplare e ascoltare * ciò che trascende l’intelletto, * fissiamo misticamente lo sguardo in Cristo * che rifulge di raggi divini, * e ascoltiamo la voce del Padre * che proclama Figlio diletto * colui che sul Tabor copre di splendore * l’umana fragilità * e fa scaturire l’illuminazione per le anime nostre.
Tutto ciò che è nell’universo * e oltre l’universo * si muova oggi alla lode del Cristo Dio nostro, * Signore dei vivi e dei morti˚: * egli trasfigurandosi divinamente * pone accanto a sé sul Tabor * i príncipi e araldi della Legge e della grazia, * poiché cosí è piaciuto a lui, * Salvatore delle anime nostre.
Tre del santo, stessa melodia.
Il Sovrano e Signore * ti ha dato, o martire, * come aiuto il carbone ardente: * da esso bruciato, hai presto deposto la tenda di creta * e hai ereditato la vita e il regno immortali: * perciò noi gioiosamente festeggiamo * la tua festa gioiosa, * o beatissimo Lorenzo incoronato.
Tu, o beato, * lasciandoti bruciare dai carboni ardenti, * hai spento i carboni della seduzione idolatrica: * dopo che essi hanno ridotto a nulla * lo spessore della tua carne, * hai scosso come pesante fardello * anche la polvere della mortalità dei nostri progenitori: * sei cosí divenuto per noi inestinguibile carbone ardente * per illuminare radiosamente * quanti onorano la tua memoria.
I martiri invitti * sono stati da Dio accesi come carboni ardenti, * rifulgenti per lo splendore dello Spirito: * con ardore essi mettono in fuga * il buio dell’inganno e dell’ateismo * e accendono la fiaccola della pietà. * Fra costoro brilla per i prodigi Lorenzo, * vero e venerabile diacono del Salvatore.
Gloria. Ora e sempre. Della festa. Tono 4.
Prima che tu salissi sulla croce, Signore, * un monte ha raffigurato il cielo, * e una nube lo sovrastava come tenda. * Mentre tu ti trasfiguravi * e ricevevi la testimonianza del Padre, * erano con te Pietro, Giacomo e Giovanni, * perché, dovendo essere con te anche nell’ora del tradimento˚, * grazie alla contemplazione delle tue meraviglie * non temessero di fronte ai tuoi patimenti: * quei patimenti che noi ti pre¬ghiamo di poter adorare in pace, * per la tua grande misericor¬dia˚. 
Allo stico, stichirá prosómia della festa. 
Tono 2. Casa di Efrata.
Sul monte Tabor * ha mostrato ora il Signore la gloria divina, * seppur pallidamente, * agli iniziati che si era scelto.
Stico: Tuoi sono i cieli e tua è la terra, il mondo e ciò che lo riempie tu hai fondato.
Venite, accorriamo tutti * insieme ai discepoli * alla vetta delle virtú, * affinché insieme a loro * anche della grazia siamo fatti degni.
Stico: Il Tabor e l’Ermon nel tuo nome esulteranno.
Figli tutti della terra, * purifichiamo i nostri cuori, * perché possa venire anche a noi * la gloria della grazia trisolare.
Gloria. Ora e sempre. Tono 4.
Prima della tua croce, o Signore, * prendendo con te i discepoli * su un alto monte, * davanti a loro ti sei trasfigurato, * illuminandoli con bagliori di potenza, * volendo mostrare loro, * sia per amore degli uomini * che per la tua signoria, * lo splendore della risurrezione: * di essa rendi anche noi degni nella pace, * perché sei misericordioso e amico degli uomini.
Apolytíkion del santo. 
Tono 3. Attonito di fronte alla bellezza.
Risplendendo per lo Spirito divino * come carbone acceso hai bruciato * la spina dell’inganno, * Lorenzo vittorioso, arcidiacono di Cristo: * sei perciò stato offerto in olocausto * come incenso razionale * a colui che ti ha esaltato, divenendo perfetto col fuoco. * Proteggi dunque da ogni minaccia quanti ti onorano, * o uomo di mente divina.
Altro apolytíkion, della festa. Tono grave. 
Ti sei trasfigurato sul monte, * o Cristo Dio, * facendo vedere ai tuoi discepoli la tua gloria, * per quanto lo potevano. * Fa’ risplendere anche su noi peccatori * la tua eterna luce, * per l’intercessione della Madre-di-Dio, * o datore di luce: * gloria a te.


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