giovedì 12 giugno 2014



12 GIUGNO
Memoria del nostro santo padre Onofrio 
(IV-V sec.),   

                                                                VESPRO
Al Signore, ho gridato, stichirá prosómia.
Tono pl. 4. O straordinario prodigio!
Padre Onofrio di mente divina, * ora che mi trovo nella desolazione delle passioni, * guidami con la tua interces¬sione * sulla retta via delle virtú, * verso il cammino della conversione, * verso il compi¬mento dei voleri di Dio, * verso l’inesauribile godimento di ogni bene, * affinché io festeggi con gioia, * o celebratissimo, * la tua memoria.
Padre Onofrio di mente divina, * hai sopportato il gelo della notte * e il calore del giorno * per la speranza, o venerabile, * delle realtà future: * mortificando infatti le tue membra appartenenti alla terra˚, * hai ottenuto la vita celeste, * entrando nel talamo, o santo, * per contemplare pieno di gioia * l’inconcepibile bellezza del tuo Creatore.
Padre Onofrio di mente divina, * lasciata la confusione mondana, * sei stato innalzato * alle piú sublimi altezze ultramondane, * e avendo amato la sorgente stessa del bene, * hai raggiunto ciò che realmente è desiderabile: * acceso dai suoi fulgori, o beato, * strappaci con la tua intercessione, * alla caligine dei peccati.
Gloria. Tono pl. 2.
Padre santo, * per tutta la terra è uscita la voce˚ * delle tue belle azioni: * per questo nei cieli * hai trovato la ricompensa delle tue fatiche. * Hai annientato le falangi dei demoni, * hai raggiunto le schiere degli angeli, * di cui, irreprensibile, hai emulato la vita. * Poiché hai dunque confidenza col Signore, * supplicalo con fervore per le anime nostre.      
Ora e sempre. Della festa.
Allo stico, stichirá prosómia. Tono 4. Hai dato come segno.
Bramando la beatitudine * che oltrepassa l’intelletto, o uomo meraviglioso, * hai considerato delizia la continenza, * ricchezza la povertà, * vera abbondanza l’indigenza * e gloria la modestia: * hai perciò ottenuto ciò a cui la tua volontà aspirava, * e ora dimori, Onofrio, * negli atri dei santi.
Stico: Preziosa davanti al Signore la morte del suo santo.
Hai compiuto senza volgerti * la corsa dell’ascesi * e hai custodito la fede: * per questo hai anche ottenuto la corona della giustizia, * o padre, * che Cristo ti aveva preparata, * lui che distribuisce i trofei secondo il merito˚ * ed elargisce i premi * e la ricompensa delle fatiche: * supplicalo ora * perché ci liberi dai pericoli.       
Stico: Beato l’uomo che teme il Signore: nei suoi comandamenti porrà tutto il suo diletto.
Hai rifiutato ogni voluttà, * reprimendo il tuo corpo, o sapiente in Dio˚, * amareggiando i sensi * con le fatiche e le durezze della continenza, * con la pazienza nelle tentazioni * e la costanza nelle difficoltà; * per questo hai ricevuto in cambio * il diletto che non ha fine, * l’eterna delizia * e la gioia indicibile.  
Gloria. Tono pl 4.
Noi, folle di monaci, * ti onoriamo come guida, Onofrio, * perché grazie a te abbiamo imparato * a camminare per la via veramente retta. * Beato sei tu che hai servito Cristo * e hai trionfato della potenza del nemico˚, * o compagno degli angeli, * consorte dei santi e dei giusti: * insieme a loro intercedi presso il Signore, * perché sia fatta misericordia * alle anime nostre. 
Ora e sempre. Della festa.
Apolytíkion. Tono 1.
Cittadino del deserto, * angelo in un corpo * e taumaturgo ti sei mostrato, * Onofrio, padre nostro teòforo. * Con digiuno, veglia e preghiera * hai ricevuto celesti carismi * e guarisci i malati * e le anime di quanti a te accorrono con fede. * Gloria a colui che ti ha dato forza; * gloria a colui che ti ha incoronato; * gloria a colui che per mezzo tuo * opera guarigioni in tutti.

                                                                 ORTHROS

Kondákion. Tono pl. 4. Accolta in cuore la fede di Cristo.
Accolta in cuore * la celeste luce intelligibile, * sei divenuto, Onofrio, * tabernacolo dell’immacolata Triade, * e ora all’unisono con gli angeli acclami: * Alleluia.
Altro kondákion per entrambi i santi.
Tono pl.4. A te conduttrice di schiere.
Celebriamo Onofrio insieme a Pietro * come colonizzatori del deserto * protési verso il cielo * e ricettacoli di doni oltre natura: * l’uno è apparso in Egitto quale palma fruttifera, * l’altro ha brillato sull’Athos come angelo. * Ad essi diciamo: * Gioite, ispirati da Dio.
Ikos. Tu solo sei immortale.
O carità, luce fulgidissima! * O ricapitolazione di tutte le virtú!˚ * Tu che sempre colmi le celesti schiere * di letizia e di grazia, * tu che hai abitato nei santi patriarchi, * nei profeti e negli apostoli! * Per le loro preghiere, * anche in noi prendi dimora, * affinché con loro a Dio cantiamo: * Alleluia.
Sinassario.
Il 12 di questo stesso mese, memoria del nostro santo padre Onofrio l’egiziano.
Lo stesso giorno memoria del nostro santo padre Pietro dell’Athos.
Per la loro santa intercessione, o Cristo Dio, abbi pietà di noi e salvaci. Amen.
Exapostilárion. Sotto gli occhi dei tuoi discepoli.
La tua vita sublime * è per i monaci * norma di per¬-
                        fettissima pietà: * tu infatti, fervente nel pensiero, * usando la bilancia della discrezione, * fai sí, Onofrio, * che essi proceda¬no con pieno convincimento.
Alle lodi, 3 stichirá prosómia, ripetendo il primo.
Tono pl. 4. O straordinario prodigio!
Padre Onofrio di mente divina, * divenuto imitatore
            del sole, * ti sei allontanato con lo spirito dalla confusione del mondo, * rinnegando gli appetiti della carne; * e abitando gioioso nel deserto, o beato, * hai dato alla tua anima * ali verso il cielo, * e là hai chiaramente ottenuto la citta¬dinanza˚.
Santo padre Onofrio, * resa piú che mai sacra la tua anima * con un sentire conforme a Dio, * hai sopportato tenta¬zioni, * con la forza della fede divina; * e unen¬doti a Dio con la carità, * hai preso dimora nella terra dei miti˚, * splendente per i fulgori delle virtú: * noi dunque festeg¬giamo lieti * la tua memoria.     
Beatissimo padre Onofrio, * ricevuti dal cielo * quei doni che trascendono l’intelletto, * piamente hai comuni¬cato a chi lo desiderava, * o felicissimo, * le caratte¬ristiche della tua ascesi, * e hai udito la voce bene¬detta, * entrando nel talamo˚: * là ora tu ti aggiri * presso il trono del Re dell’universo, * o degno di ammira¬zione.    
Gloria. Tono 2.
Hai voluto contemplare, o teòforo, * la soavità del Signore˚ * e hai desiderato vivere solo con lui solo. * Perciò fuggendo hai abbandonato il mondo, * per abitare tra deserti e monti˚. * Rivestito di Cristo, * non ti davi cura della tunica, * per guadagnarti la tunica dell’impassibilità: * con essa sei entrato nel celeste talamo, * dove esulti in eterno, Onofrio venerabile.
 Ora e sempre. Della festa.
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