domenica 27 luglio 2014

                            27 LUGLIO 2014
     Memoria del santo megalomartire Pantaleone      (sotto Galerio Massimiano, 286-305).

 



ORTHROS
Dopo la prima sticología, káthisma.
Tono 1. I soldati a guardia della tua tomba.
Cominciando ad amare la pietà della madre, * o beatissi¬mo, * hai piamente corretto l’empietà del padre, * e hai perciò ricevuto da Dio onnipotente * il dono di guarire le malattie degli infer¬mi * che con fede ardente a te accor¬rono, * o glorioso martire Pantaleone.
Gloria. Ora e sempre. Theotokíon, stessa melodia.
Speranza dei cristiani, * Vergine tutta santa, * supplica incessantemente, * insieme alle superne schiere, * il Dio che oltre pensiero e ragione hai partorito, * perché doni il perdono dei peccati * e la correzione della vita * a noi tutti che con fede e amore * sempre ti diamo gloria.
Dopo la seconda sticología, káthisma.
Tono 4. Tu che volontariamente.
Noi tutti fedeli ti celebriamo * come imbattibile soldato di Cristo * e valorosissimo vittorioso, * o bellezza dei martiri, * e festeggiamo con fede la tua santa memoria, * o martire celebratissimo: * glorifichiamo col canto le tue sacre lotte, * o sapiente, * e magnifichiamo il Cristo Salvatore.
Gloria. Ora e sempre. Theotokíon, stessa melodia.
Chi potrà dire, o tutta immacolata, * le torme dei miei pensieri impuri * e i nugoli di riflessioni sconvenienti? * Chi narrerà tutti gli attacchi * dei miei nemici privi di carne * e la loro malizia? * Ma tu, o buona, * con la tua intercessione, * da tutto questo donami redenzione.
Dopo il polyéleos, káthisma. Stesso tono.
Ti sei manifestato oggi.
Festeggia oggi tutta la terra * le tue sacre lotte, * o Pantaleone lottatore, * glorificando il datore di vita * che ti ha reso fervente intercessore.
Gloria. Ora e sempre. Theotokíon, stessa melodia.
Stendendo le tue mani immacolate, * o Vergine Madre, * proteggi quanti confidano in te * e gridano al tuo Figlio: * A tutti concedi, o Cristo, * le tue miseri¬cordie.
Anavathmí. Antifona 1. del tono 4. Prokímenon.
Il giusto fiorirà come palma, si moltiplicherà come cedro
del Libano.
Stico: Piantato nella casa del Signore, fiorirà negli atri del nostro Dio.
Tutto ciò che respira e il vangelo.
Lettura del santo vangelo secondo Matteo (10,16-22).
Disse il Signore ai suoi discepoli: Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i ser¬penti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti ai governa¬tori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello darà a morte il fratel¬lo, e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato.
Salmo 50. Gloria. Per l’intercessione del vittorioso. Ora e sempre. Per l’intercessione della Madre-di-Dio.
Idiómelon. Tono 2.
O divino medico Pantaleone, implora ora il Cristo
misericordioso di liberarmi dalle passioni * e di avere pietà di me.
Kondákion. Tono pl. 1. Idiómelon.
Essendo imitatore del misericordioso, * e avendo ricevuto il dono delle guarigioni, * o vittorioso e martire del Cristo Dio, * cura con le tue preghiere * i mali delle nostre anime, * allontanando gli scandali dell’eterno avversario * da quanti incessantemente gridano: * Salvaci, Signore.
Ikos.
Celebriamo piamente, o amici di Cristo, * la memoria dell’anárgiro, * la lotta del valoroso, * le cure pre¬state dal credente, * perché possiamo ottenere misericor¬dia, * soprattutto quanti maggiormente abbiamo infangato * il tempio del nostro corpo˚, * come ho fatto anch’io: * egli ci offre, o cari, * la cura per l’anima e il corpo. * Affrettiamoci dunque, fratelli fedeli, * a tenere nel cuore costui che di certo * salva dall’inganno quanti gridano: * Salvaci, Signore.
Sinassario.
Il 27 di questo stesso mese, memoria del santo e glorioso megalomartire e guaritore Pantaleone.
Per la sua santa intercessio¬ne, o Cristo Dio, abbi pietà di noi e salvaci. Amen.
Canone del santo. Poema di Teofane.
Ode 9. Tono 2. Irmós.
