1˚ GENNAIO 2013
Circoncisione
secondo la carne del Signore, Dio e Salvatore nostro Gesú Cristo; e memoria
del nostro santo padre Basilio il grande (379).
Stichirá idiómela della festa. Tono pl. 4.
Il Salvatore, * discendendo presso il genere umano, accettò di essere avvolto in fasce; non ebbe orrore della circoncisione della carne, colui che, quanto alla Madre, * era nato da otto giorni˚, * e quanto al Padre era senza principio. * A lui, o fedeli, acclamiamo: * Tu sei il nostro Dio, abbi pietà di noi. 2 volte
Non si vergognò, il Dio di ogni
bontà, * di ricevere la circoncisione della carne, * ma a tutti diede se
stesso * quale modello ed esempio * per la salvezza: * l’autore della Legge
* adempie infatti i comandi della Legge * e quanto a suo riguardo * era
stato annunciato dai profeti. * O tu che tutto tieni in tua mano * e sei
avvolto in fasce, * Signore, gloria a te.
Altri
stichirá prosómia, del santo. Tono 4.
Tu
che sei stato chiamato dall’Altissimo.
O tu, il cui nome
significa ‘regno’, * quando cominciasti a pascere * con
filosofia e scienza, o padre, * il sacerdozio regale, * il popolo santo di
Cristo˚, * allora, o Basilio, * ti ornò del diadema del regno * il Re dei re e
Signore di tutti˚, * colui che noi conosciamo eterno Figlio del Padre * e come
lui senza principio: * supplicalo di salvare e illuminare * le anime nostre.
Risplendente
nei paramenti pontificali, * con gioia hai annunziato * il vangelo del regno, o
Basilio, * riversando sulla Chiesa * insegnamenti di retta fede: * da essi
illuminati, * noi proclamiamo ora l’unica Divinità * nel Padre onnipotente, *
nell’Unigenito Verbo di Dio * e nel divino Spirito, * e la glorifichiamo
indivisa, in tre Persone; * supplicala di salvare e illuminare * le anime
nostre.
Tu che ora sei unito ai cori
celesti, * e con essi dimori, * padre Basilio, * dopo averne emulato la vita *
col luminoso splendore della tua condotta, * perché, ancora nel corpo, * tra
gli abitanti della terra * vivevi come libero da carne: * supplica il Cristo
Dio nostro * di salvare dai pericoli * e dalla tenebra dell’ignoranza * noi
che godiamo * della tua dottrina divinamente ispirata, * e di illuminare le
anime nostre.
Gloria. Del santo. Tono pl. 4. Di
Anatolio.
Divenuto amante della sapienza,
* o santo, * e avendo preferito la comunione di vita con Dio˚ * a tutte le cose
create, * hai giustamente lasciato alla vita terrena * la preoccupazione
della morte; * liberandoti infatti dalle passioni della carne * con le fatiche
della continenza, * e conservando libera la dignità dell’anima * con la divina
meditazione della Legge, * per l’abbondare della virtú * hai sottomesso allo
spirito * tutto il sentire carnale. * Poiché dunque hai odiato la carne, * il
mondo e il dominatore di questo mondo˚, * e ora te ne stai presso Cristo, *
chiedi per le anime nostre * la grande misericordia˚.
Ora e sempre. Della festa. Stesso
tono.
Il Salvatore, * discendendo
presso il genere umano, * accettò di essere avvolto in fasce; * non ebbe
orrore della circoncisione della carne, * colui che, quanto alla Madre, * era
nato da otto giorni˚, * e quanto al Padre era senza principio. * A lui, o
fedeli, acclamiamo: * Tu sei il nostro Dio, * abbi pietà di noi.
Ingresso, Luce gioiosa, il
prokímenon del giorno e le letture.
Lettura del libro della Genesi (17,1-14).
Il
Signore apparve ad Abramo e gli disse: Io sono il tuo Dio: sii gradito al mio
cospetto, e sii irreprensibile. Ed io stabilirò la mia alleanza tra me e te, e
ti moltiplicherò grandemente. Abramo cadde con la faccia a terra, e Dio gli
disse: Eccomi, la mia alleanza è con te, e tu sarai padre di una moltitudine
di genti. Il tuo nome non sarà piú Abram, ma Abraam, perché io ti ho costituito
padre di molte genti. Ti accrescerò moltissimo, ti farò diventare genti, e re
usciranno da te. Stabilirò la mia alleanza tra me e te e la tua discendenza
dopo di te, per le loro generazioni, come alleanza eterna, per essere il Dio
tuo e della tua discendenza dopo di te. E darò a te e alla tua discendenza dopo
di te la terra dove dimori come straniero, tutta la terra di Canaan, in
possesso eterno, e sarò il loro Dio.
