sabato 2 giugno 2012

SABATO — VESPRO della DOMENICA di TUTTI I SANTI

Stichirá anastásima. Tono pl. 4.

Offriamo a te, o Cristo, * l’inno vespertino e il culto razionale˚, * perché ti sei compiaciuto di farci misericordia * con la tua risurrezione.

Signore, Signore, * non ci respingere dal tuo volto˚, * ma compiaciti di farci misericordia * con la tua risurrezione.

Gioisci, santa Sion, * madre delle Chiese, * dimora di Dio˚: * perché per prima tu hai ricevuto * la remissione dei peccati, * per la risurrezione.

Altri stichirá, anatoliká.

Il Verbo di Dio Padre, * generato prima dei secoli, * negli ultimi tempi˚, * incarnato dalla ignara di nozze, * volontariamente si è sottoposto alla morte di croce˚, * e con la sua risurrezione ha salvato l’uomo, * che un tempo era stato messo a morte.

Diamo gloria, o Cristo, * alla tua risurrezione dai morti: * con essa hai liberato la stirpe di Adamo * dalla tirannide dell’ade, * e come Dio hai donato al mondo la vita eterna * e la grande misericordia˚.

Gloria a te, Cristo Salvatore, * Figlio unigenito di Dio, * tu che sei stato confitto alla croce * e sei risorto dalla tomba il terzo giorno˚.

Di tutti i santi. Tono pl. 2. Riposta nei cieli.

I rètori spirituali, * i discepoli del Salvatore, * divenuti per la fede strumenti dello Spirito, * si sono sparsi per i confini della terra, * seminando con retta fede il sacro annuncio; * da essi sono germogliati, * per divina coltivazione e grazia, * gli eserciti dei martiri, * che hanno imitato la sacra passione * con multiformi tormenti, flagelli e fuoco: * essi intercedono con franchezza * per le anime nostre.

Accesi dal fuoco dell’amore per il Signore, * non hanno fatto alcun conto del fuoco; * ardendo come divini carboni, * i martiri venerabili hanno bruciato in Cristo * i sarmenti secchi dell’inganno arrogante; * hanno chiuso la bocca delle belve * con sacre invocazioni, * e, mentre venivano recise le loro teste, * hanno fatto a pezzi tutte le falangi del nemico; * versando con fortezza torrenti di sangue, * hanno irrigato la Chiesa * che fiorisce nella fede.

In lotta con le belve, * martoriati con lame, * scorticati con unghie, * privati delle mani e stra-ziati, * i martiri forti, * duramente consumati dal fuoco, * trafitti, con le giunture recise, * sopportavano con tutta fortezza, * guardando all’eredità futura e alle immacolate corone * e alla gloria di Cristo: * davanti a lui intercedono con franchezza per le anime nostre.

Con sacri canti, * com’è nostro dovere acclamiamo, * in tutti i paesi della terra, * la sacra assemblea di quanti hanno lottato con fede, * degli apostoli, dei martiri, * dei sacerdoti dal divino sentire, * delle donne venerabili: * poiché essi, terrestri, * sono stati congiunti agli esseri celesti, * e con la loro passione hanno ricevuto l’impas¬sibilità, * per grazia di Cristo: * ed ora, avvolgendoci di luce come astri risplendenti, * intercedono con franchezza per le anime nostre.

Gloria. Tono pl. 2.

Divino coro dei martiri, * fondamento della Chiesa, * perfezione del vangelo, * voi avete adempiuto coi fatti * le parole del Salvatore: * per voi sono state chiuse * le porte dell’ade aperte contro la Chiesa; * l’effusione del vostro sangue * ha disseccato le libagioni agli idoli; * la vostra immolazione * ha generato la moltitudine dei credenti. * Voi avete colmato di stupore gli incorporei, * e state con la vostra corona davanti a Dio: * presso di lui incessantemente intercedete * per le anime nostre.

