venerdì 2 novembre 2012

RIFLESSIONE
di
 S. Basilio M. sulla morte ,

nella Commorazione dei Fedeli Defunti
 
Beata l`anima che giorno e notte non si lascia prendere da altra preoccupazione che quella di sapere come rendere conto senza angoscia della propria vita in quel grande giorno, in cui tutte le creature si presenteranno al giudice per rendere conto delle loro azioni.

Chi, infat...ti, ha sempre davanti agli occhi quel giorno e quell`ora, chi sempre pensa alla propria difesa davanti a quell`incorruttibile tribunale, costui o non peccherà mai, o peccherà solo lievemente, poiché, se a noi capita di peccare, è a causa della mancanza di timore di Dio.

A coloro per i quali l`aspettativa delle minacce è efficiente, il timore di cui sono penetrati non permette loro in nessun momento di cadere in azioni o pensieri non voluti. Ricordati dunque sempre di Dio, serba nel tuo cuore il suo timore, e invita tutti perché si uniscano alla tua preghiera.

Grande è infatti l`aiuto di coloro che possono placare Dio. E non smettere mai di fare ciò.

Mentre viviamo in questa carne, la preghiera sarà un buon aiuto per noi; e quando ce ne dipartiremo da qua, sarà un viatico sufficiente per la vita futura.

Come la sollecitudine è buona, così invece lo scoraggiamento, la mancanza di fiducia o la disperazione per la propria salvezza rappresentano per l`anima ciò che vi è di più dannoso.

Spera dunque nella bontà di Dio e aspettati da lui la ricompensa, sapendo che, se ci convertiamo a lui con tutta onestà e sincerità, non solo egli non ci rigetterà in eterno, ma che, mentre staremo ancora pronunciando le parole della preghiera, ci dirà:

«Eccomi, sono qui» (cf. Is 58,9).

Basilio il Grande, Lettere, 174

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