12 GIUGNO
Memoria del nostro santo padre Onofrio
(IV-V sec.),
VESPRO
Al Signore, ho gridato, stichirá prosómia.
Tono pl. 4. O straordinario prodigio!
Padre Onofrio di mente divina, * ora che mi trovo nella
desolazione delle passioni, * guidami con la tua interces¬sione * sulla retta
via delle virtú, * verso il cammino della conversione, * verso il compi¬mento
dei voleri di Dio, * verso l’inesauribile godimento di ogni bene, * affinché io
festeggi con gioia, * o celebratissimo, * la tua memoria.
Padre Onofrio di mente divina, * hai sopportato il gelo
della notte * e il calore del giorno * per la speranza, o venerabile, * delle
realtà future: * mortificando infatti le tue membra appartenenti alla terra˚, *
hai ottenuto la vita celeste, * entrando nel talamo, o santo, * per contemplare
pieno di gioia * l’inconcepibile bellezza del tuo Creatore.
Padre Onofrio di mente divina, * lasciata la confusione
mondana, * sei stato innalzato * alle piú sublimi altezze ultramondane, * e
avendo amato la sorgente stessa del bene, * hai raggiunto ciò che realmente è
desiderabile: * acceso dai suoi fulgori, o beato, * strappaci con la tua intercessione,
* alla caligine dei peccati.
Gloria. Tono pl. 2.
Padre santo, * per tutta la terra è uscita la voce˚ * delle
tue belle azioni: * per questo nei cieli * hai trovato la ricompensa delle tue
fatiche. * Hai annientato le falangi dei demoni, * hai raggiunto le schiere
degli angeli, * di cui, irreprensibile, hai emulato la vita. * Poiché hai
dunque confidenza col Signore, * supplicalo con fervore per le anime nostre.
Ora e sempre. Della festa.
Allo stico, stichirá prosómia. Tono 4. Hai dato come segno.
Bramando la beatitudine * che oltrepassa l’intelletto, o
uomo meraviglioso, * hai considerato delizia la continenza, * ricchezza la povertà,
* vera abbondanza l’indigenza * e gloria la modestia: * hai perciò ottenuto ciò
a cui la tua volontà aspirava, * e ora dimori, Onofrio, * negli atri dei santi.
Stico: Preziosa davanti al Signore la morte del suo santo.
Hai compiuto senza volgerti * la corsa dell’ascesi * e hai
custodito la fede: * per questo hai anche ottenuto la corona della giustizia, *
o padre, * che Cristo ti aveva preparata, * lui che distribuisce i trofei
secondo il merito˚ * ed elargisce i premi * e la ricompensa delle fatiche: *
supplicalo ora * perché ci liberi dai pericoli.
Stico: Beato l’uomo che teme il Signore: nei suoi
comandamenti porrà tutto il suo diletto.
Hai rifiutato ogni voluttà, * reprimendo il tuo corpo, o
sapiente in Dio˚, * amareggiando i sensi * con le fatiche e le durezze della
continenza, * con la pazienza nelle tentazioni * e la costanza nelle
difficoltà; * per questo hai ricevuto in cambio * il diletto che non ha fine, *
l’eterna delizia * e la gioia indicibile.
Gloria. Tono pl 4.
Noi, folle di monaci, * ti onoriamo come guida, Onofrio, *
perché grazie a te abbiamo imparato * a camminare per la via veramente retta. *
Beato sei tu che hai servito Cristo * e hai trionfato della potenza del nemico˚,
* o compagno degli angeli, * consorte dei santi e dei giusti: * insieme a loro
intercedi presso il Signore, * perché sia fatta misericordia * alle anime
nostre.
Ora e sempre. Della festa.
Apolytíkion. Tono 1.
