
BLOG DELLA CATTEDRALE DI PIANA DEGLI ALBANESI
giovedì 29 gennaio 2009
Domenica 1 Febbraio 2009

mercoledì 21 gennaio 2009
AKATALIPTON ESTIN ( Megalinarion del 2 Febbraio)
Akatalipton estìn è il Megalinarion della Festa della Presentazione al Tempio di Nostro Signore Gesù Cristo che si festeggia il 2 Febbraio. Proponiamo la versione del canto in lingua greca con la musica tradizionale delle Colonie Greco-Albanesi di Sicilia. Il brano è eseguito dal Coro dei Papadhes di Piana degli Albanesi e si trova nel Cd "Theotokos to onoma aftì" edito nel 2006.
Ecco il testo: Θεοτόκε ἡ ἐλπίς, πάντων τῶν Χριστιανῶν, σκέπε φρούρει φύλαττε, τοὺς ἐλπίζοντας εἰς σέ. Ἐν νόμῳ, σκιὰ καὶ γράμματι, τύπον κατίδωμεν οἱ πιστοί, πᾶν ἄρσεν τὸ τὴν μήτραν διανοῖγον, ἅγιον Θεῷ, διὸ πρωτότοκον Λόγον, Πατρὸς ἀνάρχου Υἱόν, πρωτοτοκούμενον Μητρί, ἀπειράνδρω, μεγαλύνομεν.
Italiano: Madre di Dio, speranza di tutti i cristiani, proteggi e custodisci e vigilia su quanti sperano in te. Nell'ombra e nella lettera della legge, contempliamo o fedeli, la figura: ogni maschio che apre il seno materno è sacro a Dio; magnifichiamo dunque come primogenito il Verbo, Figlio del Padre che non ha principio, primo nato ad una madre ignara d'uomO.
Albanese: O Mëma e t’ yn’ Zoti, * shpresa e gjithë të krështerëvet, * pështro, ruaj e kij kujdes * për ata çë shpresojën tek ti: * Në ligjën, si hje e shkronjë * pamë fytyrën, na të besmit: * çdo djalë çë i pari del nga gjiri, * i shejtë për Perëndinë; * andaj Fjalën e paralindur, * Birin e Atit të pazënëfill,* të parin ç’i leu njëi Mëmje * pa burrë, madhërojëm na.
martedì 20 gennaio 2009
Domenica 25 Gennaio 2009

TROPARI:
1) Tono IV (To fedhròn...)
2) Di San Gregorio ( O pimenikòs avlòs)
3) San Demetrio ( Mègan èvrato)
4) Kontakion, del 2 Febbraio ( O Mitran parthenikìn)
LETTURE:
Apostolo: (del Santo) Ebrei 7,26-28; 8, 1-2
Vangelo: (della Domenica) Luca 19, 1-10
giovedì 15 gennaio 2009
Concerto a Palazzo Adriano
lunedì 12 gennaio 2009
San Demetrio

La nuova versione del martirologio cattolico non si sbilancia però verso nessuna delle leggende popolari nate nel corso dei secoli ed addirittura non cita la città di Tessalonica, assai legata al culto del santo. Sirmio, odierna Sremska Mitrovica nella Vojvodina serba, fu dunque assai probabilmente il luogo del martirio di Demetrio, forse diacono locale, prima del V secolo. Il culto del santo si diffuse oltre i confini della città forse quando Leonzio, prefetto dell’Illirico, trasferì la sede dell’autorità civile a Tessalonica, attuale Salonicco nella provincia greca della Macedonia. Pare che proprio lui fece edificare due grandi chiese in onore del santo nelle due città suddette. E’ fuori dubbio che Demetrio sia stato venerato a Sirmio prima ancora che la chiesa tessalonicese fosse costruita. Ma dopo la distruzione di Sirmio operata dagli unni nel 441, fu proprio Tessalonica a diventare il nuovo centro assoluto del culto del martire, divenendo fonte di attrazione per numerosi pellegrini. Si dice che le sue reliquie avrebbero potuto essere state qui trasferite verso il 418, ma non sussistono prove archeologicamente attendibili dell’esistenza di un reliquiario.
Nel corso dei secoli nacque una “passio” relativa alla presunta storia del martire, che lo volle cittadino di Tessalonica, arrestato per la sua attività di predicazione del Vangelo e giustiziato presso le terme locali senza lo svolgimento di alcun processo. La chiesa, edificata sulle terme, ne incorpora una parte come una cripta, e si narra che nel Medio Evo le reliquie del santo trasudassero un olio profumato e miracoloso.
Il più antico documento scritto ancora in nostro possesso risale solo al IX secolo ed attribuisce all’imperatore Massimiano l’ordine di procedere all’esecuzione. Racconti successivi, non meno leggendari, definirono Dimetri proconsole o guerriero, rendendolo in tal modo popolare tra i crociati che contribuirono ad espanderne il culto. Storicamente si può però solamente limitare ad affermare, come per San Giorgio, l’esistenza di un martire cristiano di nome Demetrio e nulla di più. Il giorno della sua festa è particolarmente solennizzato dalle Chiese orientali il 26 ottobre ed il suo nome è citato nella liturgia bizantina. L’originaria basilica macedone, distrutta da un incendio nel 1917 era adornata da preziosi mosaici risalenti al primo millennio, nei quali Demetrio era raffigurato in abiti diaconali, anche se tradizionalmente fu sempre raffigurato come soldato.
Quanto alla data della sua memoria, se i sinassari bizantini la menzionano 26 ottobre, il Martirologio Romano ha conservato la data del Martirologio Siriaco, cioè il 9 aprile, benchè la fonte sia un testo corrotto: « Romae natalis sanctorum Demetrii, Concessi. Hilarii et sociorum ». Una seconda volta la medesima fonte commemora all’8 ottobre, data di cui però non si comprende bene l’origine. La stessa fonte commemora, ma a Tessalonica, il martirio di Demetrio. Il Calendario Palestino-georgiano del Sinaiticus 34, infine, commemora Demetrio insieme con un altro martire, Foca, il 25 ottobre e da solo il giorno seguente.
Ecco due video sui Vespri della Festa di San Demetrio. Piana 25.10.08
domenica 11 gennaio 2009
sabato 10 gennaio 2009
Festa dell'Epifania
Nel video si vede benissimo il volo della Colomba e si sente la voce dei sacerdoti che cantano in greco antico l'inno della festa dell'Epifania, di cui diamo una traduzione in italiano.
Corso prematrimoniale

AVVISO
Orari delle Celebrazioni Liturgiche

Orari delle Celebrazione liturgiche (Periodo Invernale)
DOMENICHE
Ore 08.30 Divina Liturgia presso la Chiesa della Madonna del Rosario
Ore 10.30 Divina Liturgia presso la Cattedrale San Demetrio M.
FERIALI
Ore 08.30 Divina Liturgia
SABATI E VIGILIE
Ore 18.00 Esperinos (Vespri)
Ogni Domenica alle ore 15.30 Catechismo per i Ragazzi della Parrocchia
Ogni Mercoledì alle ore 21.00 Prove di Canto del Coro Parrocchiale.
p.s. l foto è tratta da http://www.flickr.com/photos/schano/2952888392/
Aperura Blog

Il Parroco è Papas Jani Pecoraro