sabato 15 giugno 2013


16 GIUGNO 2013 DOMENICA IV DI MATTEO

 San Ticone il taumaturgo, vescovo di Amato di Cipro. 
Tono III 

APOLITIKIA

   Evfrenèstho ta urània agal-liàstho ta epìghia, óti epìise  kràtos en vrachìoni aftù o kì-rios; epàtise to thanàto ton thànaton, protòtokos ton nekròn eghèneto; ek kilìas Àdhu erìsa-to imàs ke parèsche to kòsmo to mèga èleos.
      Si rallegrino le regioni celesti, esultino quelle terrestri, perché il Signore ha operato potenza con il suo braccio: con la morte ha calpestato la morte, è divenuto primogenito dai morti, dal ventre dell’ade ci ha strappati, e ha elargito al mondo la grande misericordia.
APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)
KONDAKION
    Perivolìn pàsi pistìs aftharsìas, theocharìtote Aghni, edhorìso, tin ieràn esthìta su, meth’ìs to ieròn sòma su eskè-pasas, skèpi pàndon anthròpon; ìsper tin katàthesin eortàzomen pòtho, ke ekvoòmen fòvo si, semnì: chère Parthène, christianòn to kàvchima.
Hai donato a tutti i fedeli come manto di incorruttibilità, o pura, privilegiata dalla divina grazia, la sacra veste con la quale hai protetto il tuo corpo sacro, o divina protezione degli uomini: noi ne festeggiamo con amore la deposizione e, acclamando, a te con fede gridiamo: Gioisci, Vergine, vanto dei cristiani.



 APOSTOLOS (Rom. 6, 18-23 )
- Inneggiate al nostro Dio inneggiate, inneggiate al re nostro inneggiate. (sal. 46,7)
- Popoli tutti, applaudite, acclamate a Dio con voci di gioia. (Sal. 46,2)
Dalla lettera di San Paolo ai Romani.
Fratelli, liberati dal peccato, siete diventati servi della giustizia. Parlo con esempi umani, a causa della debolezza della vostra carne. Come avete messo le vostre membra a servizio dell’impurità e dell’iniquità a pro dell’impurità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia per la vostra santificazione.
Quando infatti eravate sotto la schiavitù del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia. Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Infatti il loro destino è la morte.
Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, voi raccogliete il frutto che vi porta alla santificazione e come traguardo avete la vita eterna. Perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore.
Alliluia (3 volte).
In te mi rifugio, Signore, ch’io non resti confuso in eterno. Liberami per la tua giustizia e salvami. (Sal 73, 1-2)
Stico: Sii per me un Dio protettore e baluardo inaccessibile ove pormi in salvo. ( Sal 70,3)

VANGELO (Matteo 8, 5-13 )

In quel tempo, entrato Gesù in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava: «signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente». Gesù gli rispose: « Io verrò e lo curerò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, di soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Perché anch’io che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico ad uno va ed egli va a un altro vieni ed egli viene e al mio servo: fa questo ed egli lo fa».
All’udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande. Ora vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre ove sarà pianto e stridore di denti». E Gesù disse al centurione: «Va e sia fatto secondo la tua fede». In quell’istante il servo guarì.

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