1. IN PREPARAZIONE 

   AL 15 AGOSTO 2012

    della FESTA della

    DORMIZIONE DELLA SANTISSIMA MADRE DI DIO 

   E

   SEMPREVERGINE MARIA 

   

   
   

    Notizia della festività

   
   

   L'ultima grande festa dell'anno liturgico bizantino e mariana, come lo è la prima, all'8 settembre. La data della celebrazione nei primi secoli variò (in alcune località era il 15 gennaio); fu estesa a tutto l'impero bízantino dall’imperatore Maurizio tra il 588 e il 602, mentre a Roma ad introdurla fu il papa Teodoto I (642-649), proveniente dal clero di Gerusalemme.

   Dall'1 agosto c’è un digiuno di preparazione e poiché la festa oltre a un giorno di pre-festa ne ha altri 8 dopo, durando fino al 23, si può dire che agosto è il mese mariano dei bizantini.

   E’ la più importante tra le feste mariane e coincide con la festa dell'Assunzione in Occidente. 

   L'Oriente bizantino nel denominarla Koímesis in greco, considera piuttosto l'ultimo sonno della Madre di Dio, premessa alta glorificazione in corpo e anima in cielo.

   I Vangeli tacciono al riguardo, e allora l'antica tradizione patristica che si basa anche sui apocrifi ha fornito elementi ripresi nell'ufficiatura.

   La Vergine, divinamente informata dell'ora di ricongiungersi al Figlio, si preparò nella casa di Gerusalemme. Nel frattempo gli apostoli, trasportati sulle nubi dalle estremità della terra dove si erano dispersi per predicare la buona novella, si riunirono attorno a lei, che li salutò, li consolò e distesassi poí sul suo giaciglío, rese l'anima nelle mani del suo Figlio e Dio. 

   (Nelle iconi sempre è raffigurato, dietro alla Vergine, Gesù Cristo con in braccio una bambina in fasce che è l'anima di Maria SS.). 

   Gli apostoli seppellirono il santo corpo nella valle del Cedron, presso il Getsemani, ma tre giorni dopo, quando Tommaso, giunto in ritardo, volle rivedere le amate sembianze, la tomba riaperta fu trovata vuota e una visione della stessa Madre di Dio annunziò loro che era risorta ed assunta al cielo presso il divino Figlio.

   Senza dare importanza ai singoli elementi del racconto, la fede ortodossa, chiaramente espressa nella preghiera, crede nella morte corporale della Vergine e nella sua antícípata glorificazione in cielo con il corpo e l'anima. 

    Ciò non significa che Maria SS. è separata dall'umanità, anzi ne è possente e instancabile interceditrice; e se nell'ufficiatura vi sono accenni alla tristezza degli apostoli, predomina però la gioia per il trionfo della Theotókos'.