sabato 31 ottobre 2009

Orari delle Celebrazioni al Cimitero.

 

 

Domenica 1 Novembre

Ore 15.00 Celebrazione del Vespro

Lunedì 2 Novembre

ore 07.30 Divina Liturgia

ore 09.00 Santa Messa

ore 11.00 Divina Liturgia

Domenica 1 Novembre 2009: Santi Cosma e Damiano. Tono V

 

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ANTIFONE quotidiane.

TROPARIA

1) Ton sinànarchon Lògon *Patrì ke Pnèvmati, * ton ekParthènu techthènda * is sotirìan imòn, * animnìsomen  pistì, * ke proskinìsomen; * òti ivdhòkise sarkì * anelthìn en to stavrò, * ke thànaton ipomìne, * ke eghìre tus tethneòtas * en ti endhòxo anastàsi aftù.

Fedeli, inneggiamo ed adoriamo il Verbo, coeterno al Padre e allo Spirito, che per la nostra salvezza è nato dalla Vergine. Egli si compiacque con la sua carne salire sulla croce e subire la morte e far risorgere i morti con la sua gloriosa risurrezione.

2) Aghìi anàrghiri * ke thavmaturghì, Kosmà ke Dhamianè,* epischèpsasthe tas àsthenìasimòn; dhorèan elàvete, *dhorèan dhòte imìn.

O Santi anàrgiri e taumaturghi Cosma e Damiano, riguardate le nostre infermità; gratuitamente avete ricevuto,gratuitamente donate a noi.

3) di San Demetrio Mègan èvrato..

4) Kontakion del 21 Novembre: O katharòtatos naòs tu sotìros*, i politìmitos pastàs, kie parthènos*, to ieròn thisàvrisma tis dhòxis tu Theù*; sìmeron isàghiete* en do ìko Kirìu*, tin chàrin sinisàgusa* tin en Pnèvmati thìo*; in animnùsin ànghieli Theù*: àfti ipàrchi* skinì epurànios.

Il purissimo tempio del Salvatore, il talamo preziosissimo e verginale, il tesoro sacro della gloria di Dio, è oggi introdotto nella casa del Signore, portandovi, insieme, la grazia del divino Spirito; e gli angeli di Dio a lei inneggiano: Costei è celeste dimora.

 

LETTURE

1) APOSTOLOS (1 Cor. 12,27-31; 13,1-8)

Fratelli, voi siete corpo di Cristo e sue membra,ciascuno per la sua parte. Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi vengono i miracoli, poi i doni di far guarigioni, i doni di assistenza, di governare, delle lingue. Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti operatori di miracoli? Tutti possiedono doni di far guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano? Aspirate ai carismi più grandi! E io vi mostrerò una via migliore di tutte. Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per essere bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova. La carità è paziente, è benigna la carità, non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede , tutto sopporta. La carità non avrà mai fine.

2) VANGELO (Lc. 16, 19-31)

Disse il Signore questa parabola: C’era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando nell’infero tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura”. Ma Abramo rispose: “Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. Per di più tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi”. E quelli replicò: “Allora, Padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli, li ammonisca perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormenti”. Ma Abramo rispose: hanno Mosè e i profeti; ascoltino loro. E lui: “No, Padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvedranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi”.

 

KINONIKON

Enìte ton Kìrion ek ton uranòn; enìte aftòn en dis ipsìstis. Alliluia. (3 volte)

Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nell’alto dei cieli. Alliluia. (3 volte)

sabato 24 ottobre 2009

Vespri di San Demetrio

Pubblichiamo stavolta il Libro dei Vespri di San Demetrio in italiano ed in greco. Ricordiamo a tutti che essi saranno celebrati solennemente Domani sera 25 Ottobre alle ore 18.30 con la presenza del vescovo.



Vespri Di San Demetrio Greco-Ita

Paraklisis in onore di San Demetrio

Pubblichiamo in italiano ed in lingua albanese la Paraklisis in onore di San Demetrio. Il testo è stato pubblicato in formato Publisher e quindi è pronto per essere stampato a mo di libretto



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mercoledì 21 ottobre 2009

Festeggiamenti in onore di San Demetrio Megalomartire.

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Venerdì 23 Ottobre

ore 18.30 Ufficiatura della Paraklisis in onore di San Demetrio

Sabato 24 Ottobre

ore 18.30 Ufficiatura del Vespro

Domenica 25 Ottobre

ore 18.30 Ufficiatura del Vespro Solenne di San Demetrio con Chorostasia dell’Eparca e Artoklasia

Lunedi 26 Ottobre

ore 07.30 Divina Liturgia

ore 10.30 Divina Liturgia Pontificale presieduta dall’Eparca.

sabato 17 ottobre 2009

Domenica 18 Ottobre: San Luca Apostolo ed Evangelista, Tono III

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ANTIFONE: quelle settimanali.

 

TROPARI:

1) Evfrenèstho ta urània, *agalliàstho ta epìghia, * òti epìise kràtos * en vrachìoni aftù * o kìrios; epàtise * to thanàto ton thànaton; * protòtokos ton nekròn eghèneto;* ek kilìas Àdhu errìsato imàs, * ke parèsche to kòsmo * to mèga èleos.

ITA: Esultino i cieli e si rallegri la terra, poiché il Signore operò potenza col suo braccio: calpestando la morte con la morte, divenne il primogenito dei morti. Egli ci ha scampati dal profondo dell’inferno ed ha accordato al mondo la grande misericordia.

2) Apòstole àghie * ke Evanghelistà Lukà * prèsveve to eleìmoni Theò, * ìna ptesmàton àfesin paràschi tes psichès imòn.

