Martedì 31 Gennaio 2012
Si fa memoria:
San Ciro e Giovanni, anargiri (†303)
Sinassario
San Ciro era un monaco nativo di Alessandria, mentre Giovanni era un soldato nativo di Edessa, in Mesopotamia. Secondo la tradizione si conobbero perché, a causa della persecuzione di quel tempo, Ciro fuggì verso il Golfo d'Arabia, dove si trovava una piccola comunità di monaci e Giovanni, a cui era giunta fama del monaco, si unì a lui. Visto che Ciro conosceva l'arte medica, per anni i due si dedicarono alla cura dei malati.
Sebbene le fonti sulla loro vita siano assai incerte, è accreditata la versione secondo la quale Ciro e Giovanni subirono il martirio per aver voluto assistere Atanasia e le sue tre figlie, Eudossia, Teodota e Teoctista; queste, infatti, erano state arrestate per la loro fede cristiana e temendo che le giovani figlie, terrorizzate dalle torture a cui sarebbero state sottoposte, rinunciassero a Cristo, si unirono a loro per sostenerle, assoggettandosi essi stessi al martirio. Furono decapitati nell'anno 303 sotto Diocleziano (secondo altre fonti il 313 o il 292). La loro tomba divenne luogo di pellegrinaggio e di miracoli e per questo vennero soprannominati anargiri, cioè guaritori.
(vedi anche la ricorrenza del 28 giugno)
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