SANTO E GRANDE SABATO
Apostolo.
Prokímenon. Tono pl. 1.
Tutta la terra ti adori e salmeggi a
te.
Stico:
Acclamate a Dio da tutta la terra.
Lettura dell’epistola di Paolo ai Romani (6,3-11).
Fratelli,
quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesú,
siamo stati battezzati nella
sua morte. Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui
nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria
del Padre, cosí anche noi possiamo camminare in una vita nuova. Se infatti
siamo stati completamente uniti a lui con una morte simile alla sua, lo saremo
anche con la sua risurrezione. Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato
crocifisso con lui, perché fosse distrutto il corpo del peccato, e noi non
fossimo piú schiavi del peccato. Infatti chi è morto, è ormai libero dal
peccato. Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui,
sapendo che Cristo risuscitato dai morti non muore piú; la morte non ha piú
potere su di lui. Per quanto riguarda la sua morte, egli morí al peccato una
volta per tutte; ora invece per il fatto che egli vive, vive per Dio. Cosí anche
voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesú, Signore
nostro.
Non si canta l’Alleluia, ma il Vescovo o celebrante canta subito il
seguente stico, e intanto sparge alloro lungo la chiesa.
Tono grave.
Sorgi, o Dio, giudica la terra, perché tu avrai eredità in
tutte le genti.
tutte le genti.
Lo stesso versetto viene
cantato ad ognuno dei seguenti stichi del salmo 81, che vengono proclamati dal
lettore:
Stico:
Dio sta nell’assemblea degli dèi, e in mezzo ad essa giudicherà gli dèi.
Sorgi, o Dio, giudica la
terra, ecc.
Stico:
Fino a quando giudicherete con ingiustizia e avrete riguardo dei peccatori?
Sorgi, o Dio, giudica la
terra, ecc.
Stico:
Fate giustizia all’orfano e al povero, l’umile e il misero dichiarate giusti.
Sorgi, o Dio, giudica la
terra, ecc.
Stico:
Liberate il misero e il povero, strappatelo dalla mano del peccatore.
Sorgi, o Dio, giudica la
terra, ecc.
Stico: Non
hanno conosciuto né compreso, si aggirano nelle tenebre; si scuotano tutte le
fondamenta della terra!
Sorgi, o Dio, giudica la
terra, ecc.
Stico: Io
ho detto: Siete dèi e figli dell’Altissimo tutti; ma voi come uomini morite, e
come uno dei príncipi cadete.
Sorgi, o Dio, giudica la
terra, ecc.
Quindi si legge il santo
vangelo.
Lettura
del santo vangelo secondo Matteo (28,1-20).
Passato
il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Magdala e
l’altra Maria andarono a visitare il sepolcro. Ed ecco che vi fu un gran
terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra
e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come la folgore e il suo
vestito bianco come la neve. Per lo spavento che ebbero di lui le guardie
tremarono tramortite. Ma l’angelo disse alle donne: Non abbiate paura, voi! So
che cercate Gesú il crocifisso. Non è qui. È risorto, come aveva detto; venite
a vedere il luogo dove era deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: È
risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve
l’ho detto. Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le
donne corsero a dare l’annunzio ai suoi discepoli. Ed ecco Gesú venne loro
incontro dicendo: Gioite! Ed esse, avvicinatesi, gli presero i piedi e lo
adorarono. Allora Gesú disse loro: Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli
che vadano in Galilea e là mi vedranno.
Mentre esse erano per via,
alcuni della guardia giunsero in città e annunziarono ai sommi sacerdoti quanto
era accaduto. Questi si riunirono allora con gli anziani e deliberarono di dare
una buona somma di denaro ai soldati dicendo: Dichiarate: i suoi discepoli sono
venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo. E se mai la cosa verrà
all’orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni noia.
Quelli, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute. Cosí questa
diceria si è divulgata fra i giudei fino ad oggi. Gli undici discepoli,
intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesú aveva loro fissato. Quando lo
videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano. E Gesú, avvicinatosi,
disse loro: Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e
ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e
dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho
comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.
Amen.
Segue la Liturgia del grande Basilio.
Al posto del cheruvikón, si canta il seguente tropario.
Tono pl. 1.
T
Faccia ogni carne mortale * e se ne
stia con timore e tremore. * Non abbia in sé alcun
pensiero terrestre: * poiché il Re dei regnanti e Signore dei signori˚ * si
avanza per essere immolato e dato in cibo ai credenti. * Lo precedono i cori
degli angeli, * con ogni principato e potestà, * i cherubini dai molti occhi˚ *
e i serafini dalle sei ali che si velano il volto˚ * e cantano l’inno: *
Alleluia, allelui A alleluia A
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