sabato 21 gennaio 2012

Domenica XV di San Luca


22 Gennaio 2012 San Timoteo, apostolo (I° sec)
Sinassario
Nato a Listra, in Licaonia, nell'Asia Minore, San Timoteo era figlio di padre pagano e madre ebrea. San Paolo Apostolo fede il suo primo viaggio proprio a Licaonia e Timoteo fu talmente coinvolto dalle sue parole da decidere di convertirsi, diventare suo discepolo e seguirlo. Quando l'Apostolo Paolo andò in Macedonia lasciò a Timoteo la carica di vescovo di Efeso. Secondo la tradizione morì martire intorno alla fine del primo secolo per essersi opposto alle celebrazioni di una festività pagana.
San Timoteo è uno dei 70 Apostoli dal
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VESPRO del santo
Al Signore, ho gridato, 6 stichi e stichirá prosómia dell’a­postolo.
Tono 1. Martiri degni di ogni lode.
Chiaramente illuminato dai raggi dello Spirito, * o Timoteo, iniziatore ai misteri, * sei divenuto come astro fulgidissimo, * percorrendo tutta la terra * e illu­minan­dola con la grazia: * supplica dunque che sia dona­ta * alle anime nostre la pace * e la grande misericordia˚.
Timoteo di mente divina, * hai bevuto al torrente di delizie˚ * e con senno divino hai abbeverato * della conoscenza di Dio * quanti ardentemente lo deside­ra­vano, * imitando Cristo˚: * a lui ora gioioso te ne sei an­dato * e contempli la gloria piú che fulgida della Triade * e la sua pace d’infinita potenza.
Timoteo di mente divina, * con l’intelletto reso vigo­roso, o beato, * dalle numerose malattie * e infermità del corpo˚, * con facilità hai infranto la forza dell’errore, * munito della potenza di Cristo, * e con magniloquenza ci hai annunciato * il divinissimo vangelo della pace˚.
Stichirá del martire, stessa melodia.
I confini del mondo cantano ora i tuoi prodigi, * Anastasio taumaturgo: * Cristo infatti, ricom­pensandoti col dono dei prodigi, * ha onorato i tormenti * che per lui tu hai sopportato; * e dopo la morte ti ha gratificato * di gloria e beatitudine immortali.
Vanto dei martiri, * innalzando splendidi trofei contro l’errore, * tu rechi al tuo nome, o beatissimo, * la gloria da esso si­gnificata, * ovunque comportandoti, o Anastasio, * come vin­citore forte. * Fa’ dunque che quanti con fede * onorano la tua memoria, * risorgano dalla caduta delle colpe.
Martire Anastasio, * innalzando poderosi trofei * contro l’errore, * hai ricevuto una duplice corona, * per la tua ascesi * e per la tua forte lotta * e la tua resistenza fino alla morte: * giustamente dunque il Cristo Sovrano * ti ha donato il potere dei miracoli.
Gloria. Dell’apostolo. Tono pl. 4.
Da Dio predestinato * e divenuto discepolo del sapiente Paolo, * sei stato iniziato alle cose divine, * dopo aver dato prova di una vita buona; * chiaramente ab­bracciando la fede senza esitazioni, * fino al sangue, * sei divenuto sommo sa­cer­dote fedele * nelle cose che ri­guardano Dio˚, * apostolo Ti­moteo; * avendo pertanto accusato * i fautori degli idoli, * sei stato malmenato con mazze e pietre * e hai cosí ottenuto * le corone dei martiri. * Intercedi dunque, o beatissimo, * per noi che con fede celebriamo * la tua augustissima memoria.
Ora e sempre. Theotokíon. O straordinario prodigio!
Gioisci, Vergine sposa di Dio; * gioisci, speranza dei cre­denti; * gioisci, purificazione del mondo; * gioisci, tu che salvi da ogni tribolazione i tuoi servi; * gioisci, distruzione della morte; * gioisci, vivificante paradiso; * gioisci, soccorso di quelli che ti invocano; * gioisci, divina dimora di Dio * e monte santo˚.

Allo stico, stichirá dall’októichos.
Poi lo stichirón. Tono 1.
Stico: Per tutta la terra è uscita la sua voce e sino ai confini del mondo le sue parole.
Venite, popoli, * celebriamo l’astro dei credenti, l’apo­- stolo, * Timoteo, che si è reso illustre per il vangelo, * e diciamo: * Gioisci, dolce rampollo della fede * adottato dal divino Paolo. * Gioisci, venerabile modello di virtú. * Sapien­tissima bocca del Verbo. * Gioisci, flauto da Dio eletto * per i confini della terra. * Gioisci, orna­mento della fede * e sostegno della Chiesa.
Gloria. Tono 2.
Come nella Giudea, * cosí anche in Babilonia * hai reso grande, o Cristo, * la potenza della croce preziosa: * per essa hanno infatti conosciuto * la vivificante festa della risur­rezione; * e colui che tra loro era prigioniero * è divenuto libe­ratore dalla follia degli idoli * e martire inseparabile dai prodigi, * l’atleta che ora celebriamo, * il glorioso Anastasio * che sta in coro con gli angeli * e intercede per le anime nostre.
Ora e sempre. Theotokíon. Quando dal legno.
Tu sola, senza strettezze, * hai portato in grembo * il Dio che nulla può contenere, * divenuto uomo per bontà, * o san­tissima sposa di Dio: * ti supplico dunque di liberarmi * dalle passioni che mi stringono, * affinché, procedendo diritto per il sentiero stretto, * io raggiunga l’ampio spazio * della beatitudine di lassú˚.

