San Spiridione di
Trimithonte Vescovo
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San Spiridione, pur avendo origini assai umili, divenne vescovo di una
piccola zona remota nord-orientale dell'isola di Cipro, nei pressi di Salamina.
Secondo lo storico Socrate, egli fu ritenuto degno della carica episcopale
proprio per la santità dimostrata nell'attività precedente e fu così che fu
fatto pastore di uomini nella città cipriota di Trimithonte. La sua profonda
umiltà lo portò a continuare a pascolare anche il suo gregge animale, nonostante
l'alto ufficio ecclesiastico assunto. Una leggenda narra che un giorno riuscì a
catturare dei ladri che avevano tentato di rubargli delle pecore, pregò con
loro, li liberò ed infine donò addirittura loro un montone, così da non aver
trascorso l'intera notte svegli invano. Secondo alcune fonti avrebbe partecipato
al Concilio di Nicea nel 325. Spiridione rimase coinvolto nella persecuzione
anticristiana indetta da Galerio: secondo alcune tradizioni in tale contesto
storico venne ferito e poi fu deportato ai lavori forzati nelle miniere. Alla
sua morte, le reliquie furono traslate da Cipro a Costantinopoli, poi a Corfù,
Zachitos e Cefalonia. (Avvenire)
Etimologia: Spiridione =
regalo, dono, dal greco
Emblema: Bastone pastorale,
Pallio, Berretto da pastore
Martirologio Romano: Nell’isola di Cipro, san Spiridone, vescovo, vero pastore delle
sue pecore, le cui straordinarie azioni erano celebrate dalla bocca di
tutti.
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La venerazione nei suoi confronti continuò comunque costantemente nell’isola ove aveva esercitato il suo ministero. Nell’iconografia bizantina San Spiridione è riconoscibile per il suo caratteristico berretto da pastore. |
BLOG DELLA CATTEDRALE DI PIANA DEGLI ALBANESI
martedì 11 dicembre 2012
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