E
Dio disse ad Abramo: Tu poi osserverai la mia alleanza, tu e la tua discendenza
dopo di te, per le loro generazioni. E questa è l’alleanza che osserverai,
l’alleanza tra me e la tua discendenza dopo di te, per le loro generazioni.
Ogni vostro maschio sarà circonciso; circonciderete la carne del vostro
prepuzio, e ciò sarà segno dell’alleanza tra me e voi. Quando avrà otto giorni,
ogni bambino maschio sarà da voi circonciso, per le vostre generazioni; anche
il servo nato in casa e quello comprato con denaro da qualunque figlio di
straniero, che non è della tua stirpe, lo si dovrà circoncidere: il servo nato
nella tua casa e quello comprato con denaro. E la mia alleanza sarà nella
vostra carne come alleanza eterna. Il maschio non circonciso, al quale non sarà
stata circoncisa la carne del prepuzio il giorno ottavo, quell’anima verrà
eliminata dalla sua gente: perché ha violato la mia alleanza.
Lettura del libro dei Proverbi (8,22-30).
Il Signore mi ha creata
quale principio delle sue vie, in vista delle sue opere. Prima
dei secoli mi ha fondata, in principio, prima di
fare la terra, prima di fare gli abissi, prima che scaturissero le sorgenti
delle acque. Prima che fossero fissati i monti, prima di tutti i colli mi ha
generata. Il Signore ha fatto le regioni abitate e quelle deserte, e le piú
alte zone abitate della terra. Quando predisponeva il cielo, io ero con lui, e
quando separava il suo trono sopra i venti. Quando rendeva potenti le nubi dei
cieli, e quando assicurava le sorgenti della terra. Quando poneva un limite al
mare - e le sue acque non lo oltrepasseranno - e faceva robuste le fondamenta
della terra, io ero presso di lui come ordinatrice. È in me che egli si
rallegrava; e io ogni giorno gioivo al suo cospetto in ogni tempo.
Lettura del
libro dei Proverbi e della Sapienza di Salomone (passim).
La bocca del giusto stilla sapienza, e le labbra
degli uomini conoscono le grazie. La
bocca dei sapienti medita la sapienza: e la giustizia li libera dalla morte.
Alla morte di un uomo giusto, non è perduta la speranza, perché un figlio
giusto nasce alla vita, e mieterà fra i suoi beni un frutto di giustizia. Luce
sempiterna per i giusti; presso il Signore troveranno grazia e gloria. La
lingua dei sapienti conosce il bene, e nel loro cuore riposa la sapienza. Il
Signore ama i cuori santi, e gli sono accetti tutti coloro che sono immacolati
nel loro cammino. La sapienza del Signore illumina il volto dell’assennato:
essa infatti previene quelli che la desiderano, prima di essere conosciuta, ed è
facilmente contemplata da quelli che la amano. Chi di primo mattino la cerca
non faticherà, e chi veglia per lei sarà presto senza affanni. Perché essa va
in giro alla ricerca di quelli che sono degni di lei, e con benevolenza appare
loro sui sentieri.
Mai il
male prevarrà sulla sapienza. Per questo mi sono innamorato della sua bellezza,
l’ho amata e l’ho ricercata dalla giovinezza, e mi sono studiato di prenderla
come sposa. Perché il Creatore dell’universo l’ha amata. Essa infatti è iniziatrice
alla scienza di Dio, ed è lei che sceglie le sue opere. Le sue fatiche sono
virtú: è lei che insegna temperanza e prudenza, giustizia e fortezza, delle
quali nulla è piú utile agli uomini nella vita. Se poi uno desidera molta
esperienza, essa sa farsi un’idea delle cose antiche e delle future; conosce le
sottigliezze dei discorsi e le soluzioni degli enigmi; prevede segni e prodigi
e le vicende dei tempi e delle epoche: è per tutti buon consigliere. Perché in
essa c’è immortalità, e buona fama nella partecipazione ai suoi discorsi.
