lunedì 9 giugno 2014

           9 GIUGNO 2014 
                            LUNEDÍ DOPO PENTECOSTE



                                                  Sinassario :
Lo stesso giorno, lunedí dopo la pentecoste, si festeggia il santissimo Spirito vivificante e onnipotente, Uno della Triade, Dio, consustanziale al Padre e al Figlio, pari nell’onore e nella gloria.
ORTHROS
Dopo il Benedetto, si dice il Gloria a te, o Dio. Re celeste. Trisagio, ecc. L’exápsalmos come di consueto. A Il Signore è Dio, l’apolytíkion, 3 volte, come sopra al vespro. E il salterio.
Dopo la seconda sticología, káthisma.
Tono 4. Restò attonito Giuseppe.
Celebriamo con gioia, o fedeli, * questa festa che vie-ne dopo le altre * e tutte le conclude: * la pentecoste, * il compimento della promessa e del tempo stabilito˚, * perché in essa il fuoco del Paraclito è sceso sulla terra, * sotto l’aspet¬to di lingue, * ha illuminato i discepoli * e li ha resi celesti iniziati. * È giunta la luce del Paraclito * e il mondo ha illuminato. 2 volte.
Dopo la seconda sticología, káthisma. Stessa melodia.
La sorgente dello Spirito, * scendendo sui figli della terra, * dividendosi in fiumi di fuoco˚, * ha spiritual¬mente irrorato i discepoli con la sua luce; * il fuoco è divenuto per loro nube rugiadosa, * fiamma che li illumina * e si effonde in pioggia: * è cosí che noi riceviamo la grazia, * mediante il fuoco e l’acqua˚. * È giunta la luce del Paraclito * e il mondo ha illuminato. 2 volte.
Il salmo 50 ed entrambi i canoni della festa, come ieri, senza stichi, pp.  524-525. Per le katavasíe, solo Colui che aveva la lingua inceppata.
Káthisma. Tono pl. 4. Ineffabilmente concepita in grembo.
Il santissimo Spirito * sceso ora sugli apostoli in forma di fuoco, * ha riempito di stupore le folle delle genti: * infatti, mentre essi parlavano con lingue di fuoco, * o amico degli uomini, * ciascuno udiva il proprio dialetto. * Perciò il prodigio era inteso come ubriachezza * da parte di chi non credeva, * ma come salvezza dai credenti. * Noi glorifichiamo per questo il tuo potere, * o Cristo Dio, * chiedendoti di mandare copiosa * la remissione delle colpe sui tuoi servi. 2 volte.
Kondákion. Tono pl. 4.
Quando discese a confondere le lingue, * l’Altissimo divise le genti; * quando distribuí le lingue di fuoco, * convocò tutti all’unità. * E noi glorifichiamo ad una sola voce * lo Spirito tutto santo.
Ikos. Poema di Romano.
Da’ conforto pronto e stabile, * o Gesú, ai servi tuoi, * quando gli spiriti nostri sono prostrati. * Dalle anime nostre, * nelle tribolazioni non separarti; * dai nostri cuori, * nelle avversità non allontanarti: * ma previenici sempre. * Avvicí-nati a noi, avvicínati, * tu che ovunque sei. * Come stavi sempre insieme ai tuoi apostoli, * cosí unisciti anche a quelli che ti amano, * o pietoso, * affinché, a te uniti, * noi celebriamo e glorifichiamo * lo Spirito tuo tutto santo.
Sinassario del minéo, poi quanto segue:
Lo stesso giorno, lunedí dopo la pentecoste, si festeggia il santissimo Spirito vivificante e onnipotente, Uno della Triade, Dio, consustanziale al Padre e al Figlio, pari nell’onore e nella gloria.
Stichi.
Tutto ciò che ha respiro, glorifica lo Spirito del Signore,
grazie al quale si dileguano le audacie degli spiriti cattivi.
Con la venuta del santo Spirito, per l’intercessione dei tuoi apostoli, o Cristo Dio, abbi pietà di noi. Amen.
Exapostilárion. Tono 3. Tu che il cielo con le stelle.
O Spirito santissimo che procedi dal Padre * e trami-te il Figlio * ti sei fatto presente nei discepoli illetterati, * salva quanti ti riconoscono come Dio * e santifica tutti. 2 volte.
Altro exapostilárion, stessa melodia.
Luce è il Padre, * luce il Verbo, * luce il santo Spirito, *  che è stato mandato sugli apostoli * in lingue di fuoco: * grazie a lui tutto il mondo è illuminato * per render culto alla Triade santa.
Alle lodi, 6 stichi e i seguenti stichirá idiómela, ripetendoli due volte.
Tono 2.
Con i profeti ci hai annunciato la via della salvezza, * e con gli apostoli, o Salvatore nostro, * è rifulsa la grazia del tuo Spirito. * Tu sei il nostro Dio, * sei Dio prima, * Dio dopo, * e per i secoli ˚.  
Nei tuoi atrii inneggerò a te, * Salvatore del mondo, * e adorerò in ginocchio la tua invitta potenza˚: * la sera, al mattino, a mezzogiorno˚ * e in ogni tempo, * ti benedirò, Signore.
Nei tuoi atrii, Signore, * piegando le ginocchia del corpo e dell’anima, * noi fedeli cantiamo a te, * Padre che non hai avuto principio, * al Figlio, come te senza principio, * e al santissimo Spirito a te coeterno * che illumina e santifica le anime nostre.
Gloria. Ora e sempre. Tono pl. 4.
Un tempo si confusero le lingue * per l’audacia che spinse a costruire la torre˚, * ma ora le lingue sono riempite di sapienza * per la gloria della scienza divina. * Là, Dio condannò gli empi per la loro colpa, * qui il Cristo illumina i pescatori con lo Spirito. * Allora si produsse come castigo l’impossibilità di parlarsi, * adesso si inaugura la concorde sinfonia delle voci * per la salvezza delle anime nostre.     congedo:
Colui che dai cieli ha inviato, in forma di lingue di fuoco, il santissimo Spirito sui suoi santi discepoli e apostoli, Cristo, vero Dio nostro...

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