sabato 17 novembre 2012

Domenica 18 novembre 2012 Domenica XXV (IX di Luca)

Memoria dei Santi Platone e Romano, martiri.

TONO VIII

Ex ìpsus katìlthes, o èfsplanchnos, * tafìn katedhèxo triìmeron, * ìna imàs eleftheròsis ton pathòn. * I zoì ke i anàstasis imòn, * Kìrie, dhòxa si.

S’ larti u sdripe, * o përmallshëm; * te varri tri ditsh ti hire, * nga epshet t’o na lirosh o gjellë e ngjallia jonë, * lëvdi tij o i Madh’in’ Zot,

O Misericordioso, sei sceso dall’alto, accettando la sepoltura per tre giorni, per liberarci dalle passioni. A Te, Signore, Vita e Risurrezione nostra, sia gloria.

I màrtires su Kìrie, *en ti athlìsi aftòn *stefànos ekomìsanto tis aftharsìas* ek su tu Theù imòn; *èchontès tin ischìn su, *tus tirànnus kathìlon, *èthravsan ke dhemònon *ta anìschira thràsi. *Aftòn tes ikesies, Christè o Theòs, *sòson tas psichàs imòn.

Dёshmorёt t’atё, o I Madh’in’Zot* tё luftìmet e tire *paten kurorёn e paprishёrrit *nga Ti ,Perёndia jinё; *Pse tue pasur fukjin t’ёnde *shturin posht tiranёt *tsopëtoi sulmet tё forte të djelvet; *Paj lutjet e tire, shpёtona o Krisht Perёndi, *shpirtrat tanё.

I tuoi martiri, o Signore, nella lotta hanno conseguito la corona dell’immortalità da Te, nostro Dio. Infatti per mezzo della tua potenza, essi hanno sconfitto i tiranni ed hanno infranto l’audacia impotente dei demòni. Per la loro intercessione, o Cristo Dio, salva le anime nostre.

Kondakion

O katharòtatos naòs * tu Sotìros, * i politìmitos pastàs * ke Parthènos, * to ieròn thisàvrisma tis dhòxis tu Theù * sìmeron isàghete * en to ìko Kirìu, * tin chàrin sinisàgusa * tin en Pnèvmati thìo; * in animnùsin àngheli Theù; * àfti ipàrchi skinì epurànios.

Il purissimo tempio del Salvatore, il talamo preziosissimo e verginale, il tesoro sacro della gloria di Dio, è oggi introdotto nella casa del Signore, portandovi, insieme, la grazia del divino Spirito; e gli angeli di Dio a lei inneggiano: Costei è celeste dimora.

Me e pastruar Faltore e shelbonjesit, shum'e shtrejta nuserore e Virgjereshe ,shejti thesar ii levdis s'Perendis se isht kaluur ne shpi te t'in'Zoti tue bashkekellitur hirin e hirit t ehjynushem: Ate çe perimnojen enghejite e Perendis.Kejò isht tenda e kjiellshme.

Mègan èvrato en tis kindhìnis,sé ipèrmhon i ikumèni athlofòre ta èthni tropùmenos, os un lièu kathìles tin èparsin en to stadhìo tharrìnas ton Nèstora, ùtos Aghie Megalomàrtis Dhimitrie, Christòn ton Theòn ikèteve, dhorisasthe imìn to mèga èleos

Përluftar të math ndër rrëziqe të ka gjetur gjithë jeta, Athlofor çë paganët ke mundur. Si andaj shkele krielartësin e Lieut e te stadhëji i dhe zëmër Nestorit ashtu, o Shën 'Mitër Deshmor i Math, Krishtit Perëndi lutu të na dhuronj të madhen lipisi

L’universo ti ha trovato nei pericoli grande combattente, Portatore di vittorie,trofeo delle nazioni. Come umiliasti la superbia di Lieo e hai dato coraggio a Nestore, così Grande Martire San Demetrio, prega Dio ché conceda anche a noi la grande misericordia

Lettera agli Efesini (4,1-7)Fratelli, vi esorto io, il prigioniero del Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, cercando di conservare l’unità dello Spirito per mezzo del vincolo della pace.Un solo corpo, un solo Spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti, ed è presente in tutti. A ciascuno di voi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo.

Luca ( 12, 16-21)In quel tempo Gesù disse questa parabola: “La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto. Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti?E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni.Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia.Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà?Così è di chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio”.

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