10 Marzo 2013
IV DOMENICA di QUARESIMA
La quarta domenica della Grande Quaresima
è
incentrata su san Giovanni Climaco, monaco delle cui origini si hanno
scarse notizie, vissuto nella prima metà del VII secolo e divenuto
egumeno del famoso monastero del Sinai dedicata a santa Caterina. Più
che sulla figura di Giovanni, il tema quaresimale è incentrato sui
contenuti dell’opera più famosa di Giovanni, la Scala del Paradiso, che,
scritta in greco, fu da subito tradotta in latino, siriaco, armeno,
arabo e slavo.
La pericope evangelica domenicale è Mc 9, 17 – 31:
La pericope evangelica domenicale è Mc 9, 17 – 31:
Le chiese cattoliche e ortodosse ricordano insieme San Giovanni Climaco (Ιωάννης της Κλίμακος).
Il
suo soprannome è venuto dall'opera che l'ha reso celebre, uno dei
capolavori dell'ascetica monastica: "La scala del Paradiso" (Κλίμαξ). San Giovanni Climaco,
propone i trenta gradini che portano dalla
terra fino al cielo, arrampicandosi sulla scala posta e sorretta da
Cristo stesso, che per primo l'ha percorsa. Le icone che "fotografano"
la scala giovannea mostrano la lotta spirituale: i monaci ascendono
pericolosamente, senza reti di protezione, esortati dai santi, aiutati
dagli angeli, ma insidiati dai demoni, che cercano di farli cadere per
attirarli nel profondo dell'inferno. La visione "agonistica" della vita
spirituale è qualcosa da recuperare nel nostro tempo, dove ormai domina
uno psicologismo che rischia di rinchiudere in se stessi e nei propri
limiti, problemi, inconsistenze, fermando all'analisi e spesso
deresponsabilizzando ("sono fatto così!...).
Sul
valore del testo di San Giovanni "della scala" i cristiani d'Oriente e
Occidente sono sempre stati d'accordo, diffondendo enormemente questo
libro, attraverso traduzioni in tutte le lingue antiche della
cristianità. Nella tradizione Bizantina, la quarta domenica di Quaresima
è dedicata alla commemorazione del Climaco, visto come un incoraggiante
maestro sulla via dei propositi quaresimali e dei sacrifici connessi
con la purificazione prepasquale per tutti i fedeli.
Vi
propongo i link all'opera completa di Giovanni Climaco, secondo la
traduzione italiana del 1874 del sacerdote Antonio Ceruti (1830-1918),
archivista e viceprefetto della Biblioteca Ambrosiana di Milano. Potete
così vedere, gradino per gradino, tutto il percorso ascensionale
dell'anima proposto dal grande padre degli asceti. La lingua usata è
alquanto ottocentesca, ma comunque ben comprensibile anche oggi.
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