ITA: O santo Apostolo ed Evangelista Luca, intercedi presso il misericordioso Dio, perché conceda alle anime nostre il perdono dei peccati.

3) Tropario di San Demetrio

4) Kontakion del 21 Novembre: O katharòtatos naòs tu sotìros*, i politìmitos pastàs, kie parthènos*, to ieròn thisàvrisma tis dhòxis tu Theù*; sìmeron isàghiete* en do ìko Kirìu*, tin chàrin sinisàgusa* tin en Pnèvmati thìo*; in animnùsin ànghieli Theù*: àfti ipàrchi* skinì epurànios.

Ita: Il purissimo tempio del Salvatore, il talamo preziosissimo e verginale, il tesoro sacro della gloria di Dio, è oggi introdotto nella casa del Signore, portandovi, insieme, la grazia del divino Spirito; e gli angeli di Dio a lei inneggiano: Costei è celeste dimora.

 

LETTURE

APOSTOLO (Col. 4, 5-18)

Fratelli, comportatevi saggiamente con quelli di fuori; approfittate di ogni occasione. Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito di sapienza, per sapere come rispondere a ciascuno. Tutto quanto mi riguarda ve lo riferirà Tìchico, il caro fratello e ministro fedele, mio compagno nel servizio del Signore, che io mando a voi, perché conosciate le nostre condizioni e perché rechi conforto ai vostri cuori. Con lui verrà anche Onèsimo, il fedele e caro fratello, che è dei vostri. Essi vi informeranno su tutte le cose di qui. Vi salutano Aristarco, mio compagno di carcere, e Marco, il cugino di Barnaba, riguardo al quale avete ricevuto istruzioni se verrà da voi, fategli buona accoglienza e Gesù, chiamato Giusto. Di quelli venuti dalla circoncisione questi soli hanno collaborato con me per il regno di Dio e mi sono stati di consolazione. Vi saluta Epafra, servo di Cristo Gesù, che è dei vostri, il quale non cessa di lottare per voi nelle sue preghiere, perché siate saldi, perfetti e aderenti a tutti i voleri di Dio. Gli rendo testimonianza che si impegna a fondo per voi, come per quelli di Laodicèa e di Geràpoli. Vi salutano Luca, il caro medico, e Dema. Salutate i fratelli di Laodicèa e Ninfa con la comunità che si raduna nella sua casa. E quando questa lettera sarà stata letta da voi, fate che venga letta anche nella Chiesa dei Laodicesi e anche voi leggete quella inviata ai Laodicesi. Dite ad Archippo: «Considera il ministero che hai ricevuto nel Signore e vedi di compierlo bene». Il saluto è di mia propria mano, di me, Paolo. Ricordatevi delle mie catene. La grazia sia con voi.

VANGELO (Lc. 10, 16-21)

Disse il Signore: «Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me, chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato». I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse: «Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli». In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché cosi a te è piaciuto».

MEGALINARION: Axion EStin

KINONIKON: della Domenica.

sabato 3 ottobre 2009

Moi i Otuvrit

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Secondo la consolidata Tradizione di Piana,durante il mese di Ottobre (Moi i Otuvrit) ogni sera alle ore 18.30 presso la Chiesa della Madonna del Rosario, viene celebrata la funzione religiosa dedicata alla Santissima Madre di Dio.

Giorno 4 Ottobre, Prima Domenica del Mese, la Divina Liturgia delle ore 10,30 sarà celebrata nella Chiesa della Madonna del Rosario.In Cattedrale ci sarà soltanto la Divina Liturgia alle ore 08.30.

Domenica 4 Ottobre 2009

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Domenica XVIII (II di Luca). – San Ieroteo, vescovo di
Atene. Tono I – Piana: festa della Madonna del Rosario.

Antifone: quelle quotidiane.

Tropari:

1) Tu lìthu sfraghisthèndos *ipò ton Iudhèon, * ke stratiotòn filassòndon * to àchrandòn su Sòma, * anèstis triìmeros, Sotìr, * dhorùmenos to kòsmo tin zoìn; * dhià tùto e Dhinàmis * ton uranòn evòon si, Zoodhòta: * Dhòxa ti Anastàsi su, Christè, * dhòxa ti Vasilìa su, * dhòxa ti ikonomìa su, * mòne filànthrope.

2) Tropario di San demetrio o della Chiesa.

3) Kontakion del 21 Novembre: O katharòtatos naòs tu sotìros*, i politìmitos pastàs, kie parthènos*, to ieròn thisàvrisma tis dhòxis tu Theù*; sìmeron isàghiete* en do ìko Kirìu*, tin chàrin sinisàgusa* tin en Pnèvmati thìo*; in animnùsin ànghieli Theù*: àfti ipàrchi* skinì epurànios.

Letture:

Apostolo:( 2 Cor. 9, 6-11)

Fratelli, chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà, e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà. Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché “Dio ama chi dona con gioia”. Del resto Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene, come sta scritto: “Ha largheggiato, ha dato ai poveri: la sua giustizia dura in eterno”. Colui, che somministra il seme al seminatore e il pane per il nutrimento, somministrerà e moltiplicherà anche la vostra semente e farà crescere i frutti della vostra giustizia. Così sarete ricchi per ogni generosità, la quale poi farà salire a Dio l’inno di ringraziamento per mezzo nostro.

Vangelo: (Lc. 6, 31-36)

Disse Gesù alla folla: Ciò che volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell’Altissimo; perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.

Megalinarion: Axion Estin

Kinonikon: Enite ton Kirion..