lunedì 30 gennaio 2012

31 GENNAIO
Memoria dei santi taumaturghi e anárgiri Ciro e Giovanni

(sotto Diocleziano, 284-305).
VESPRO
Al Signore, ho gridato, 6 stichi e stichirá prosómia.
Tono 4. Come generoso fra i martiri.
Atleti nobilissimi, * medici inviati da Dio, * illustri Ciro e Giovanni: * come avete annientato l’atea alterigia dei tiranni, * cosí troncate i tirannici sviamenti della mia mente, * sanate le passioni della mia anima * e liberatemi dalla futura condanna, * supplicando il Redentore.
Liberatemi dai marosi che mi assediano, * dalla tempesta di tribolazioni che mi assale * e dai dolori del corpo, * alle­viando, o santi, ogni pena dell’anima * che visibilmente o invisibilmente sopraggiunge: * affinché con fede e amore * io proclami beata * la vostra venerabile coppia * che ha lottato per la Triade.
Ciro e Giovanni, * divenuti come splendidi templi di Dio, * voi rendete il vostro tempio * sorgente di gua­rigioni. * Ad esso io accorro * e voi liberatemi da ogni ma­lat­tia, o santi, * dando pace alla mia povera anima, * sconvolta dall’insolentire del nemico * e schiava del male.
Gloria. Tono pl. 4.
È oggi sorta per noi una coppia di martiri * che curano i dolori della nostra anima, * i taumaturghi Ciro e Gio­vanni: * l’uno, abbracciata la lotta angelica * con la vita solitaria, * in essa si è distinto sino alla fine * e si è unito a Cristo * con il sangue del martirio; * l’altro, dopo essersi distinto nelle leve militari, * è stato aggregato agli eserciti del cielo. * Perciò anche nella loro memoria * dispensano guarigioni * a quelli che con fede la celebrano, * e intercedono per le nostre anime.
Ora e sempre. Theotokíon. I tuoi martiri, Signore.
Sono io, o tutta immacolata, * l’albero sterile della divina parola˚ * perché non porto alcun frutto di salvezza, * e temo la recisione, * per paura di essere gettato nel fuoco inestin­guibile˚. * Ti supplico dunque di liberarmene rendendomi fe­condo, * o pura, * con la tua mediazione presso il Figlio tuo.
Allo stico, stichirá dall’októichos.
Gloria. Tono 2. Di Anatolio.
Vieni, assemblea dei fedeli: * coroniamo oggi con inni Ciro insieme a Giovanni, * i coltivatori della grazia, * coloro che a chi chiede * liberalmente donano: * in molti modi infatti * per tutti si sono mostrati medici gloriosi. * Essi dunque intercedono per le anime nostre.
Ora e sempre. Theotokíon. Quando dal legno.
Protezione e soccorso di noi cristiani tu sei, * e valido ri­paro, o Madre del nostro Dio: * senza sosta intercedi dunque ora e sempre * con la tua preghiera insonne, * affinché i tuoi servi * siano salvati da ogni avversità, * perché dopo Dio * abbiamo te, tutti noi cristiani, * come divina protezione e rifugio.
Apolytíkion. Tono pl. 1.
Tu che ci hai dato i prodigi dei tuoi santi martiri * come inespugnabile baluardo, * o Cristo Dio, * per le loro suppliche * dissipa i consigli delle genti˚ * e rafforza la si­gnoria del regno, * perché solo sei buono e amico degli uo­mini.

Nessun commento:

Posta un commento