Ora e sempre. Theotokíon. Tono pl. 4.

Il Re dei cieli, * nel suo amore per noi, * è apparso sulla terra e ha vissuto con gli uomini˚: * assun¬ta la carne da Vergine pura, * e da lei procedendo dopo averla assunta, * uno solo è il Figlio, * duplice nella natura, * ma non nell’ipòstasi; * proclamandolo dunque * realmente Dio perfetto e uomo perfetto, * noi confessiamo Cristo Dio nostro51 . * E tu supplicalo, * o Madre senza nozze, * perché sia fatta misericordia alle anime nostre.

Ingresso, Luce gioiosa, il prokímenon del giorno e le letture.

Lettura della profezia di Isaia (43,9-14).

Cosí dice il Signore: Tutte le genti si sono riunite insieme, e si riuniranno dei capi di mezzo a loro. Chi proclamerà fra loro queste cose, o chi vi farà udire ciò che è sin dal principio? Producano i loro testimoni, si giustifichino e dicano il vero. Siate miei testimoni: e anch’io, il Signore Dio, sono testimone, insieme al servo che mi sono scelto, affinché conosciate, crediate in me, e comprendiate che Io Sono. Prima di me non ci fu altro Dio, né ci sarà dopo. Io sono Dio, e non c’è salvatore all’infuori di me. Io ho proclamato e ho salvato; io ho rimproverato, e non c’era fra voi dio straniero: voi siete miei testimoni, e io sono il Signore Dio. Dal principio io sono, e non c’è chi sfugga dalle mie mani; io agirò, e chi lo impedirà? Cosí dice il Signore Dio, colui che vi redime, il santo d’Israele.

Lettura del libro della Sapienza di Salomone (3,1-9).

Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, e nessun tormento può toccarle. Parve agli occhi degli stolti che morissero, e fu considerato un danno il loro esodo, e una rovina la loro dipartita: ma essi sono nella pace. Infatti, anche se agli occhi degli uomini vengono castigati, la loro spe¬ran¬za è piena di immortalità. Un poco corretti, riceveranno grandi benefi¬ci, perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé.

Come oro nel crogiuolo li ha saggiati, e come olocausto li ha accettati. Nel tempo in cui saranno visitati risplenderanno, e correranno qua e là come scintille nella stoppia. Giudicheranno genti e domineranno popoli, e regnerà su di loro il Signore per sempre. Quelli che confidano in lui comprenderanno la verità, e coloro che sono fedeli nell’amore dimoreranno presso di lui: perché grazia e mise¬ricordia sono per i suoi santi, ed egli visita i suoi eletti.

Lettura del libro della Sapienza di Salomone (5,15-6,3).

I giusti vivono in eterno, la loro mercede è nel Signore e l’Altissimo si prende cura di loro. Per questo riceveranno il nobile regno e lo splendido diadema dalla mano del Signore, poiché egli con la sua destra li copre e col suo braccio li protegge. Prenderà come armatura la sua gelosia e armerà la creazione per far vendetta dei nemici. Rivestirà la corazza della giustizia e cingerà come elmo un giudizio verace. Prenderà come scudo invincibile la santità; aguzzerà come spada la sua collera severa: il mondo combatterà insie¬me con lui contro gli insensati.

Scoccheranno gli infallibili dardi dei fulmini, e come da un arco ben teso, dalle nubi voleranno al bersaglio, e dalla fionda saranno scagliati chicchi di grandine pieni di furore. Infurierà contro di loro l’acqua del mare, i fiumi li sommergeranno senza pietà. Si leverà contro di loro un vento impetuoso e li disperderà come un uragano. L’iniquità renderà deserta tutta la terra e le cattive azioni rovesce¬ranno il trono dei potenti. Ascoltate dunque, o re, e com¬prendete; imparate, giudici dei confini della terra; porgete l’orecchio, voi che dominate le moltitudini e che vi gloria¬te del gran numero dei vostri popoli: il vostro potere vi è stato dato dal Signore, e la vostra sovranità dall’Altissi¬mo.

