10 GENNAIO 2012
Metheórtia delle Luci, e memoria del nostro santo padre Gregorio, vescovo di Nissa (dopo il 394), di san Marciano presbitero e economo della grande chiesa (ca. 471) e di san Domiziano, vescovo di Melitene (sotto Maurizio, 582-602).
Metheórtia delle Luci, e memoria del nostro santo padre Gregorio, vescovo di Nissa (dopo il 394), di san Marciano presbitero e economo della grande chiesa (ca. 471) e di san Domiziano, vescovo di Melitene (sotto Maurizio, 582-602).
VESPRO
Al Signore, ho gridato, 6 stichi e stichirá prosómia di san Gregorio.
Tono pl. 1. Padre santo.
Padre santo, sacratissimo Gregorio, * canna piena del soffio del Paraclito; * chiarissima lingua della religione; * lampada multirisplendente del divino splendore; * araldo della verità; * fondamento della teologia; * fonte dei dogmi eccelsi; * ruscello da cui scorre il miele degli insegnamenti; * lira che diletta le menti dei fedeli * divinamente risuonando di canti scritti da Dio: * supplica Cristo, * implora Cristo, o sapientissimo, * lui che nei flutti del Giordano * ha riplasmato il mondo, * di salvare la nostra stirpe.
Padre santo, venerabilissimo Gregorio, * scure che spezza * gli assalti degli eretici; * spada a due tagli del Paraclito; * lama che recide i rampolli bastardi; * fuoco che brucia le eresie ramificate come sarmenti; * vero ventilabro da agricoltore, * con il quale ben si divide * ciò che nei dogmi è importante * e ciò che è di lieve peso; * norma rigorosa * che tutti dirige * a sentieri di salvezza. * Supplica Cristo, * implora sempre Cristo, * che tra i flutti del Giordano * ha riplasmato il mondo, * di salvare la nostra stirpe.
Padre santo, beatissimo Gregorio, * bocca che fa scaturire voci beate, * attingendo dalle divine sorgenti perenni della salvezza˚, * e interpretando per tutti parole di preghiera; * regola che guida alla virtú; * tu che brilli di divine contemplazioni, * splendente per il fulgore della Triade increata, * della quale sei stato invincibile difensore. * Supplica Cristo, * implora Cristo, o santo, * lui che nei flutti del Giordano * ha riplasmato il mondo, * perché salvi la nostra stirpe.
Stichirá prosómia di Domiziano.
Tono 1. Martiri degni di ogni lode.
Colui che dapprima aveva minacciato * di impadronirsi di tutta la terra, * vantandosi di far sparire il mare, * è apparso oggi ai fedeli come un passero, * e piú ridicolo di una zanzara, * di cui simulava l’aspetto, come uno spauracchio, * in-troducendosi furtivamente * presso il servo di Cristo.
Domiziano ci invita oggi, * o fedeli, * a un banchetto gradito a Dio: * presso di lui conveniamo con animo felice, * e con lui festeggiamo * le sue belle azioni, * supplicando il Salvatore delle anime nostre * di donare al mondo la pace.
Hai moltiplicato, o venerabilissimo, * il talento di Cristo a te dato, * con grazia raddoppiata, come servo sincero; * per questo ti senti dire: * Bene per te, o servo, * ti avvenga come a servo buono: * entra nella gioia del tuo Signore, * per ricevere la ricompensa * delle tue fatiche˚.
Gloria. Di san Gregorio. Tono 4.
Rendendo splendida la tua parola di sapienza * con un’irraggiungibile virtú, * sotto entrambi gli aspetti * sei stato stupendo, * o Gregorio Nisseno, * ornando e dilettando con cognizione il popolo, * con la tua voce risuonante di cose divine, * esponendo in modo sapientissimo * l’eguale divinità della Triade; * debellando cosí le eresie estranee * con dottrine ortodosse, * hai risollevato in tutti i confini della terra * la forza della fede. * Stando ora presso il Cristo * insieme ai liturghi immateriali, * chiedi per le anime nostre la pace * e la grande misericordia˚.
Ora e sempre. Della festa. Stesso tono.
Tremava la mano del battista, * quando toccò il tuo capo immacolato; * il fiume Giordano si volse indietro, * non osando prestarti i suoi servizi: * non doveva infatti temere il proprio Creatore, * lui che era stato riverente verso Gesú di Nave˚? * Tu dunque hai portato a compimento * tutta la tua economia, * o Salvatore nostro, * per salvare il mondo con la tua epifania, * o solo amico degli uomini.
Apósticha stichirá prosómia. Tono 2. Casa di Efrata.
Canti tutto il creato un canto nuovo˚ * al Cristo generato dalla Vergine * e battezzato oggi nel Giordano.
