27 GENNAIO 2012
Traslazione delle reliquie del nostro santo padre Giovanni Crisostomo nel 438.
Traslazione delle reliquie del nostro santo padre Giovanni Crisostomo nel 438.
VESPRO

Onoriamo degnamente Giovanni dalla parola d’oro, * l’astro senza tramonto * che illumina tutta la terra * con i raggi degli insegnamenti, * l’araldo della conversione * la spugna tutta d’oro * che toglie l’umida mollezza della terribile disperazione * e bagna i cuori logorati dai peccati.
Sia magnificato con inni il Crisostomo, * l’angelo terrestre * e uomo celeste, * la rondine faconda e dalle molte voci, * il tesoro delle virtú, * la roccia che non si spezza, * il modello dei fedeli, * l’emulo dei martiri, * colui che è pari ai santi angeli, * eguale nei costumi ai santi apostoli.
Gloria. Tono 4. Di Cosma.
Non era possibile, o Crisostomo, * che, abbandonata la capitale, * tu restassi esule a Comana; * di là il ricco banchetto regale * celebrato per volontà di Dio, * ti ha ricondotto nelle dimore reali; * si è rallegrata anche la Chiesa vedendoti, * e rendeva grazie dicendo: * La mia gloria magnifica il Signore * che mi ha reso il paraninfo * e il sostegno della fede; * colui che concepiva i miei decreti * ed era il riposo delle mie tempie; * il vertice dell’umiltà * e l’abisso della misericordia; * lui che era ricchezza della mia povertà * e penitenza prolungata. * Per questo ti preghiamo, o santo padre * di chiedere per le anime nostre * la pace e la grande misericordia˚.
Ora e sempre. Theotokíon. Stesso tono.
Davide profeta, * grazie a te progenitore di Dio, * di te aveva già melodiosamente cantato * a colui che ha fatto in te cose grandi˚: * Sta la regina alla tua destra˚. * Poiché ti ha resa Madre che dà la vita, Dio, * il Cristo, cui appartiene la grande e copiosa misericordia˚, * che da te, senza padre, si è compiaciuto incarnarsi * per riplasmare la propria immagine * corrotta dalle passioni, * e per condurre al Padre, * prendendola sulle spalle˚, * la pecora smarrita ritrovata tra i monti˚, * per unirla di sua propria volontà alle schiere celesti˚ * e salvare il mondo, * o Madre-di-Dio.
Ingresso, Luce gioiosa, il prokímenon del giorno e le letture (v. 13 novembre, pp. 890-893).
Allo stico, stichirá prosómia.
Tono pl. 1. Gioisci, tu che sei veramente.
Gioisce la Chiesa di Cristo * guardando sul sacro can- delabro * la lampada luminosa * che i nemici avevano abbattuta * e nascosta sotto il moggio del silenzio˚. * Ti onora sui monti delle virtú, * padre santo, * come fiaccola divina * che piú del sole illumina con i prodigi * i confini della terra. * Oggi il giudizio imparziale di Dio * mostra dall’alto la tua giustizia * piú luminosa del meriggio˚, * e dona agli abitanti del mondo la pace * e la grande misericordia˚.
Stico: La mia bocca parlerà sapienza, e la meditazione del mio cuore intelligenza.
Come soave vasello di profumo, * la tua urna, o Crisostomo, * fa scaturire nel mondo * la divina corrente dei prodigi, * e profuma con i flutti delle guarigioni * le anime di quanti ti onorano. * Tu infatti, che ti sei arricchito degli immateriali aromi * delle grazie di Cristo, * doni la perenne fragranza * a quanti si accostano con fede. * Godendo dunque delle tue grazie, o sapientissimo, * e allietandoci per le tue immacolate reliquie divine, * con fede chiediamo che sia data * alle anime nostre * la grande misericordia˚.
Stico: La bocca del giusto mediterà la sapienza, e la sua lingua parlerà del giudizio.
Colui che distribuisce il frumento al mondo, * o fedeli, * colui che nutre il cuore di tutti * con la celeste soavità dello Spirito, * non viene dall’Egitto˚: * il nuovo Giuseppe è trasportato da Comana, * e si mostra in sacre reliquie, * per arrestare oggi con la sua intercessione * la tempesta delle sventure * e l’oceano delle afflizioni. * Proclamiamolo dunque beato, * e gridiamo con fede: * Vieni, o beato, * in mezzo a quanti celebrano la tua memoria, * per elargire ad essi largamente * la salvezza e la grande misericordia˚.
Gloria. Tono pl. 2.
O venerabile tre volte beato, * padre santissimo, * buon pastore, * discepolo del Cristo, pastore supremo, * tu che dai la vita per le pecore˚: * chiedi anche ora, * o Giovanni Crisostomo degno di ogni lode, * che per la tua intercessione ci sia donata * la grande misericordia˚.
Ora e sempre. Theotokíon. Stesso tono.
O Madre-di-Dio, tu sei la vera vite * che ha prodotto il frutto della vita˚. * Noi ti imploriamo: * intercedi, o Sovrana, * insieme al pontefice e a tutti i santi, * perché sia fatta misericordia * alle anime nostre.
Apolytíkion. Tono pl. 4.
La grazia della tua bocca, * che come torcia rifulse, * ha illuminato tutta la terra, * ha deposto nel mondo * tesori di generosità, * e ci ha mostrato la sublimità dell’umiltà. * Mentre dunque ammaestri con le tue parole, * o padre Giovanni Crisostomo, * intercedi presso il Verbo, Cristo Dio, * per la salvezza delle anime nostre.
Theotokíon.
Tu che per noi sei nato dalla Vergine * e ti sei sottoposto alla crocifissione˚, * o buono, * tu che con la morte hai spogliato la morte, * e come Dio hai manifestato la risurrezione, * non trascurare coloro che con la tua mano hai plasmato˚, * mostra, o misericordioso, il tuo amore per gli uomini: * accogli, mentre intercede per noi, * la Madre-di-Dio che ti ha partorito, * e salva, o Salvatore nostro, * il popolo che non ha piú speranza.
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