venerdì 5 settembre 2014

                                          5 SETTEMBRE 2014
                                                  Sinassario
            Il 5 di questo stesso mese, memoria di Zaccaria profeta, padre del precursore.                                  
                                
Per la sua santa intercessione, o Dio, abbi pietà di noi.
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Portando su di te l’unzione e la tunica divina, * o Zaccaria ben degno di essere celebrato, * hai esercitato il sacerdozio come un angelo di Dio, * ponendoti quale mediatore * tra il Creatore e la creatura, * o beato, * e limpidamente accogliendo in te * le manifestazioni dello Spirito divino: * per questo ti diciamo beato, * e celebrando oggi la tua santa festività, * diamo gloria al Salvatore.
Hai visto bambino, partorito dalla fanciulla, * o Zaccaria ispirato da Dio, * colui che è coeterno al Padre, * e davanti a tutti lo preannunci al tuo bambino: * Sarai veramente profeta, * per preparare i suoi sentieri˚. * Con lui noi ti diciamo beato, * e santamente celebriamo * la tua veneranda festività, * o teòforo felicissimo.
Eri tempio vivente e animato del divino Spirito, * e in mezzo al tempio, o glorioso, * mentre stavi insieme a Dio con cuore puro, * fosti ingiustamente sgozzato, * compiendo col martirio la tua corsa divina, * o degno di ammirazione: * sei perciò salito al tempio celeste, * e col tuo proprio sangue chie¬di perdono * per quelli che ti onorano.
Gloria. Tono pl. 4. Di Giovanni monaco.
Rivestito della tunica del sacerdozio secondo la Legge, * hai compiuto il tuo servizio * conforme all’ordine di Aronne, * e stando nel tempio * hai chiaramente contemplato una forma angelica˚, * o beatissimo. * Per questo noi tutti, * cantan¬do come dobbiamo la tua dipartita, * o Zaccaria, * con inni celebriamo te * che dopo essere invecchiato * hai prodotto il glorioso Giovanni. * Intercedi per la nostra salvezza * presso il Dio misericordioso.
Ora e sempre.
Theotokíon. Signore, anche comparendo al tribunale.
Signore, custodisci tu, * per intercessione della Madre tua, * il gregge che nella tua compassione * hai riscattato col tuo sangue prezioso˚, * e conservalo illeso dall’insolenza dei nemici, * affinché inneggiando glorifichiamo * la tua divina condiscendenza.
Tono pl. 4. O straordinario prodigio!
O straordinario prodigio! * L’arcangelo che nell’alto dei cieli * si tiene davanti a Dio, * porta a Zaccaria, liturgo dal divino sentire, * il buon annuncio della concezione del precursore˚, * nonostante l’età e la sterilità˚. * Oh, la tua ineffabile provvidenza, Sovrano! * Per essa, o Cristo, * salva le anime nostre, * perché solo sei compassionevole.
Stico: Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo.
O straordinario prodigio! * L’ammutolire di Zaccaria con tutta chiarezza profetizza * il silenzio dell’antico patto * e la manifestazione del nuovo˚: * poiché tacendo il com¬pimento della Legge * ha mostrato la luce della gra¬zia. * Oh, la tua sapiente provvidenza, * amico degli uomini! * Per essa custo¬discici tutti * nella tua onnipotenza.
Stico: E tu bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo.
O straordinario prodigio! * Fedele tra i sacerdoti, * nobile tra i martiri * e profeta glorioso che preannuncia il fu¬turo, * Zaccaria si mostra, o Sovrano, * adorno di una tri¬plice corona. * Oh, i tuoi ricchi doni, amico degli uo¬mini! * Per essi, o Cristo, * facci tutti degni del tuo regno.
Gloria. Tono 2. Di Anatolio.
Come sacerdote puro * sei entrato nel santo dei santi; * e, rivestita la sacra tunica, * hai irreprensibilmente servito Dio, * stabilendo leggi come Aronne, * e guidando come Mosè le tri¬bú d’Israele, * con il limpido suono dei campanelli˚: * per questo sei stato ucciso, * ma il tuo sangue giusto è divenuto per noi * guarigione salutare, * e come unguento di soave o¬do¬re * apre le nostre orecchie * perché conseguiamo la vita eter¬na. * Zaccaria tre volte beato, * genitore di Giovanni bat¬tista, * e coniuge di Elisabetta, * intercedi con fervore per le anime nostre.
Ora e sempre. Theotokíon. Quando dal legno.
Davvero ha superato il mio capo, * o pura, * la molti¬tudine delle mie iniquità, * si sono moltiplicate le mie iniquità, * e io, infelice e incorreggibile, * porto un peso im¬portabile, smi¬su¬rato˚, * o Vergine. * Tu dunque previe¬nimi * con la tua fervida intercessione, * e salvami, * o sola correzione dei peccatori.
Oppure stavrotheotokíon, stessa melodia.
Hai sostenuto molte pene, o immacolata, * alla crocifissione del tuo Figlio e Dio, * e tra le lacrime gemevi * alzando grida amare: * Ahimè, Figlio dolcissimo, * tu ingiustamente pa¬tisci * perché vuoi riscattare i figli della terra nati da Ada¬mo! * Noi dunque, Vergine tutta santa, * ti supplichiamo con fede: * rendici propizio il Figlio tuo.
Apolytíkion. Tono 4. Restò attonito Giuseppe.
Avvolto nell’abito sacerdotale, o sapiente, * hai santamente offerto secondo la legge di Dio * olocausti accetti, o Zaccaria, * e sei divenuto un luminare, * un veggente di mistiche realtà, * recando manifestamente in te i segni della grazia, * o sapientissimo: * ucciso di spada nel tempio di Dio, * o profeta di Cristo, * insieme al precursore intercedi * per la salvezza delle anime nostre.
Oggi Zaccaria, * profeta e sacerdote dell’Altissimo, *genitore del precursore, * ha imbandito la mensa, * nutrendo i fedeli col suo ricordo * e mescendo per loro la bevanda della giustizia. * Celebriamolo dunque * come divino iniziato della grazia di Dio.
Ikos.
Il sacerdote ha accolto il silenzio della Legge, * accogliendo per le parole dell’angelo, * insieme a Elisabetta, sterile e casta, * il precursore, profeta e iniziato all’avvento di Cristo˚: * con la sua nascita, * si sono inaugurate la grazia e la redenzione * e la nostra universale riconciliazione, * perché egli, divino iniziato alla grazia di Dio, * annuncia l’agnello e Creatore, * colui che rinnova la creazione, * colui che dalla sterile provvede il frutto, * e che si è manifestato come Figlio della Vergine.
Sinassario.
Il 5 di questo stesso mese, memoria di Zaccaria profeta, padre del precursore.
Per la sua santa intercessione, o Dio, abbi pietà di noi. Amen.
Exapostilárion. Udite, donne.
Hai irreprensibilmente esercitato il sacerdozio * davanti al Dio onnipotente, * secondo le disposizioni della Legge, * o Zaccaria profeta: * per questo mentre offrivi l’incenso * ti apparve l’angelo dicendo˚: * Genererai il precursore di Cristo, * mediatore tra la Legge e la grazia divina.
Theotokíon, stessa melodia.
Sono passate, o Vergine Madre, * le cose che un tempo si compivano * nell’ombra della Legge e della figura˚: * poiché tu senza seme hai generato * il Dio datore della Legge, * per la redenzione dei mortali. * An¬che me dunque, vinto dalla legge del peccato˚, * conferma con la legge divina.
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