Stico: Il mare vide e fuggí, il Giordano si volse indietro.
La tromba profetica, * il precursore, ha gridato: * Per il Si¬gnore, * che tra le onde è stato battezzato, * fate frutti di opere buone˚.
Stico: Che hai, o mare, che sei fuggito, e tu Giordano, che ti sei volto indietro?
Il consustanziale divino Spirito * che brilla dalle altezze, * mostrandosi ineffabilmente in forma di colomba, * è ora disceso sul Cristo.
Gloria. Di san Gregorio. Tono 4.
Avendo vissuto una vita divina, * hai reso luminosa l’a¬zione con la contemplazione, * o annunciatore di Dio Gregorio: * poiché infatti hai amato la sapienza * con divina passione, * sei stato ricco della grazia dello Spirito * che procedeva dalla tua bocca; * e facendo stillare come favo di miele * la dolcezza dei tuoi discorsi, * sempre allieti la Chiesa di Dio * con divini concetti. * Dimorando dunque quale pontefice nei cieli, * incessantemente intercedi per noi * che celebriamo la tua memoria.
Ora e sempre. Della festa. Stesso tono.
Vedendo venire a sé te, * che con lo Spirito e il fuoco˚ * purifichi il mondo dal peccato, * intimorito e tremante * il battista cosí gridava: * Non oso prender tra le mani il tuo capo immacolato: * santificami tu, o Sovrano, * con la tua epifania, * o solo amico degli uomini.
Apolytíkion. Tono 4.
O Dio dei padri nostri˚, * che sempre agisci con noi secondo la tua clemenza˚, * non distogliere da noi la tua misericordia˚, * ma, per le loro preghiere, * dirigi la nostra vita nella pace˚.
Della festa. Tono 2.
Al tuo battesimo nel Giordano, Signore, * si è manifestata l’adorazione della Triade: * la voce del Padre * ti rendeva infatti testimonianza, * chiamandoti ‘Figlio diletto’, * e lo Spirito in forma di colomba * confermava la sicura verità * di questa parola˚. * O Cristo Dio che ti sei manifestato˚ * e hai illuminato il mondo, * gloria a te.
Τῌ Ι' ΤΟΥ ΑΥΤΟΥ ΜΗΝΟΣ
ΙΑΝΟΥΑΡΙΟΥ
Μνήμη τῶν ἐν Ἁγίοις Πατέρων ἡμῶν Γρηγορίου Ἐπισκόπου Νύσσης, καὶ Δομετιανοῦ Ἐπισκόπου Μελιτηνῆς.
ΕΙΣ ΤΟΝ ΕΣΠΕΡΙΝΟΝ
Εἰς τό, Κύριε ἐκέκραξα, ἱστῶμεν Στίχους ς' καὶ ψάλλομεν Στιχηρὰ Προσόμοια τοῦ Γρηγορίου.
Ἦχος πλ. α'
Ὅσιε Πάτερ ΤΟ ΑΚΟΥΤΕ
Ὅσιε Πάτερ, Ἱερώτατε Γρηγόριε, ὁ κάλαμος ὁ πλήρης τῆς Παρακλήτου πνοῆς, καὶ γλῶσσα τρανοτάτη τῆς εὐσεβείας· λύχνος πολύφωτος, τῆς θείας αὐγῆς, κήρυξ ἀληθείας, κρηπὶς θεολογίας, πηγὴ δογμάτων τῶν ὑψηλῶν, τῶν διδαγμάτων χειμάρρους τῶν μελιρρύτων, λύρα θεόφθογγος ᾀσμάτων θεογράφων, ἡ καθηδύνουσα πιστῶν τάς διανοίας, Χριστὸν ἱκέτευε, Χριστὸν δυσώπει Πάνσοφε, τὸν ἐν ῥείθροις τοῦ Ἰορδάνου, ἀναπλάσαντα κόσμον, σῶσαι τὰς ψυχὰς ἡμῶν.
Ὅσιε Πάτερ, πανσεβάσμιε Γρηγόριε, ὁ πέλεκυς ὁ κόπτων αἱρετικῶν τάς ὁρμάς, ἡ δίστομος ῥομφαία τοῦ Παρακλήτου, μάχαιρα τέμνουσα τάς νόθους σποράς, πῦρ τάς φρυγανώδεις αἱρέσεις καταφλέγον, καὶ πτύον ὄντως γεωργικόν, ᾧ τὸ βαρύ τε καὶ κοῦφον τῶν δογμάτων, εὖ διακρίνεται· καὶ στάθμη ἀκριβείας, πάντας ἰθύνουσα, πρὸς τρίβους σωτηρίας. Χριστὸν ἱκέτευε, Χριστὸν δυσώπει πάντοτε, τὸν ἐν ῥείθροις τοῦ Ἰορδάνου, ἀναπλάσαντα κόσμον, σῶσαι τὸ γένος ἡμῶν.
