giovedì 26 gennaio 2012

27 GENNAIO 2012
Traslazione delle reliquie del nostro santo padre Giovanni Crisostomo nel 438.

VESPRO
Celebriamo col canto * la tromba aurea, * lo strumento divinamente ispirato, * l’inesauribile oceano di dottrine, * il sostegno della Chiesa, * l’intelletto celeste, * l’a­bis­so della sapienza, * il calice tutto d’oro * che versa fiumi di insegnamenti fluenti miele, * e irriga la creazione.
Onoriamo degnamente Giovanni dalla parola d’oro, * l’astro senza tramonto * che illumina tutta la terra * con i raggi degli insegnamenti, * l’araldo della conversione * la spugna tutta d’oro * che toglie l’umida mollezza della terribile dispe­razione * e bagna i cuori logorati dai peccati.
Sia magnificato con inni il Crisostomo, * l’angelo terrestre * e uomo celeste, * la rondine faconda e dalle molte voci, * il tesoro delle virtú, * la roccia che non si spez­za, * il modello dei fedeli, * l’emulo dei martiri, * co­lui che è pari ai santi angeli, * eguale nei costumi ai santi apostoli.
Gloria. Tono 4. Di Cosma.
Non era possibile, o Crisostomo, * che, abbandonata la ca­pitale, * tu restassi esule a Comana; * di là il ricco ban­chetto regale * celebrato per volontà di Dio, * ti ha ricondotto nelle dimore reali; * si è rallegrata anche la Chiesa vedendoti, * e rendeva grazie dicendo: * La mia gloria magnifica il Signore * che mi ha reso il paraninfo * e il sostegno della fede; * colui che concepiva i miei decreti * ed era il riposo delle mie tem­pie; * il vertice dell’umiltà * e l’abisso della misericordia; * lui che era ricchezza della mia povertà * e penitenza prolungata. * Per questo ti preghiamo, o santo padre * di chiedere per le anime nostre * la pace e la grande misericordia˚.
Ora e sempre. Theotokíon. Stesso tono.
Davide profeta, * grazie a te progenitore di Dio, * di te aveva già melodiosamente cantato * a colui che ha fatto in te cose grandi˚: * Sta la regina alla tua destra˚. * Poiché ti ha resa Madre che dà la vita, Dio, * il Cristo, cui appartiene la grande e copiosa misericordia˚, * che da te, senza padre, si è com­piaciuto incarnarsi * per riplasmare la propria immagine * cor­rotta dalle passioni, * e per con­durre al Padre, * pren­den­dola sulle spalle˚, * la pecora smarrita ritrovata tra i mon­ti˚, * per u­nirla di sua propria volontà alle schiere celesti˚ * e sal­vare il mon­do, * o Madre-di-Dio.
Ingresso, Luce gioiosa, il prokímenon del giorno e le letture (v. 13 novembre, pp. 890-893).
Allo stico, stichirá prosómia.
Tono pl. 1. Gioisci, tu che sei veramente.
Gioisce la Chiesa di Cristo * guardando sul sacro can­- de­la­bro * la lampada luminosa * che i nemici avevano abbattuta * e nascosta sotto il moggio del si­lenzio˚. * Ti onora sui monti delle virtú, * padre santo, * come fiaccola divina * che piú del sole illumina con i prodigi * i confini della terra. * Oggi il giudizio imparziale di Dio * mostra dall’alto la tua giustizia * piú luminosa del meriggio˚, * e dona agli abi­tanti del mondo la pace * e la grande misericordia˚.
Stico: La mia bocca parlerà sapienza, e la medi­tazione del mio cuore intelligenza.
Come soave vasello di profumo, * la tua urna, o Criso­sto­mo, * fa scaturire nel mondo * la divina corrente dei prodigi, * e profuma con i flutti delle guarigioni * le anime di quanti ti onorano. * Tu infatti, che ti sei arric­chito degli immateriali aromi * delle grazie di Cristo, * doni la perenne fragranza * a quanti si accostano con fede. * Godendo dunque delle tue grazie, o sapientissimo, * e allietandoci per le tue immacolate reliquie divine, * con fede chiediamo che sia data * alle anime nostre * la grande misericordia˚.
Stico: La bocca del giusto mediterà la sapienza, e la sua lingua parlerà del giudizio.
Colui che distribuisce il frumento al mondo, * o fedeli, * colui che nutre il cuore di tutti * con la celeste soavità dello Spirito, * non viene dall’Egitto˚: * il nuovo Giuseppe è traspor­tato da Comana, * e si mostra in sacre reliquie, * per arrestare oggi con la sua intercessione * la tempesta delle sventure * e l’oceano delle afflizioni. * Pro­cla­miamolo dunque beato, * e gridiamo con fede: * Vieni, o beato, * in mezzo a quanti cele­bra­­no la tua memoria, * per e­largire ad essi largamente * la salvezza e la grande mise­ricordia˚.
Gloria. Tono pl. 2.
O venerabile tre volte beato, * padre santissimo, * buon pastore, * discepolo del Cristo, pastore supremo, * tu che dai la vita per le pecore˚: * chiedi anche ora, * o Gio­vanni Criso­sto­mo degno di ogni lode, * che per la tua intercessione ci sia donata * la grande misericordia˚.
Ora e sempre. Theotokíon. Stesso tono.
O Madre-di-Dio, tu sei la vera vite * che ha prodotto il frut­to della vita˚. * Noi ti imploriamo: * intercedi, o Sovrana, * insieme al pontefice e a tutti i santi, * perché sia fatta mise­ricordia * alle anime nostre.
Apolytíkion. Tono pl. 4.
La grazia della tua bocca, * che come torcia rifulse, * ha illuminato tutta la terra, * ha deposto nel mondo * tesori di generosità, * e ci ha mostrato la su­blimità dell’umiltà. * Mentre dunque ammaestri con le tue parole, * o padre Gio­vanni Crisostomo, * intercedi presso il Verbo, Cristo Dio, * per la salvezza delle anime nostre.
Theotokíon.
Tu che per noi sei nato dalla Vergine * e ti sei sottoposto alla crocifissione˚, * o buono, * tu che con la mor­te hai spo­gliato la morte, * e come Dio hai mani­festato la risurrezione, * non trascurare coloro che con la tua mano hai plasmato˚, * mostra, o misericordioso, il tuo amore per gli uomini: * accogli, mentre intercede per noi, * la Madre-di-Dio che ti ha partorito, * e salva, o Salvatore nostro, * il popolo che non ha piú speranza.

Nessun commento:

Posta un commento