Cittadino del deserto, * angelo in un corpo * e taumaturgo
ti sei mostrato, * Onofrio, padre nostro teòforo. * Con digiuno, veglia e preghiera
* hai ricevuto celesti carismi * e guarisci i malati * e le anime di quanti a
te accorrono con fede. * Gloria a colui che ti ha dato forza; * gloria a colui
che ti ha incoronato; * gloria a colui che per mezzo tuo * opera guarigioni in
tutti.
ORTHROS
Kondákion. Tono pl. 4. Accolta in cuore la fede di Cristo.
Accolta in cuore * la celeste luce intelligibile, * sei divenuto,
Onofrio, * tabernacolo dell’immacolata Triade, * e ora all’unisono con gli
angeli acclami: * Alleluia.
Altro kondákion per entrambi i santi.
Tono pl.4. A te conduttrice di schiere.
Celebriamo Onofrio insieme a Pietro * come colonizzatori del
deserto * protési verso il cielo * e ricettacoli di doni oltre natura: * l’uno
è apparso in Egitto quale palma fruttifera, * l’altro ha brillato sull’Athos
come angelo. * Ad essi diciamo: * Gioite, ispirati da Dio.
Ikos. Tu solo sei immortale.
O carità, luce fulgidissima! * O ricapitolazione di tutte le
virtú!˚ * Tu che sempre colmi le celesti schiere * di letizia e di grazia, * tu
che hai abitato nei santi patriarchi, * nei profeti e negli apostoli! * Per le
loro preghiere, * anche in noi prendi dimora, * affinché con loro a Dio
cantiamo: * Alleluia.
Sinassario.
Il 12 di questo stesso mese, memoria del nostro santo padre
Onofrio l’egiziano.
Lo stesso giorno memoria del nostro santo padre Pietro
dell’Athos.
Per la loro santa intercessione, o Cristo Dio, abbi pietà di
noi e salvaci. Amen.
Exapostilárion. Sotto gli occhi dei tuoi discepoli.
La tua vita sublime * è per i monaci * norma di per¬-
fettissima
pietà: * tu infatti, fervente nel pensiero, * usando la bilancia della
discrezione, * fai sí, Onofrio, * che essi proceda¬no con pieno convincimento.
Alle lodi, 3 stichirá prosómia, ripetendo il primo.
Tono pl. 4. O straordinario prodigio!
Padre Onofrio di mente divina, * divenuto imitatore
del sole, *
ti sei allontanato con lo spirito dalla confusione del mondo, * rinnegando gli
appetiti della carne; * e abitando gioioso nel deserto, o beato, * hai dato
alla tua anima * ali verso il cielo, * e là hai chiaramente ottenuto la
citta¬dinanza˚.
Santo padre Onofrio, * resa piú che mai sacra la tua anima *
con un sentire conforme a Dio, * hai sopportato tenta¬zioni, * con la forza
della fede divina; * e unen¬doti a Dio con la carità, * hai preso dimora nella
terra dei miti˚, * splendente per i fulgori delle virtú: * noi dunque
festeg¬giamo lieti * la tua memoria.
Beatissimo padre Onofrio, * ricevuti dal cielo * quei doni
che trascendono l’intelletto, * piamente hai comuni¬cato a chi lo desiderava, *
o felicissimo, * le caratte¬ristiche della tua ascesi, * e hai udito la voce
bene¬detta, * entrando nel talamo˚: * là ora tu ti aggiri * presso il trono del
Re dell’universo, * o degno di ammira¬zione.
Gloria. Tono 2.
Hai voluto contemplare, o teòforo, * la soavità del Signore˚
* e hai desiderato vivere solo con lui solo. * Perciò fuggendo hai abbandonato
il mondo, * per abitare tra deserti e monti˚. * Rivestito di Cristo, * non ti
davi cura della tunica, * per guadagnarti la tunica dell’impassibilità: * con
essa sei entrato nel celeste talamo, * dove esulti in eterno, Onofrio venerabile.
Ora e sempre. Della
festa.
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