Ὅσιε Πάτερ, παμμακάριστε Γρηγόριε, τὸ στόμα τὸ πηγάζον τάς μακαρίας φωνάς, ἐκ τῶν ἀδαπανήτων τοῦ σωτηρίου, ἀπαρυόμενον καὶ θείων πηγῶν, λόγους προσευχῆς τε τοῖς πᾶσιν ἑρμηνεῦον, κανὼν ἰθύνων πρὸς ἀρετήν, ὁ θεωρίαις ἐνθέοις λελαμπρυσμένος, αἴγλῃ λαμπόμενος, Τριάδος τῆς ἀκτίστου, ἧς καὶ ὑπέρμαχος, ἀήττητος ἐγένου, Χριστὸν ἱκέτευε, Χριστὸν δυσώπει, Ὅσιε, τὸν ἐν ῥείθροις τοῦ Ἰορδάνου, ἀναπλάσαντα κόσμον, σῶσαι τὸ γένος ἡμῶν.
Στιχηρὰ Προσόμοιατοῦ Δομετιανοῦ
Ἦχος α'
Πανεύφημοι Μάρτυρες ΤΟ ΑΚΟΥΤΕ
Ὁ γῆν καταλήψεσθαι τὸ πρίν, ἀπειλήσας ἅπασαν, καὶ ἐξαλείφειν τὴν θάλασσαν, κατακαυχώμενος, τοῖς πιστοῖς ἐδείχθη, ὡς στρουθίον σήμερον, καὶ καταγελαστότερος κώνωπος, οὗ ὑπεκρίνετο, τὴν ἰδέαν, ὥσπερ φόβητρον, ὑπεισδύνας, τῷ Χριστοῦ θεράποντι.
Δομετιανὸς ἡμᾶς πιστοί, συγκαλεῖται σήμερον, πρὸς εὐωχίαν θεάρεστον, τούτῳ συνέλθωμεν, εὐθυμίας γνώμῃ, καὶ πανηγυρίσωμεν, σὺν τούτῳ τὰ αὐτοῦ κατορθώματα, καθικετεύοντες, τὸν Σωτῆρα τῶν ψυχῶν ἡμῶν, τὴν εἰρήνην, τῷ κόσμῳ δωρήσασθαι.
Ηὔξησας τὸ τάλαντον Χριστοῦ, τὸ δοθὲν σοι Παντιμε, τῇ διπλασίονι χάριτι, ὡς δοῦλος γνήσιος· ὅθεν ἐπακούεις. Εὖ σοι δοῦλε γένοιτο, ὡς ὄντι ἀγαθῷ σοι θεράποντι· καὶ ἤδη εἴσελθε, εἰς χαρὰν τὴν τοῦ Κυρίου σου, τῶν καμάτων, τὰ γέρα ληψόμενος.
Δόξα... Τοῦ Ἁγίου Γρηγορίου
Ἦχος δ'
Τὸν τῆς σοφίας λόγον σου, καταγλαΐσας ἐν ἀρετῇ ἀπροσίτῳ, περικαλὴς ἀμφοτέρωθεν γέγονας, Νυσσαέων Γρηγόριε, ἐν τῇ θεοφθόγγῳ σου φωνῇ, ὡραΐζων καὶ τέρπων τὸν λαὸν γνωστικῶς, Τριάδος τὸ ὁμόθεον πανσόφως ἐκτιθέμενος· ὅθεν καὶ ἐν ὀρθοδόξοις δόγμασι, τάς ἀλλοφύλους αἱρέσεις ἐκπολεμήσας, τὸ κράτος τὸ τῆς Πίστεως, ἐν τοῖς πέρασιν ἤγειρας. Χριστῷ παριστάμενος σὺν τοῖς ἀΰλοις Λειτουργοῖς, ταῖς ψυχαῖς ἡμῶν αἴτησαι, εἰρήνην καὶ τὸ μέγα ἔλεος.
Καὶ νῦν... Τῆς Ἑορτῆς, ὁ αὐτὸς
Ἔτρεμεν ἡ χεὶρ τοῦ βαπτιστοῦ, ὅτε τῆς ἀχράντου σου κορυφῆς ἥψατο· ἐστράφη Ἰορδάνης ποταμὸς εἰς τὰ ὀπίσω, μὴ τολμῶν λειτουργῆσαί σοι· ὁ γὰρ αἰδεσθεὶς Ἰησοῦν τὸν τοῦ Ναυῆ, πῶς τὸν Ποιητὴν αὐτοῦ, δειλιᾶσαι οὐκ εἶχεν; Ἀλλὰ πᾶσαν ἐπλήρωσας οἰκονομίαν Σωτὴρ ἡμῶν, ἵνα σώσῃς τὸν κόσμον, τῇ Ἐπιφανείᾳ σου, μόνε φιλάνθρωπε.
