sabato 29 giugno 2013

30 GIUGNO
Sinassi dei santi e gloriosi 12 apostoli degni di ogni lode.

VESPRO

Hai dato alla Chiesa * quali motivi di vanto, o amico degli uomini, * i tuoi venerabili apostoli: * in essa piú di tutti risplendono Pietro e Paolo, * astri spirituali * che rischiarano tutta la terra * come stelle razionali. * Per loro mezzo hai fatto luce * nell’oscurità dell’occaso, * o Gesú onnipotente, * Salvatore delle anime nostre.

Hai dato come sostegno alla tua Chiesa, Signore, * la solidità di Pietro, * l’intelligenza e la luminosa sapienza di Paolo, * insieme alla verace ispirazione * del loro parlare, * che dissipa l’errore dell’ateismo: * noi dunque, da entrambi iniziati, * ti celebriamo, o Gesú onnipotente, * Salvatore delle anime nostre.

Hai dato come esempio di conversione ai peccatori * i tuoi due apostoli, * l’uno che ti ha rinnegato al momento della tua passione * e si è poi ravveduto; * l’altro che si è opposto al tuo annuncio perseguitandolo: * ed entrambi sono al primo posto * nell’assemblea dei tuoi amici, * o Gesú onnipotente, * Salvatore delle anime nostre.

Altri 3 prosómia, dei 12 apostoli.

Tono 4. Come generoso tra i martiri.

Quali testimoni oculari dell’incarnazione del Verbo˚voi siete proclamati beati, o discepoli felicissimi: * come lampi sfolgoranti, infatti, * siete apparsi al mondo; * come monti spirituali * avete stillato dolcezza˚; * come fiumi perenni che si dipartono dal paradiso˚, * voi abbeverate le Chiese delle genti * con flutti divini.

Come dardi sfolgoranti * per i raggi dello Spirito * siete stati mandati nel mondo intero * a offrire liberalmente * la forza attiva dei prodigi, * divenendo cosí ministri dei misteri di Cristo * e tavole della grazia divina incise da Dio, * recanti scritta la legge da lui insegnata, * o felicissimi iniziatori alle cose sacre.

La canna dei pescatori * ha confuso la boria dei filosofi * e i fiumi di parole dei rètori, * coniando gli insegnamenti e i dogmi * della scienza di Dio * e chia¬ramente esponendo * la buona novella di miriadi di beni, * la partecipazione alle eterne delizie, * i gaudii degli angeli * e la gloria che non passa.

Gloria. Tono pl. 2. Di Cosma monaco.

È giunta per la Chiesa di Cristo * l’augustissima festa degli apostoli, * apportatrice di salvezza per tutti noi. Applaudendo dunque misticamente, * cosí ci rivolgiamo loro: * Gioite, luminari di quanti sono nelle tenebre, * voi che siete raggi del sole spirituale. * Gioite, Pietro e Paolo, * indistruttibili fondamenta dei dogmi divini, * amici del Cristo, * preziosi strumenti. * Venite invisibilmente tra noi, * concedendo doni immateriali * a quanti celebrano con canti * la vostra festa.

Ora e sempre. Della festa.

Allo stico, stichirá prosómia.
Colui che dal cielo aveva ricevuto la grazia, * quando il Salvatore * fece al coro dei dodici apostoli questa domanda: * Chi dicono gli uomini che io sia?, * Pietro, * il prescelto tra gli apostoli di Cristo, * proclamandone la divinità chiaramente esclamò: * Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente. * Perciò degnamente viene detto beato, * perché dall’alto ha ricevuto la rivelazione, * e gli è stato dato * di legare e sciogliere dai castighi˚.

Stico: Per tutta la terra è uscita la loro voce e sino ai confini del mondo le loro parole.

Tu che sei stato chiamato dall’Altissimo, * non dagli uomini: * quando la tenebra terrena oscurò gli occhi del tuo corpo * per rendere nota la cupa tristezza dell’empietà, * allora la luce celeste sfolgorò agli occhi della tua mente, * per rivelare lo splendore della pietà˚. * Hai cosí conosciuto colui che trae dalle tenebre la luce˚, * il Cristo nostro Dio: * supplicalo di salvare e illuminare * le anime nostre.

Stico: I cieli narrano la gloria di Dio, e il firmamento annuncia l’opera delle sue mani.

Giustamente sei stato chiamato ‘pietra’, * sulla quale il Signore ha consolidato * la fede inconcussa della Chiesa˚, facendoti primo pastore delle pecore razionali˚. * Perciò nella sua bontà * ti ha stabilito clavigero delle porte celesti * per aprire a tutti quelli * che presso di esse attendono con fede. * Degnamente hai cosí ottenuto * di essere crocifisso come il tuo Sovrano˚. * Supplicalo di salvare e illuminare * le anime nostre.

Gloria. Tono pl. 2. Di Efrem Karia.

Una festa gioiosa ha brillato oggi * sino agli estremi della terra: * la venerabilissima memoria * dei sapientissimi apostoli e corifei Pietro e Paolo: * per questo anche Roma si rallegra in coro. * Con cantici e inni, * noi pure, fratelli, facciamo festa, * celebrando questo augustissimo giorno. * Gioisci, Pietro apostolo, * sincero amico del Cristo Dio nostro, tuo maestro. * Gioisci, Paolo a tutti carissimo, * araldo della fede * e maestro della terra. * Coppia di eletta santità, * con la franchezza che vi è data, * pregate Cristo nostro Dio * di salvare le anime nostre.

Ora e sempre. Della festa. Apolytíkion dei corifei. Tono 4.

Voi che tra gli apostoli occupate il primo trono, * voi maestri di tutta la terra, * intercedete presso il Sovrano dell’universo * perché doni alla terra la pace, * e alle anime nostre la grande misericordia˚.

Gloria. Dei 12 apostoli. Tono 3.

Apostoli santi, * intercedete presso il Dio misericordioso  perché conceda alle anime nostre * la remissione delle colpe.

Ora e sempre. Della festa.

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