Apolytíkion dell’apostolo. Tono 4.
Appresa a fondo la bontà * e usando sobrietà in tutto˚, * santamente rivestito di una buona coscienza˚, * hai attinto le realtà ineffabili * dallo stru­mento di elezione˚ * e, custodita la fede, * hai com­piuto la stessa corsa˚, * apostolo Timoteo. * Intercedi presso il Cristo Dio * per la salvezza delle anime nostre.
Gloria. Del martire. Stesso tono.
Il tuo martire, Signore, * con la sua lotta, * ha ricevuto da te, nostro Dio, * la corona dell’in­corruttibilità: * con la tua forza, infatti, * ha abbattuto i tiranni * ed ha anche spez­zato * le impotenti audacie dei demoni. * Per le sue preghiere, * o Cristo Dio, * salva le anime nostre.
Ora e sempre. Theotokíon.

SABATO — VESPRO della DOMENICA
Al Signore, ho gridato, stichirá anastásima. Tono grave.
Venite, esultiamo per il Signore˚, * che ha in­franto il potere della morte * e illuminato il ge­nere umano, * e acclamiamo insieme agli incorporei: * Creatore e Salvatore nostro, * gloria a te.
Per noi, o Salvatore, * ti sei sottoposto alla croce e alla se­pol­tura˚: * ma con la morte, come Dio, hai ucciso la morte: * noi adoriamo dunque la tua risurrezione il terzo giorno˚. * Signore, gloria a te.
Vedendo gli apostoli la risurrezione del Creatore, * presi da stupore gridavano la lode angelica: * Questa è la gloria della Chie­sa, * questa è la ricchezza del regno! * O tu che per noi hai patito, * Signore, * gloria a te.
Altri stichirá, anatoliká.
Anche se sei stato catturato da uomini empi, * o Cri­sto, * tu sei il mio Dio, * e io non resto confuso; * sei stato fla­gellato alle spalle, * non lo nego; * sei stato inchiodato alla croce, * non lo nascondo; * mi glorio della tua risurrezione, * perché la tua morte è la mia vita. * Onnipotente Signore amico degli uomini, * gloria a te.
Compiendo la profezia di Davide, * Cristo ha rivelato ai discepoli * la propria magnificenza in Sion˚, * mo­strando se stes­so degno di lode * e sempre glorificato insieme al Padre e allo Spirito santo: * prima, Verbo senza carne, * e dopo, incar­nato per noi, * morto come uomo, * e risorto secondo la sua potenza * come amico degli uomini.
Sei disceso nell’ade, o Cristo˚, * secondo il tuo con­siglio, * hai spogliato la morte, * come Dio e Sovrano, * e sei risorto il terzo giorno˚, * risuscitando con te, * dai vincoli dell’ade e dalla corruzione, * Adamo che acclamava: * Gloria alla tua risurrezione, * o solo amico degli uomini.
Nella tomba sei stato deposto come un dormiente, * o Signore, * e sei risorto il terzo giorno˚ * come potente pieno di forza˚, * risuscitando con te Adamo * dalla corruzione della morte, * come onnipotente.
Gloria. Ora e sempre. Theotokíon.
Sei stata riconosciuta madre oltre la natura, * o Madre-di-Dio, * e sei rimasta vergine oltre ogni parola e pensiero: * il prodigio del tuo parto * nessuna lingua può spiegarlo, * perché essendo straordinaria la tua concezione, * inafferrabile è il modo del tuo partorire, * o pura: * dove Dio vuole, * è vin­to l’ordine della natura. * Rico­no­scen­doti dunque tutti quale Madre-di-Dio, * senza sosta ti preghiamo: * Intercedi per la salvezza delle anime nostre.
Apósticha anastásima.
Sei risorto dalla tomba, * Salvatore del mondo˚, * e insieme alla tua carne * hai risuscitato gli uo­mini˚: * Signore, gloria a te.
Apósticha alfabetici.
Venite, adoriamo colui che è risorto dai morti˚ * e ha illu­minato ogni cosa: * egli ci ha liberati dalla tirannide del­l’ade * con la sua risurrezione il terzo giorno˚, * donandoci la vita * e la grande misericordia˚.
Disceso nel fondo dell’ade˚, * o Cristo, * hai spoglia­to la mor­­te, * e, risuscitato il terzo giorno˚, * hai risu­scitato con te noi * che glorifichiamo la tua onnipotente risur­rezione, * o Si­gnore amico degli uomini.
Tremendo sei apparso, * Signore, * quando giacevi nella tomba come un dormiente: * e risorto il terzo gior­no nella tua potenza˚, * hai risuscitato con te Adamo * che acclama: * Glo­ria alla tua risurrezione, * solo amico degli uomini.
Gloria. Ora e sempre. Theotokíon.
Rifugiandoci sotto la tua protezione, * o Sovrana, * noi tutti figli della terra a te acclamiamo: * Madre-di-Dio, speranza nostra, * liberaci dalle nostre innumerevoli colpe, * e salva le anime nostre.
Apolytíkion.
Con la tua croce hai distrutto la morte˚, * hai aperto al ladrone il paradiso˚, * hai mutato in gioia il lamento delle miròfore˚, * e ai tuoi apostoli ha or­di­nato di annunciare * che sei risorto, o Cristo Dio, * per elargire al mondo la grande misericordia˚.
Theotokíon.
Tu che sei il tesoro * da cui viene la nostra risur­rezione, * o degna di ogni canto, * risolleva dalla fossa e dall’abisso delle colpe * quelli che confidano in te: * perché hai salvato noi, soggetti al peccato, * partorendo la salvezza, * tu che sei ver­gine prima del parto, * vergine nel parto, * e ancora vergine dopo il parto.

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