lunedì 22 aprile 2013


23 APRILE 2013

Memoria del santo e glorioso 


megalomartire Giorgio, il trionfatore.



VESPRO 

stichirá prosómia del santo.

Tono 4. Aftómelon.

    Come generoso fra i martiri, noi oggi riuniti ti acclamiamo, 

Giorgio vittorioso: perché hai compiuto la corsa, hai 

conservato la fede,e hai ricevuto da Dio la corona della 

vittoria: pregalo di liberare dalla corruzione e dai pericoli 

quanti celebrano con fede * la tua memoria sempre 

venerabile. 

   Con animo coraggioso, ti sei fiduciosamente gettato nella lotta,come un leone, o glorioso, trascurando il corpo che dovrà corrompersi, dandoti piuttosto sapiente cura dell’anima incorruttibile. Da molte speci di pene sei stato provato, o Giorgio, come oro purificato sette volte.
 Hai patito col Salvatore,e con la morte, o glorioso,volontariamente ne hai imitato la morte:per questo con lui regni sfolgorante, avendo rivestito la splendente porpora del tuo sangue, adorno dello scettro delle tue lotte e insigne per la corona della vittoria, per i secoli senza fine, o megalomartire Giorgio.
   Stringendoti alla corazza della fede,allo scudo della grazia e alla lancia della croce, sei divenuto, Giorgio,imprendibile per gli avversari, e come principe divino, messe in rotta le falangi dei demoni,fai coro insieme agli angeli;e ricolmando i fedeli di cure, li santifichi e li salvi * quando vieni invocato. 
    Ti riconosciamo astro dalla luce copiosa,splendente nel firmamento come sole, ti acclamiamo perla preziosissima, pietra rilucente, figlio del giorno,generoso fra i martiri, difensore dei fedeli nei pericoli: e celebriamo la tua memoria, o Giorgio trionfatore. 
  Quando navigo nel mare,quando cammino per la via,quando dormo nella notte, custodiscimi; quando sono desto, salvami,beatissimo Giorgio,e guidami a fare la volontà del Signore,affinché nel giorno del giudizio io,che mi rifugio sotto la tua protezione, trovi il perdono per quanto avrò commesso in vita.
Gloria. Tono pl. 2.
  Hai vissuto in modo degno del tuo nome,soldato Giorgio;infatti, prendendo sulle spalle la croce di Cristo,hai lavorato con arte la terra resa desolata dall’inganno diabolico, e, sradicato il culto degli idoli pieno di spine, hai piantato il tralcio della fede ortodossa. Perciò tu fai sgorgare guarigioni per i fedeli di tutta la terra,e sei divenuto giusto agricoltore della Triade.Intercedi, ti preghiamo, per la pace del mondo e la salvezza delle anime nostre.

Ora e sempre. Della festa corrente.

Ingresso, Luce gioiosa, il prokímenon del giorno e le letture.

Lettura della profezia di Isaia (43,9-14).
Cosí dice il Signore: Tutte le genti si sono riunite insieme, e si riuniranno dei capi di mezzo a loro. Chi proclamerà fra loro queste cose, o chi vi farà udire ciò che è sin dal principio? Producano i loro testimoni, si giustifichino e dicano il vero. Siate miei testimoni: e anch’io, il Signore Dio, sono testimone, insieme al servo che mi sono scelto, affinché conosciate, crediate in me, e comprendiate che Io Sono. Prima di me non ci fu altro Dio, né ci sarà dopo. Io sono Dio, e non c’è salvatore all’infuori di me. Io ho proclamato e ho salvato; io ho rimproverato, e non c’era fra voi dio straniero: voi siete miei testimoni, e io sono il Signore Dio. Dal principio io sono, e non c’è chi sfugga dalle mie mani; io agirò, e chi lo impedirà? Cosí dice il Signore Dio, colui che vi redime, il santo d’Israele.

Lettura del libro della Sapienza di Salomone (3,1-9).

Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, e nessun tormento può toccarle. Parve agli occhi degli stolti che morissero, e fu considerato un danno il loro esodo, e una rovina la loro dipartita:ma essi sono nella pace. Infatti, anche se agli occhi degli uomini vengono castigati,la loro speranza è piena di immortalità. Un poco corretti, riceveran-no grandi benefici, perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé. 
Come oro nel crogiuolo li ha saggiati, e come olocausto li ha accettati. Nel tempo in cui saranno visitati risplenderanno, e correranno qua e là come scintille nella stoppia. Giudicheranno genti e domineranno popoli, e regnerà su di loro il Signore per sempre. Quelli che confidano in lui comprenderanno la verità, e coloro che sono fedeli nell’amore dimoreranno presso di lui: perché grazia e misericordia sono per i suoi santi, ed egli visita i suoi eletti.

Lettura del libro della Sapienza di Salomone (5,15-6,3).

I giusti vivono in eterno, la loro mercede è nel Signore e l’Altissimo si prende cura di loro. Per questo riceveranno il nobile regno e lo splendido diadema dalla mano del Signore, poiché egli con la sua destra li copre e col suo braccio li protegge. Prenderà come armatura la sua gelosia e armerà la creazione per far vendetta dei nemici. Rivestirà la corazza della giustizia e cingerà come elmo un giudizio verace. Prenderà come scudo invincibile la santità; aguzzerà come spada la sua collera severa: il mondo combatterà insieme con lui contro gli insensati.
Scoccheranno gli infallibili dardi dei fulmini, e come da un arco ben teso, dalle nubi voleranno al bersaglio, e dalla fionda saranno scagliati chicchi di grandine pieni di furore. Infurierà contro di loro l’acqua del mare, i fiumi li sommergeranno senza pietà. Si leverà contro di loro un vento impetuoso e li disperderà come un uragano. L’iniquità renderà deserta tutta la terra e le cattive azioni rovesceranno il trono dei potenti. Ascoltate dunque, o re, e comprendete; imparate, giudici dei confini della terra; porgete l’orecchio, voi che dominate le moltitudini e che vi gloriate del gran numero dei vostri popoli: il vostro potere vi è stato dato dal Signore, e la vostra sovranità dall’Altissimo. 

Allo stico, stichirá prosómia del santo.

Tono 4. Tu che sei stato chiamato dall’Altissimo.

    Celebrano i popoli con canti e inni la tua memoria ovunque celebrata, o Giorgio:nobile e luminosa ha infatti brillato, adorna di gloria e grazia multiformi; per questo anche le angeliche schiere tripudiano. Applaudono i martiri insieme agli apostoli per i trofei delle tue lotte, o martire,e celebrano il Salvatore,Cristo Dio nostro, che ti ha glorifica-to: e tu pregalo di salvare e illuminare le anime nostre.
Stico: Il giusto fiorirà come palma, si moltiplicherà come cedro del Libano. 

      Rivestito dell’armatura di Cristo, o Giorgio,sei stato trovato da quanti non ti cercavano, acceso di zelo per Cristo;e coprendo di scherno la seduzione distruttrice degli dèi vani, gridavi agli empi: Io milito per il Cristo mio Re, per questo né belve, né ruote, né fuoco, né spada * possono separarmi dall’amore del Cristo Dio nostro. Pregalo dunque di salvare e illuminare le anime nostre. 
Stico: Per i santi che sono nella sua terra, il Signore ha reso mirabili, in loro, tutte le sue volontà. 

        Disprezzando i molteplici strumenti di tortura, gli svariati tormenti e la terribile catapulta,o Giorgio coronato, hai compiuto come martire la corsa della vita pia. Perciò noi intrecciamo per la tua fulgidissima memoria * ghirlande fiorite di canti, e baciamo con fede le tue venerabili reliquie. Tu che, tutto luminoso, stai davanti al trono del Cristo Dio nostro, supplicalo di salvare e illuminare le anime nostre.

Gloria. Tono 4. Dello Studita.
 
      Acclamiamo spiritualmente,fratelli, l’acciaio spirituale della costanza,il celebrato martire Giorgio, che i pericoli hanno foggiato, ardente per Cristo, e i tormenti hanno temprato,mentre pene multiformi ne hanno consumato il corpo,per natura corruttibile: l’amore vinceva infatti la natura, persuadendo l’amante a passare, tramite la morte, all’amato Cristo Dio, Salvatore delle anime nostre.

Ora e sempre. Della festa. Apolytíkion. Tono 4.

Come liberatore dei prigionieri,protettore dei poveri,medico degli infermi, difensore dei re,o megalomartire Giorgio trionfatore,intercedi presso il Cristo Dio per la salvezza delle anime nostre.

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