sabato 7 giugno 2014

                                                        8 GIUGNO 2014
                            DOMENICA DI PENTECOSTE 
                
                                                         SABATO — VESPRO Tono 1.Festeggiamo la Pentecoste, * la venuta dello Spirito, * la realizzazione della promessa, * il compimento della speranza: * quale mistero festeggiamo! * Quanto grande ed augusto! * Noi dunque a te acclamiamo: * Artefice dell’u¬niverso, Signore, * gloria a te. 2 volte.
Hai iniziato i tuoi discepoli * a lingue di genti straniere, * perché con esse annunciassero te, * Dio Verbo immortale * che elargisci alle anime nostre * la grande misericordia˚.
Ogni bene procura lo Spirito santo: * fa scaturire le profezie, * ordina i sacerdoti, * ha insegnato la sapienza agli illetterati, * ha reso teologi i pescatori, * tiene saldo tutto l’armonico ordinamento della Chiesa. * O tu, consu¬stan¬ziale al Padre e al Figlio, * con essi assiso sull’unico trono, * o Paraclito, gloria a te.
Tono 2.
Abbiamo visto la luce vera, * abbiamo ricevuto lo Spirito celeste, * abbiamo trovato la fede vera, * adorando l’indi¬visibile Triade: * essa infatti ci ha salvati. 2 volte.
Con i profeti ci hai annunciato la via della salvezza, * e con gli apostoli, o Salvatore nostro, * è rifulsa la grazia del tuo Spirito. * Tu sei il nostro Dio, * sei Dio prima, * Dio dopo, * e per i secoli ˚.
Nei tuoi atrii innneggerò a te, * Salvatore del mondo, * e adorerò in ginocchio la tua invitta poten¬za˚: * la sera, al mattino, a mezzogiorno˚ * e in ogni tempo, * ti benedirò, Signore.
Nei tuoi atrii, Signore, * piegando le ginocchia del corpo e dell’anima, * noi fedeli cantiamo a te, * Padre che non hai avuto principio, * al Figlio, come te senza principio, * e al santissimo Spirito a te coeterno * che illumina e santifica le anime nostre.
Inneggiamo alla Triade consustanziale: * al Padre, al Figlio e al santo Spirito, * perché questo hanno annunciato tutti i profeti, * e gli apostoli insieme ai martiri.
Gloria. Ora e sempre. Tono pl. 4.
Idiómelon. Dell’imperatore Leone.
Venite, popoli, * adoriamo la Deità trisipostatica: * il Figlio nel Padre * insieme al santo Spirito. * Il Padre infatti ha intemporalmente generato * il Figlio coeterno e con lui regnante, * e lo Spirito santo era nel Padre, * glorificato insieme al Figlio; * una sola potenza, una sola sostanza, * una sola divinità * che noi tutti adoriamo dicendo: * Santo Dio, * che tutto hai creato mediante il Figlio, * con la sinergia del santo Spirito; * Santo forte, * per il quale abbiamo conosciuto il Padre * e per il quale lo Spirito santo * è venuto nel mondo; * Santo immortale, * o Spirito Paraclito, * che dal Padre procedi * e nel Figlio riposi. * Triade santa, gloria a te.
Ingresso, Luce gioiosa, il prokímenon del giorno e le letture.
Lettura del libro dei Numeri (11,16-17.24-29).Disse il Signore a Mosè: Radunami settanta uomini di tra gli anziani del popolo, uomini di cui tu sappia che sono degli anziani del popolo e loro scribi. Li condurrai alla tenda della testimonianza e staranno là con te. Io scenderò e parlerò in quel luogo con te, prenderò dello Spirito che è su di te, lo porrò su di loro, ed essi sosterranno insieme a te il peso del popolo, in modo che tu non debba portarlo da solo. Mosè radunò settanta uomini fra gli anziani del popolo e li dispose intorno alla tenda. Il Signore scese nella nube e parlò con Mosè, poi prese parte dello Spirito che era su di lui e lo pose sui settanta anziani. Come lo Spirito si posò su di loro, essi cominciarono a profetizzare nell’accampamen¬to, ma non continuarono a farlo in seguito. Erano rimasti nell’ac¬cam¬pamento due uomini di nome Eldad e Modad, e lo Spirito si posò su di loro: erano stati anch’es¬si registrati tra i settanta, ma non erano andati alla tenda. Costoro si misero a profetizzare nell’accampamento. Allora un giovane corse ad annunciarlo a Mosè dicendo: Eldad e Modad profetiz¬zano nell’accampamen¬to. Giosuè figlio di Nave, che era al servizio di Mosè, che egli si era scelto, prese la parola e disse: Mosè, mio signore, impediscili. Ma Mosè gli rispose: Saresti forse geloso per me? Volesse il Signore che tutti divenissero profeti nel popolo, quando il Signore inviasse su di loro il suo Spirito!