Il Figlio dell’eterno Genitore, * colui che è Dio e Signore, * incarnato dalla Vergine * si è manifestato a noi˚ * per illuminare ogni tenebra˚, * per radunare ciò che è disper¬so˚. * Magnifichiamo dunque la Madre-di-Dio˚ * degna di ogni canto.
Tropari.
Lieto te ne sei andato * al vertice di ogni brama: * ponendo là la tua dimora, * o beatissimo, * sei stato realmente fatto degno * di ottenere il beatissi¬mo termine, * unito al tuo Sovrano * per il secolo senza fine.
Hai raggiunto il compimento * del tuo desiderio e del tuo amore * ancora grondante del sangue caldo * che per Cristo avevi versato, * e a causa sua sparso, o beatissi¬mo: * da lui hai ricevuto gioioso * le corone dovute alle tue lotte.
Come un tempo Daniele, * tu hai chiuso le fauci dei leoni˚ * e la bocca delle belve: * poiché anche la natura irrazionale * sa rispettare con timore * la virtú dei martiri. * Perciò, o degno di ogni lode, * noi, riun¬iti insieme, * ti proclamiamo beato.
Cristo ti concede ricca bontà, * per donarci un tesoro di guarigioni; * e ti offre a ogni sofferente * come ‘misericor-diosissimo’ per adozione, * porto tranquil¬lo, * patrono e soccorritore.
Theotokíon.
Come vello, o tutta immacolata, * concepita in seno la pioggia celeste˚, * tu hai per noi partorito colui che dona l’ambrosia * a quanti lo celebrano come Dio * e procla¬mano te Madre-di-Dio * degna di ogni canto.
Katavasía.
Il tuo parto si è rivelato senza corruzione: * Dio dai tuoi lombi è uscito * rivestito di carne, * egli che è apparso sulla terra e ha vissuto tra gli uomini˚: * tutti dunque, o Madre-di-Dio, * ti proclamiamo beata.
Exapostilárion. Con i discepoli conveniamo.
Sapientissimo Pantaleone, * sacro splendore dei venerabili anárgiri * e gloria dei martiri divini * e di quanti trag¬gono nome da Cristo, * ordina dal cielo * le vitto¬rie per il re, * la pace per il mondo, * e la salvezza per quanti con fede ti celebrano, * o santo, * interce¬dendo per tutti * insie¬me alla Madre-di-Dio.
Alle lodi, 4 stichi e 3 stichirá prosómia, ripetendo il primo.
Tono pl. 4. O straordinario prodigio!
Imitando la misericordia di Dio, * con verità sei stato chiamato Pantaleone, * essendoti guadagnato il nome * corri¬spondente e conveniente alla realtà: * perché compas¬sionevole, infat¬ti, * tu fai misericordia a tutti, * offrendo duplice guarigione, * nutrendo, sanando, * e guidando, o glorio¬so, * alla divina e luminosissima scien¬za di Cristo, * o felicissimo.
Ciò che ti è accaduto * si è chiaramente dimostrato opera * della provvidenza superna: * imparando infatti a curare con somma precisione * i mali del corpo, o Pantale¬one, * sei divenuto esperto medico delle anime, * per curare tutti con la parola della grazia˚ * e liberare dal tenebroso errore * quanti a te accorrono.
Alla bellezza del corpo, * o uomo di mente divina, * hai rettamente opposto * la bellezza dell’anima, * e la dignità della mente * allo splendore della carne; * hai stupito chi vedeva, * o martire, * rifulgendo per segni e prodigi, * avendo aggiunto al fiore della giovinezza * il senno degli anziani, * illuminato dalla fede e dalla grazia.
Gloria. Tono 4. Di Byzantios.
Risplende oggi la memoria del vittorioso. * Venite, fedeli, * rallegriamoci spiritualmente * e coroniamolo di canti, * perché con la forza della croce * ha corag¬gi¬osa¬mente messo in rotta * l’invisibile nemico, * e per non aver temuto gli innumerevoli tormenti dei tiranni, * ha giusta¬mente rice¬vuto * il premio della vocazione super¬na˚, * ed ora con gli angeli per i secoli esulta. * O martire di Cristo Pantaleone, * medico dei malati * e porto per chi è scosso dalla tempesta, * non cessare di intercedere * presso il Dio misericordioso * per la sal¬vezza delle anime nostre.
Ora e sempre. Theotokíon.
Custodisci da ogni sorta di pericoli i tuoi servi, * o benedetta Madre-di-Dio, * affinché ti glorifichiamo * come speranza delle anime nostre.