Ἀποστιχα Στιχηρὰ Προσόμοια
Ἦχος β'Οἶκος τοῦ Ἐφραθᾶ ΤΟ ΑΚΟΥΤΕ
Ἆσμα καινοπρεπές, ᾀδέτω πᾶσα κτίσις, τῷ ἐκ Παρθένου φύντι, Χριστῷ καὶ βαπτισθέντι, ἐν Ἰορδάνῃ σήμερον.
Στίχ. Ἡ θάλασσα εἶδε καὶ ἔφυγεν, ὁ Ἰορδάνης ἐστράφη εἰς τὰ ὀπίσω.
Σάλπιγξ προφητική, ὁ Πρόδρομος βοάτω. Ποιήσατε Κυρίῳ, τῷ βαπτισθέντι ῥείθροις, καρποὺς ἀρίστων πράξεων.
Στίχ. Τὶ σοί ἐστι θάλασσα, ὅτι ἔφυγες; καὶ σοὶ Ἰορδάνη ὅτι ἐστράφης εἰς τὰ ὀπίσω;
Λάμψαν τὸ συγγενές, ἐξ ὕψους θεῖον Πνεῦμα, περιστερᾶς ἐν εἴδει, ὁρώμενον ἀφράστως, νῦν τῷ Χριστῷ προσέδραμε.
Δόξα... Τοῦ Ἁγίου Γρηγορίου
Ἦχος δ'
Βίον ἔνθεον κατορθώσας, θεωρίᾳ τὴν πρᾶξιν κατελάμπρυνας, θεοφάντορ Γρηγόριε· τὴν γὰρ σοφίαν φιλήσας ἔρωτι θείῳ, ἐκ στόματος τοῦ Πνεύματος, τὴν χάριν κατεπλούτησας· καὶ ὡς κηρίον μέλιτος, τὸν γλυκασμόν σου τῶν λόγων ἀποστάξας, ἀεὶ εὐφραίνεις νοήμασι θείοις, τὴν Ἐκκλησίαν τοῦ Θεοῦ. Διὸ ἐν Οὐρανοῖς, ἱεραρχικῶς αὐλιζόμενος, ὑπὲρ ἡμῶν ἀπαύστως πρέσβευε, τῶν ἐκτελούντων τὴν μνήμην σου.
Καὶ νῦν... Τῆς Ἑορτῆς, ὁ αὐτὸς
Σὲ τὸν ἐν πνεύματι καὶ πυρί, καθαίροντα τὴν ἁμαρτίαν τοῦ κόσμου, καθορῶν ὁ Βαπτιστὴς ἐρχόμενον πρὸς αὐτόν, δειλιῶν καὶ τρέμων, ἐβόα λέγων· Οὐ τολμῶ κρατῆσαι τὴν κορυφήν σου τὴν ἄχραντον, σὺ με ἁγίασον Δεσπότα τῇ Ἐπιφανείᾳ σου, μόνε φιλάνθρωπε.
Ἀπολυτίκιον Ἦχος δ'
Ὁ Θεὸς τῶν Πατέρων ἡμῶν ὁ ποιῶν ἀεὶ μεθ᾿ ἡμῶν κατὰ τὴν σὴν ἐπιείκειαν, μὴ ἀποστήσῃς τὸ ἔλεός σου ἀφ' ἡμῶν, ἀλλὰ ταῖς αὐτῶν ἱκεσίαις, ἐν εἰρήνῃ κυβέρνησον τὴν ζωὴν ἡμῶν.
Καὶ τῆς Ἑορτῆς Ἦχος α'
Ἐν Ἰορδάνῃ βαπτιζομένου σου Κύριε, ἡ τῆς Τριάδος ἐφανερώθη προσκύνησις· τοῦ γὰρ Γεννήτορος ἡ φωνὴ προσεμαρτύρει σοι, ἀγαπητὸν σὲ Υἱὸν ὀνομάζουσα, καὶ τὸ Πνεῦμα ἐν εἴδει περιστερᾶς, ἐβεβαίου τοῦ λόγου τὸ ἀσφαλές. Ὁ ἐπιφανεὶς Χριστὲ ὁ Θεός, καὶ τὸν κόσμον φωτίσας δόξα σοι.
Nessun commento:
Posta un commento