Lettura della profezia di Gioele (2,23-3,5).Cosí dice il Signore: Figli di Sion, gioite e rallegratevi nel Signore vostro Dio, perché vi ha dato cibo in giusta misura, e farà scendere per voi la pioggia primaverile e quella autunnale come un tempo. Le vostre aie si riempiranno di frumento e i vostri torchi traboccheranno di vino e di olio. Vi compenserò per le annate divorate dalla locusta, dal bruco, dal grillo e dalle cavallette, il grande esercito che ho mandato contro di voi. Mangerete in abbondanza, vi saziere¬te e loderete il nome del Signore vostro Dio che ha fatto prodigi con voi: il mio popolo non dovrà mai piú arrossire. Ricono¬scerete che io sono in mezzo a Israele, che io sono il Signore vostro Dio e non c’è altri all’infuori di me: mai piú il mio popolo dovrà arrossire. E dopo ciò riverse¬rò del mio Spirito su ogni carne, e profetizzeranno i vostri figli e le vostre figlie, i vostri anziani avranno sogni e i vostri giovani avranno visioni. Sí, anche sui miei servi e sulle mie serve in quei giorni riverserò del mio Spirito e diverranno profeti. Farò prodigi in alto nel cielo, e in basso darò segni sulla terra: sangue, fuoco e vapore di fumo. Il sole si muterà in tenebra e la luna in sangue, prima che venga il giorno del Signore, grande e a tutti manifesto, e allora chiunque invocherà il nome del Signore, sarà salvato.
Lettura della profezia di Ezechiele (36,24-28).Cosí dice il Signore: Vi prenderò di tra le genti, vi radunerò da tutte le terre e vi introdurrò nella vostra terra: vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli, e io vi purifiche¬rò: vi darò un cuore nuovo e uno spirito nuovo; toglierò il cuore di pietra dalla vostra carne e vi darò un cuore di carne, metterò in voi il mio Spirito e farò sí che camminiate nei miei precetti, che custodiate e mettiate in pratica i miei decreti. Abiterete nella terra che ho dato ai vostri padri, sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio.
Alla lití. Stichirá idiómela. Tono 2.Con i profeti ci hai annunciato la via della salvezza, * e con gli apostoli, o Salvatore nostro, * è rifulsa la grazia del tuo Spirito. * Tu sei il nostro Dio, * sei Dio prima, * Dio dopo, * e per i secoli ˚.
Gloria. Ora e sempre. Tono pl. 4.
Quando inviasti il tuo Spirito, Signore, * agli apostoli seduti in casa, * i figli degli ebrei videro * e sbigot¬ti¬ro¬no per la meraviglia: * li udivano infatti esprimersi in lingue straniere, * come lo Spirito concedeva loro; * infatti, da illetterati che erano, * essi erano divenuti sapienti * e conquistando le genti alla fede, * espone¬vano loro con elo¬quenza le cose divine. * Anche noi dunque a te acclamia¬mo: * O tu che sei apparso sulla terra * e ci hai salvati dall’er¬rore, * Signore, * gloria a te.
Allo stico, stichirá idiómela. Tono pl. 2.Poiché le genti ignoravano, o Signore, * la potenza dello Spirito santissimo * effusa sui tuoi apostoli, * attri¬buivano a ubriachezza * l’alternarsi delle diverse lingue. * Ma noi, che da loro siamo stati confermati, * incessan¬temente cosí diciamo: * Il tuo santo Spirito non togliere da noi˚, * o amico degli uomini, * te ne preghi¬a¬mo.
Stico: Un cuore puro crea in me, o Dio, e uno spirito retto rinnova nelle mie viscere.
Signore, * l’effusione del tuo santo Spirito * che ha colmato i tuoi apostoli, * li ha resi capaci di parlare in lingue straniere: * il prodigio pareva dunque ubriachezza agli increduli, * ma, per i credenti, era apportatore di salvez¬za. * Rendi degni anche noi dell’illu¬minazione del tuo Spirito, * o amico degli uomini, * te ne preghiamo.
Stico: Non rigettarmi dal tuo volto, e il tuo Spirito santo non togliere da me.
Re celeste, Paraclito, * Spirito della verità˚, * tu che ovunque sei e tutto riempi˚, * tesoro dei beni * ed elar¬gitore di vita, * vieni e poni in noi la tua dimo¬ra, * purificaci da ogni macchia * e salva, o buono, le anime nostre.
Gloria. Ora e sempre. Tono pl. 4.
Un tempo si confusero le lingue * per l’audacia che spinse a costruire la torre˚, * ma ora le lingue sono riempite di sapienza * per la gloria della scienza divina. * Là, Dio condannò gli empi per la loro colpa, * qui il Cristo illumi¬na i pescatori con lo Spirito. * Allora si produsse come castigo l’impossibilità di parlarsi, * adesso si inau¬gura la concorde sinfonia delle voci * per la salvezza delle anime nostre.
Apolytíkion. Tono pl. 4.Benedetto sei tu, Cristo Dio nostro: * tu hai reso sapien¬-tissimi i pescatori, * inviando loro lo Spirito santo, * e per mezzo loro * hai preso nella rete l’uni¬ver¬so˚. * Amico degli uomini, gloria a te.
Quindi il resto come di consueto e il congedo: Colui che dai cieli ha inviato, in forma di lingue di fuoco, il santissimo Spirito sui suoi santi discepoli e apostoli, Cristo, vero Dio no

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