sabato 30 marzo 2013


SANTO E GRANDE SABATO



 Apostolo.
Prokímenon. Tono pl. 1.
Tutta la terra ti adori e salmeggi a te.
Stico: Acclamate a Dio da tutta la terra.          
Lettura dell’epistola di Paolo ai Romani (6,3-11).

Fratelli, quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesú, 
           siamo stati battezzati nella sua morte. Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, cosí anche noi possiamo camminare in una vita nuova. Se infatti siamo stati completamente uniti a lui con una morte simile alla sua, lo saremo anche con la sua risurrezione. Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con lui, perché fosse distrutto il corpo del peccato, e noi non fossimo piú schiavi del peccato. Infatti chi è morto, è ormai libero dal peccato. Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo risuscitato dai morti non muore piú; la morte non ha piú potere su di lui. Per quanto riguarda la sua morte, egli morí al peccato una volta per tutte; ora invece per il fatto che egli vive, vive per Dio. Cosí anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesú, Signore nostro.



Non si canta l’Alleluia, ma il Vescovo o celebrante canta subito il seguente stico, e intanto sparge alloro lungo la chiesa.
Tono grave.


Sorgi, o Dio, giudica la terra, perché tu avrai eredità in
          tutte le genti.
Lo stesso versetto viene cantato ad ognuno dei seguenti stichi del salmo 81, che vengono proclamati dal lettore:
Stico: Dio sta nell’assemblea degli dèi, e in mezzo ad essa giudicherà gli dèi.
Sorgi, o Dio, giudica la terra, ecc.
Stico: Fino a quando giudicherete con ingiustizia e avrete riguardo dei peccatori?
Sorgi, o Dio, giudica la terra, ecc.
Stico: Fate giustizia all’orfano e al povero, l’umile e il misero dichiarate giusti.
Sorgi, o Dio, giudica la terra, ecc.
Stico: Liberate il misero e il povero, strappatelo dalla mano del peccatore.
Sorgi, o Dio, giudica la terra, ecc.
Stico: Non hanno conosciuto né compreso, si aggirano nelle tenebre; si scuotano tutte le fondamenta della terra!
Sorgi, o Dio, giudica la terra, ecc.
Stico: Io ho detto: Siete dèi e figli dell’Altissimo tutti; ma voi come uomini morite, e come uno dei príncipi cadete.
Sorgi, o Dio, giudica la terra, ecc.


Quindi si legge il santo vangelo.
Lettura del santo vangelo secondo Matteo (28,1-20).

         Passato il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Magdala e l’altra Maria andarono a visitare il sepolcro. Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve. Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite. Ma l’angelo disse alle donne: Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesú il crocifisso. Non è qui. È risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: È risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l’ho detto. Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annunzio ai suoi discepoli. Ed ecco Gesú venne loro incontro dicendo: Gioite! Ed esse, avvicinatesi, gli presero i piedi e lo adorarono. Allora Gesú disse loro: Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno.
    Mentre esse erano per via, alcuni della guardia giunsero in città e annunziarono ai sommi sacerdoti quanto era accaduto. Questi si riunirono allora con gli anziani e deliberarono di dare una buona somma di denaro ai soldati dicendo: Dichiarate: i suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo. E se mai la cosa verrà all’orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni noia. Quelli, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute. Cosí questa diceria si è divulgata fra i giudei fino ad oggi. Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesú aveva loro fissato. Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano. E Gesú, avvicinatosi, disse loro: Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Amen.
Segue la Liturgia del grande Basilio.
Al posto del cheruvikón, si canta il seguente tropario.
Tono pl. 1.
T

Faccia ogni carne mortale * e se ne stia con timore e tremore. * Non abbia in sé alcun pensiero terrestre: * poiché il Re dei regnanti e Signore dei signori˚ * si avanza per essere immolato e dato in cibo ai credenti. * Lo precedono i cori degli angeli, * con ogni principato e potestà, * i cherubini dai molti occhi˚ * e i serafini dalle sei ali che si velano il volto˚ * e cantano l’inno: * Alleluia, allelui A alleluia A

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