Per questo pregai il Signore,
lo supplicai e gli dissi con tutto il cuore: Dio dei padri e Signore di
misericordia, tu che hai fatto tutte le cose con la tua parola, e che con la
tua sapienza hai creato l’uomo perché domini sulle creature da te fatte e
governi il mondo con santità e giustizia: dammi la sapienza che siede con te in
trono, e non mi escludere dal numero dei tuoi figli, perché io sono tuo servo e
figlio della tua ancella. Mandala dalla tua santa dimora e dal trono della tua
gloria, affinché mi assista e mi insegni ciò che ti è gradito, e mi guidi nella
conoscenza e mi custodisca nella sua gloria. Perché i pensieri dei mortali sono
tutti timidi, e incerte le loro riflessioni.
Apósticha stichirá idiómela.
Tono 1. Di Byzas.
O divina e sacra ape * della Chiesa di Cristo, *
Basilio beatissimo! * Tu infatti,
armato del pungiglione * del divino amore, * hai trafitto le bestemmie * delle
eresie odiose a Dio, * e hai accumulato nelle anime dei fedeli * la dolcezza
della pietà. * Percorrendo ora i prati divini * del pascolo immacolato, *
ricòrdati anche di noi, * poiché stai presso la Triade consustanziale.
Stico: La mia bocca parlerà
sapienza, e la meditazione del mio cuore intelligenza.
Di Basilio monaco. Stesso tono.
Di
tutti i santi hai riprodotto le virtú, * padre nostro Basilio: * di Mosè, la
mitezza˚, * di Elia, lo zelo˚, * di Pietro, la confessione˚; * di Giovanni, la
teologia, * e, come Paolo, non hai cessato di gridare: * Chi è debole, che
io non lo sia? * Chi subisce scandali, * senza che io ne arda˚? * Ora che
abiti con loro, * supplica per la salvezza delle anime nostre.
Stico: La bocca del giusto
mediterà la sapienza, e la sua lingua parlerà del giudizio.
Di Giovanni monaco. Tono 2.
Hai studiato la natura degli esseri, * e di tutti hai considerato l’instabilità; * immutabile hai trovato solo
colui che, * oltre ogni essenza, * è Artefice dell’universo. * Cosí, piú che
mai aderendo a lui, * hai respinto l’amore per ciò che non è. * Intercedi
affinché anche noi * giungiamo al divino amore, * o Basilio, iniziatore ai
misteri.
Gloria. Del santo. Tono pl. 2.
Tu che hai ricevuto dall’alto *
la grazia dei miracoli, * e che con le tue dottrine * hai condannato al
vituperio l’inganno degli idoli, * sei gloria e fondamento dei pontefici, * o
beatissimo Basilio, * ed esempio della dottrina * di tutti i padri. * Poiché
hai famigliarità con Cristo, * supplicalo per la salvezza * delle anime nostre.
Ora e sempre. Della festa. Tono
pl. 4.
Non si vergognò, il Dio di ogni
bontà, * di ricevere la circoncisione della carne, * ma a tutti diede se
stesso * quale modello ed esempio * per la salvezza: * l’autore della Legge *
adempie infatti i comandi della Legge * e quanto a suo riguardo * era stato
annunciato dai profeti. * O tu che tutto tieni in tua mano * e sei avvolto in
fasce, * Signore, gloria a te.
Apolytíkion del santo. Tono 1.
Per tutta la terra è uscita la tua
voce˚, * poiché essa ha accolto la tua parola * con la
quale hai definito divine dottrine, * hai illustrato la natura degli esseri, *
hai ordinato i costumi degli uomini. * Regale sacerdozio˚, * padre santo, *
prega il Cristo Dio * perché ci doni * la grande misericordia˚.
Un altro, della festa. Stesso tono. Sigillata la pietra.
Senza
mutamento hai assunto forma umana, * essendo Dio per essenza, * o
pietosissimo Signore. * E, adempiendo la Legge, * volontariamente ricevi * la
circoncisione della carne, * per far cessare le ombre * e togliere il velo
delle nostre passioni. * Gloria alla tua bontà; * gloria alla tua amorosa
compassione; * gloria, o Verbo, * alla tua inesprimibile condiscendenza.
Congedo.
Colui che l’ottavo giorno ha
accettato di essere circonciso nella carne per la nostra salvezza, Cristo, vero
Dio nostro, ecc.
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