lunedì 3 dicembre 2012


  1. 4 DICEMBRE 
    Memoria della santa megalomartire Barbara 
    (III sec., sotto Massimiano), e del nostro santo padre Giovanni Damasceno (749).
















                                                                       VESPRO
    Al Signore, ho gridato, 6 stichi e 3 stichirá prosómia della santa.
    Tono 2. Quando dal legno.
    La beatissima Giuliana, * osservando nel tremendo stadio * la gloriosa martire Barbara * mentre lottava con i flagelli, * col corpo tutto spezzato da svariati tormenti, * tra calde lacrime gridava: * O Verbo di Dio, rendimi degna * di divenire ora compagna di costei, * o amico degli uomini.
    Poiché le sante Barbara e Giuliana * veramente avevano un unico sentire * quanto alla pietà, * hanno lottato contro il nemico, * e dopo averlo debellato a viva forza, * hanno ottenuto gloria da parte del Cristo Dio; * cosí, annullando il danno di mali letali, * donano guarigioni a tutti i fedeli.
    Quando fu sentenziata contro di te * la dolce morte, * o venerabilissima martire Barbara, * con gioia e sollecitudine compisti la corsa. * Sei stata immolata dalle inique mani * di un empio genitore, * e sei stata offerta a Dio in olocausto. * Cosí, unita al coro delle vergini sagge˚, * tu vedi lo splendore del Cristo tuo sposo.
    Altri stichirá, del santo. 
    Tono pl. 4. Come vi chiameremo, santi?
    Come ti chiameremo, santo? * Giovanni teologo, o Davide il melode? * Arpa spirituale, o flauto pastorale? * Tu dai dolcezza all’udito e alla mente, * rallegri le assemblee della Chiesa, * e con le tue espressioni fluenti miele * dai splendore ai confini della terra. * Supplica per la salvezza delle anime nostre.
    Come ti chiamerò, o uomo ammirabile, * Giovanni dalle dolci parole, * astro fulgidissimo * che hai avuto la vista illuminata * dallo splendore della Triade? * Sei penetrato nella tenebra dello Spirito; * sei stato iniziato alle realtà ineffabili della Divinità; * come Mosè hai mostrato * l’armoniosa elevatezza del linguaggio. * Supplica per la salvezza delle anime nostre.
    Come ti chiamerò, o celebratissimo? * Splendido portatore di luce, * illustre guida, * liturgo o contemplatore dei misteri di Dio? * Astro che rischiara le Chiese? * Lampada che illumina quelli che sono nella tenebra? * Oppure strumento armoniosissimo? * O tromba che echeggia sonora? * Supplica per la salvezza * delle anime nostre.
    Gloria. Della santa. Tono pl. 2.
    Abbandonata la patria, * la famiglia e le sostanze, o Barbara, * aborrito l’empio padre, * hai amato Dio: * a lui ti sei fidanzata * e hai potuto essere chiamata mercante fortunata˚. * Supplicalo per la salvezza * delle anime nostre.
    Ora e sempre. Theotokíon. Il terzo giorno sei risorto.
    Tendo verso di te * l’occhio del mio cuore, Sovrana, * non disprezzare il mio gemito amaro: * nell’ora in cui il Figlio tuo * giudicherà il mondo, * sii per me aiuto e protezione.
    Allo stico, stichirá prosómia del santo.
    Tono pl. 4. O straordinario prodigio!
    Sapientissimo padre Giovanni, * hai fatto bella la Chiesa con inni, * cantando con alta ispirazione, * o celebratissimo, * toccando la tua cetra, o padre, * per l’energia dello Spirito, * a imitazione di quella armoniosissima di Davide: * facendola echeggiare di melodie divine, * hai incantato tutti.
    Stico: Beato l’uomo che teme il Signore: nei suoi comandamenti porrà tutto il suo diletto.
    Glorioso padre Giovanni, * allontanandoti dalla tumultuosa confusione del mondo, * sei accorso alla quiete di Cristo, o santis-simo, * e sei davvero divenuto visibilmente ricco * dei feli-cissimi fulgori * della divina contemplazione e della pratica, * e ne hai fatto parte ai fedeli, * risplendendo per una vita degna di Dio, * o beatissimo.
    Stico: Preziosa davanti al Signore la morte del suo santo.
    Venite, abitanti della terra, * con canti celebriamo oggi piamente * la sacra e venerabile solennità * di san Giovanni: * egli è stato fatto degno di accogliere la luce * della divina illu-minazione. * Oh, la tua ineffabile pietà, Signore! * Per essa abbiamo imparato a glorificare te, * che sei piú che buono.
    Gloria. Tono pl. 2.
    Padre santo, * per tutta la terra è uscita la voce˚ * delle tue belle azioni: * per questo nei cieli * hai trovato la ricompensa delle tue fatiche. * Hai annientato le falangi dei demoni, * hai raggiunto le schiere degli angeli, * di cui, irreprensibile, hai emulato la vita. * Poiché hai dunque confidenza col Cristo Dio, * chiedi pace per le anime nostre.
    Ora e sempre. Theotokíon.
    O Madre-di-Dio, tu sei la vera vite * che ha prodotto il frutto della vita˚. * Noi ti imploriamo: * intercedi, o Sovrana, * insieme con gli apostoli e tutti i santi, * perché sia fatta misericordia * alle anime nostre.
    Apolytíkion della santa. Tono pl. 4.
    Onoriamo santa Barbara: * essa ha infatti spezzato * i lacci del nemico, * e come passero da essi è stata liberata˚, * la venerabilissima, * col soccorso e l’arma della croce.
    Gloria. Del santo. Tono pl. 4.
    Guida di retta fede, * maestro di pietà e di decoro, * astro del mondo˚, * ornamento dei monaci divinamente ispirato, * o sapiente Giovanni, * con le tue dottrine hai illuminato tutti, * o lira dello Spirito: * intercedi presso il Cristo Dio * per la salvezza delle anime nostre.
    Ora e sempre. Theotokíon.
    Tu che per noi sei nato dalla Vergine * e ti sei sottoposto alla crocifissione˚, * o buono, * tu che con la morte hai spogliato la morte, * e come Dio hai manifestato la risurrezione, * non trascurare coloro che con la tua mano hai plasmato˚, * mostra, o misericordioso, il tuo amore per gli uomini: * accogli, mentre intercede per noi, * la Madre-di-Dio che ti ha partorito, * e salva, o Salvatore nostro, * il popolo che non ha piú speranza.

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