DOMENICA DEI SANTI PROGENITORI
L’11 di questo mese, se cade in domenica (oppure la prima
domenica dopo l’11), avvicinandosi il giorno del Natale del Signore nostro Gesú
Cristo, si fa memoria dei suoi progenitori secondo la carne, vissuti prima e
sotto la Legge.
VESPRO
Tono pl. 4. Il paradiso
dell’Eden.
Celebrando
oggi, o fedeli, * la memoria dei progenitori* inneggiamo al Cristo
Redentore, * al Signore che li ha resi grandi * fra tutte le genti * e ha
fedelmente compiuto straordinari prodigi, * perché è forte e potente˚; * da essi ha reso per noi scettro di potenza˚,
* la sola ignara d’uomo e Madre-di-Dio,
la pura Maria, * dalla quale è venuto il fiore, Cristo˚, * che ha fatto
germogliare per tutti * la vita, il diletto che non vien meno * e l’eterna
salvezza.
Tu, o Sovrano, * che hai
strappato al fuoco i santi fanciulli˚, * e Daniele dalla bocca dei leoni˚; * tu
che hai benedetto Abramo * e Isacco tuo servo e il figlio suo Giacobbe; * tu
che dal loro seme * ti sei compiaciuto di divenire come noi, * per salvare i
nostri progenitori * un tempo caduti: * tu sei stato crocifisso e sepolto,
* hai spezzato le catene della morte *
e fai risorgere con te * quelli che dal principio del mondo sono tra i morti *
e che adorano, o Cristo, * il tuo regno eterno.
In mezzo alla fiamma * come
sotto una fine pioggerella, * per la rugiada dello Spirito, * esultanti i
fanciulli di Dio misticamente passeggiavano˚, * in essa prefigurando la Triade
* e l’incarnazione di Cristo; * e poiché erano sapienti grazie alla fede, *
estinsero la potenza del fuoco; * anche il giusto Daniele poté chiudere le
fauci dei leoni˚. * Piegandoti per le loro preghiere, * o Salvatore amico
degli uomini, * libera anche noi * dal fuoco eterno e inestinguibile, * e
rendici degni di ottenere * il tuo regno celeste.
I tuoi fedeli e santi
fanciulli, * stando nella fornace infuocata * come sotto la rugiada˚, *
prefiguravano misticamente * la tua venuta dalla Vergine, * che ha rifulso per
noi * senza bruciarci. * Anche il giusto Daniele, * mirabile tra i profeti, *
chiaramente manifestando il tuo divino secondo avvento, * gridava: * Io
guardavo, ed ecco furono posti dei troni, * e il Giudice si assise * e si
riversò un fiume di fuoco˚: * da esso possiamo noi essere liberati, * o
Cristo, * per le loro suppliche, * o Sovrano.
Gloria. Dei progenitori. Tono
pl. 2. Di Anatolio.
Celebriamo oggi, o fedeli, *
tutti i padri che furono prima della Legge: * Abramo amante di Dio; * Isacco,
che è nato per la promessa˚; * Giacobbe e i dodici patriarchi; * con loro veneriamo
il mitissimo Davide˚, * Daniele, il profeta dilettissimo˚, * e i tre fanciulli
che hanno cambiato la fornace in rugiada˚: * e chiediamo il perdono al Cristo
Dio, * glorificato tra i suoi santi˚.
Ora e sempre. Theotokíon, il
primo del tono.
Ingresso, Luce gioiosa
e il prokímenon.
Allo stico, stichirá anastásima del tono.
Gloria.
Dei progenitori. Tono 3. Di Germano.
Venite,
amici della festa, * salmeggiando celebriamo * l’assemblea dei progenitori: *
Adamo, il primo padre, * Enoch, Noè, Melchisedek, * Abramo, Isacco e
Giacobbe; * dopo l’avvento della Legge: * Mosè e Aronne, * Giosuè, Samuele e
Davide; * insieme a loro, Isaia, * Geremia, Ezechiele, * Daniele e i dodici
profeti, * e con loro Elia, Eliseo e tutti gli altri; * Zaccaria e il Battista,
* e quelli che hanno annunciato il Cristo, * vita e risurrezione della nostra
stirpe˚.
Ora e sempre. Theotokíon.
Stesso tono.
Senza
seme, * dallo Spirito divino, * per volere del Padre, * hai concepito il Figlio
di Dio, * che è dal Padre prima dei secoli, senza madre, * e che per noi da te
è nato, senza padre: * tu lo hai generato nella carne * e come bambino lo hai
allattato. * Non cessare dunque di intercedere, * perché siano liberate dai
pericoli * le anime nostre.
Apolytíkion
anastásimon.
Gloria.
Ora e sempre. Dei progenitori. Tono 2.
Hai giustificato con la fede i progenitori˚, * attirando te, tramite loro, * la Chiesa
delle genti. * Si vantano nella gloria i santi˚, * perché dal loro seme *
procede un frutto insigne: * colei che senza seme ti ha partorito. * Per le
loro suppliche, * o Cristo Dio, * salva le anime nostre.
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