Allo stico, stichirá anastásima. Tono pl. 4.

Apósticha anastásima.

Sei salito sulla croce, * o Gesú, disceso dai cieli˚; * sei venuto alla morte, * tu, vita immortale; * a coloro che sono nelle tenebre, * tu, luce vera˚; * a coloro che sono caduti, * tu, risurrezione di tutti˚. * O luce e Salvatore nostro, * gloria a te.

Apósticha alfabetici.

Glorifichiamo Cristo, * il risorto dai morti; * dopo aver assunto anima e corpo, infatti, * con la passio¬ne li ha separati l’una dall’altro: * mentre l’anima immacolata, * discesa all’ade, lo ha spogliato, * il corpo santo del Redentore delle anime nostre * nella tomba non ha visto la corruzione.˚

Con salmi e inni, * glorifichiamo, o Cristo, * la tua risurrezione dai morti, * con la quale ci hai liberati * dalla tirannide dell’ade, * e come Dio ci hai donato la vita eterna * e la grande misericordia˚.

O Sovrano dell’universo, * incomprensibile Creatore del cielo e della terra, * patendo sulla croce, * hai fatto scaturire per me l’impassibilità; * acceTtata la sepoltura e risorto nella gloria, * insieme a te, con mano onnipotente, * hai risuscitato Adamo. * Gloria alla tua risurrezione il terzo giorno˚, * per la quale ci hai donato la vita eterna * e il perdono dei peccati, * tu che solo sei compassionevole.

Gloria. Tono pl. 2.

Venite, fedeli, * intrecciamo oggi una danza * e piamente facciamo festa, * gloriosamente onorando * la gloriosa e venera¬bile memoria di tutti i santi, * e diciamo: * Gioite, apostoli gloriosi, * profeti, martiri e ponte¬fici; * gioisci, moltitudine dei monaci e dei giu¬sti; * gioisci, coro delle donne venerabili: * e inter¬cedete presso Cristo per il mondo, * perché doni vittoria al re contro i barbari, * e alle anime nostre * la grande misericordia˚.

Ora e sempre. Theotokíon. Stesso tono.

Il mio Creatore e Redentore, * il Cristo Signore, * procedendo dal tuo grembo, o tutta pura, * rivestendosi di me * ha liberato Adamo dalla maledizione antica˚. * Per questo, o tutta pura, * noi gridiamo senza sosta a te, * veramente Madre-di-Dio e Vergine, * il ‘Gioisci’ del¬l’an¬gelo˚: Gioisci, Sovrana, * avvocata, protezione e salvez¬za * delle anime nostre.

Apolytíkion anastásimon. Tono pl. 4.

Sei disceso dall’alto, * o pietoso, * hai accettato la sepoltura di tre giorni, * per liberare noi dalle passioni: * vita e risurrezione nostra˚, * Signore, * gloria a te.

Gloria. Dei santi. Aftómelon. Tono 4.

Rivestita come di porpora e bisso˚ * del sangue dei tuoi martiri nel mondo intero, * la tua Chiesa tramite loro a te grida, * o Cristo Dio: * Fa’ scendere sul tuo popolo le tue compassioni, * concedi agli abitanti della tua città la pace * e dona alle anime nostre * la grande misericor¬dia˚.

Ora e sempre. Theotokíon. Aftómelon.

Il mistero nascosto dall’eternità * e ignoto agli angeli, * è stato rivelato grazie a te˚, * Madre-di-Dio, * agli abitanti della terra: * Dio incarnato, in unione senza confusione52 , * Dio che per noi * ha volontariamente accettato la croce˚, * e risuscitando con essa il primo uomo creato, * ha salvato dalla morte le anime nostre.

Quindi il resto come di consueto e il congedo:

Colui che è risorto dai morti, Cristo, vero Dio nostro...

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